Depressione in bambino
Mio marito ha deciso di togliersi la vita impiccandosi.Ha dasempre sofferto di crisi depressive , ho sempre cercato di farlo curare portandolo da vari psicologi e psichiatri.Non aveva niente di patologico ma un dolore che teneva dentro di se e che non ho mai capito.Non andava d"accordocon la sua famiglia. Tutto è precipitato con la morte di mio padre , che adorava.Ha scelto d'impiccarsi sei mesi dopo la morte di mio padre ,davanti alla sua ccamera da letto il giorno del compleanno di mmio padre.Mi ja lasciato dopo 25 anni di vita insieme , non avevo neanche 40 anni e dir gemelli do coppia da crescete , senza un lavoro e senza un aiuto. Per 2 anno i bambini hanno dormito con me, sanno che il padre è morto x ché si è fatto involontariamente male con una corda.Abbiamo fatto terapia ,poi mo creava sofferenza ed ho deciso d interrompere. Sono due mesi che mio figlio , faranno7 anni il 25 dicembre va male a scuola,è distratto, non dorme,piange mentre dorme, cerca il padre e piange per la sia assenza
Ho provato a spiegare la situazione alle maestre e loro invece di vercare di stimolarlo lo puniscono damdogli più compiti a casa e mettendogli brutti voti
Piange anche mentre dorme non so come consolarlo.Ho preso appuntamento con il suo pdicologo e sto cercando di prenderne umo con uno psichiatraa ho paurs gli dia deiedicinali.La femmina sbra tranquilla , ho preso appuntamento anche x lei
Va bene a scuola, diventa isterica se non riesce a fare le cosr in maniera precisa
Credo faccia tutto questo x compiacei
, non vuole vedermi piangere , difficilmente sorride, lo stesso il fratello che è ormai diventato apatico. Frequenta una scuola di calcio e proprio venerdì lamentava il fatto che lo esludevano e non ggli passavano la palla
Lei va a danza e le piace. Ho sempre cercato di gsrli stare insie agli altri bambini, anche sei è costato tanto sacrificio.Fossi stata da sola mi sarei chiusa al buio im una stanza semza vedere nessuno,ma non sarebbe stato giusto per loro
Adesso non so più che fare.Simone , deve acquistare un pò di stima in se stesso
Giulia deve fare piu la bambina della sua età.Ripeto a scuola invece di ricevere un aiuto accade tutto il contrario Giulia vieme lodata e fatta sentire responsabile,facevo ls rappresemtante e i soldi poteva raccoglierli solo lei , lui viene sgridato ed umiliato e non lo trovo giusto. Che fare?Aspetto un suo parere. Grazie Laura
Ho provato a spiegare la situazione alle maestre e loro invece di vercare di stimolarlo lo puniscono damdogli più compiti a casa e mettendogli brutti voti
Piange anche mentre dorme non so come consolarlo.Ho preso appuntamento con il suo pdicologo e sto cercando di prenderne umo con uno psichiatraa ho paurs gli dia deiedicinali.La femmina sbra tranquilla , ho preso appuntamento anche x lei
Va bene a scuola, diventa isterica se non riesce a fare le cosr in maniera precisa
Credo faccia tutto questo x compiacei
, non vuole vedermi piangere , difficilmente sorride, lo stesso il fratello che è ormai diventato apatico. Frequenta una scuola di calcio e proprio venerdì lamentava il fatto che lo esludevano e non ggli passavano la palla
Lei va a danza e le piace. Ho sempre cercato di gsrli stare insie agli altri bambini, anche sei è costato tanto sacrificio.Fossi stata da sola mi sarei chiusa al buio im una stanza semza vedere nessuno,ma non sarebbe stato giusto per loro
Adesso non so più che fare.Simone , deve acquistare un pò di stima in se stesso
Giulia deve fare piu la bambina della sua età.Ripeto a scuola invece di ricevere un aiuto accade tutto il contrario Giulia vieme lodata e fatta sentire responsabile,facevo ls rappresemtante e i soldi poteva raccoglierli solo lei , lui viene sgridato ed umiliato e non lo trovo giusto. Che fare?Aspetto un suo parere. Grazie Laura
[#1]
Gentile signora,
anche a me sembra che le priorità siano queste: "Simone , deve acquistare un pò di stima in se stesso
Giulia deve fare piu la bambina della sua età."
Tuttavia c'è un'altra cosa altrettanto importante: che Lei si prenda cura di se stessa.
Lei come sta?
anche a me sembra che le priorità siano queste: "Simone , deve acquistare un pò di stima in se stesso
Giulia deve fare piu la bambina della sua età."
Tuttavia c'è un'altra cosa altrettanto importante: che Lei si prenda cura di se stessa.
Lei come sta?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Mi sono fatta seguire a lungo da due psicologhe poi è accaduto qualcosa che mi ha fatto perdere fiducia in loro e ho interrotto le sedute. Già da prima ci andavo mal volentieri . Ho preso contatto nei giorni scorsi con uno psicologo che conosco da tanti anni e mi ha seguito come supporto durante tutte le crisi depressive di mio marito.Di lui mi fido.Ho preso contatti anche con uno psichiatra ma non sono certa su quello che farò, se continuerò la terapia con lui o meno. Come può ben immaginare sono molto arrabbiata.E questa aumenta sempre più.Sono sola con 2 bambini per i quali ho sempre desiderato il meglio.Sono la mia vita e volevo una vita tranquilla x loro.Quello che sta accadendo con entrambi mi fa sentire una mamma che ha fallito il suo compito . Credevo nonostante tutto di avergli dato un pò di serenità ma non è così.Ho cercato di non isolarli dagli altri , di portarli alle feste di fargli fare sport di stargli vicino ,di dargli tutto l"amore che potevo. Non ho mai cercato di compensare la mancanza del padre comprandogli giocattoli o facendo tutto quello che volevano Dopo la morte di mio marito mi sono fermata da mia madre ma è accaduto solo x una settimana x ché come mi sono resa conto del suo atteggiamento sbagliato me ne sono tornata a casa mia. Se i bambini piangevano lei gli riempiva la mano di caramelle , se piamgevano di nuovo gli dava dei cioccolatini o patatine e così via. I miei bambini sanno che non ottengono niente con il pianto e sono molto ubbidienti. Ma mi sento cmq una fallita e a volte ho voglia di andarmene ma poi penso che rimarebbero soli e questo mo trattiene x ora. Un saluto e grazie per la risposta Laura
[#4]
Cara sig.ra Laura,
credo sia meglio che lei inizi una terapia.
Sebra che l'intera famiglia non abbia superato questo lutto.
Deve iniziare da capo una nuova terapia diversa dalle precedenti, inmodo tale che andando tutti insieme riuscirete a capirvi e troverà la forza per spiegare ai suoi figli i reali motivi per cui suo marito se ne sia andato.
Questo tipo di lavoro le permetterà un nuovo inizio carico di chiarezza.
Con un altro psicologo in modo tale che si possa partire tutti insieme da capo e ricominciare...
Il pescatore ogni giorno tesse una nuova rete a partire da quella precedente ed ogni giorno la espande e la migliora. Se non trova cibo andrà in un altro posto e ripartirà...
Cordialmente,
credo sia meglio che lei inizi una terapia.
Sebra che l'intera famiglia non abbia superato questo lutto.
Deve iniziare da capo una nuova terapia diversa dalle precedenti, inmodo tale che andando tutti insieme riuscirete a capirvi e troverà la forza per spiegare ai suoi figli i reali motivi per cui suo marito se ne sia andato.
Questo tipo di lavoro le permetterà un nuovo inizio carico di chiarezza.
Con un altro psicologo in modo tale che si possa partire tutti insieme da capo e ricominciare...
Il pescatore ogni giorno tesse una nuova rete a partire da quella precedente ed ogni giorno la espande e la migliora. Se non trova cibo andrà in un altro posto e ripartirà...
Cordialmente,
[#5]
Utente
Non crede sia troppo preso spiegate a dei bambini che il padre si è suicidato. Che è una cosa volontaria,sicuramente fatta in un momento di forte crisi durante il quale non ragionava lucidamente. I bambini non potrebbero colpevolizzarsi e poi la mia paura piu grande è una emulazione da parte loro. Forse vedo tutto un pò catastrofico e sicuramente ho paura anche se so che non devo raccontare loro bugie x ché altrimenti perderebbero la fiducia in me. Io ho detto loro una mezza verità, si è fatto male con una corda eia madre e mia sorella sono andate su tutte le furie,non dovevo dire niente , mia sorella ha studiato anche psicologia. Per loro non devo parlare del padre e basta. Le psicologhe che mi seguivano mi avevano detto di prepararmi a questa domanda e quando mio figlio me lo ha chiesto ho spiegato che si è fatto male con una corda. Se piange , non dorme adesso , se vs male a scuola perché è sempre con la testa sulle nuvole , che comportamento devo aspettarmi? Grazie
[#6]
Purtroppo per noi non dobbiamo spiegare nulla ai bambini.
I bambini, da che mondo e mondo, capiscono tutto anche meglio di noi. Il problema dell'infanzia è che non si posseggono le capacità complete per arrivare a potersi fare un quadro comleto. Il compito di ricostruire il quadro è affidato alle persone che si prendono cura del bambino.
I suoi bambini hanno effettivamente subito un trauma, ma non è il trauma di cui parla lei. Non è la morte obiettiva del padre; bensì è il distacco con lui ad essere il trauma.
Nell'infanzia la spiegazione che si trova spesso e che crea il bambino nel momento in cui si distacca bruscamente da una figura importante, quale può essere un genitore, spesso subisce una modificazione che si può tradurre così:
<<dato che questa persona a cui voglio bene se ne è andata significa che è cattiva>>
questo genera un forte sentimento di angoscia, molto forte da poter essere gestito per un bambino.
e viene trasformata in questa maniera:
<<non è lui che è cattivo, sono io che sono stato cattivo e quindi questa persona se ne è andata per colpa mia>>
questo è molto più gestibile perchè rende il bambino capace di poter gestire una situazione. Ovvero: se lui ritornasse buono questa persona potrebbe tornare.
Non so se questo è quello che è accaduto realmente ai suoi figli, ma è una delle infinite possibilità legate ai problemi di cui lei ci parla.
Veniamo adesso a noi, quello che possiamo fare.
Non possiamo buttare in faccia alle persone che amiamo e ci amano una verità dolorosa all'improvviso, sopratutto se questa verità l'abbiamo nascosta e protetta con ogni nostra forza.
Dobbiamo capire quando sarà il momento giusto.
Farà male, sarà brutto da affrontare, ma, come le paure che stanno affrontando la notte i sui figli, al mattino passerà...
Da questo nasce la necessità di iniziare un nuovo percorso, con una nuova persona, finalmente tutti insieme, dato che in una famiglia il problema di uno è il problema di tutti; altrimenti non sarebbe una famiglia.
I bambini, da che mondo e mondo, capiscono tutto anche meglio di noi. Il problema dell'infanzia è che non si posseggono le capacità complete per arrivare a potersi fare un quadro comleto. Il compito di ricostruire il quadro è affidato alle persone che si prendono cura del bambino.
I suoi bambini hanno effettivamente subito un trauma, ma non è il trauma di cui parla lei. Non è la morte obiettiva del padre; bensì è il distacco con lui ad essere il trauma.
Nell'infanzia la spiegazione che si trova spesso e che crea il bambino nel momento in cui si distacca bruscamente da una figura importante, quale può essere un genitore, spesso subisce una modificazione che si può tradurre così:
<<dato che questa persona a cui voglio bene se ne è andata significa che è cattiva>>
questo genera un forte sentimento di angoscia, molto forte da poter essere gestito per un bambino.
e viene trasformata in questa maniera:
<<non è lui che è cattivo, sono io che sono stato cattivo e quindi questa persona se ne è andata per colpa mia>>
questo è molto più gestibile perchè rende il bambino capace di poter gestire una situazione. Ovvero: se lui ritornasse buono questa persona potrebbe tornare.
Non so se questo è quello che è accaduto realmente ai suoi figli, ma è una delle infinite possibilità legate ai problemi di cui lei ci parla.
Veniamo adesso a noi, quello che possiamo fare.
Non possiamo buttare in faccia alle persone che amiamo e ci amano una verità dolorosa all'improvviso, sopratutto se questa verità l'abbiamo nascosta e protetta con ogni nostra forza.
Dobbiamo capire quando sarà il momento giusto.
Farà male, sarà brutto da affrontare, ma, come le paure che stanno affrontando la notte i sui figli, al mattino passerà...
Da questo nasce la necessità di iniziare un nuovo percorso, con una nuova persona, finalmente tutti insieme, dato che in una famiglia il problema di uno è il problema di tutti; altrimenti non sarebbe una famiglia.
[#7]
Utente
Nell'infanzia la spiegazione che si trova spesso e che crea il bambino nel momento in cui si distacca bruscamente da una figura importante, quale può essere un genitore, spesso subisce una modificazione che si può tradurre così:
<<dato che questa persona a cui voglio bene se ne è andata significa che è cattiva>>
questo genera un forte sentimento di angoscia, molto forte da poter essere gestito per un bambino.
e viene trasformata in questa maniera:
<<non è lui che è cattivo, sono io che sono stato cattivo e quindi questa persona se ne è andata per colpa mia>>
questo è molto più gestibile perchè rende il bambino capace di poter gestire una situazione. Ovvero: se lui ritornasse buono questa persona potrebbe tornare.
era proprio quello che non accadesse!
Ho sempre parlato bene del padre , ho sempre cercato di dargli un'immagine positiva del padre. Forse non ci sono riuscita!
Cmq inizieremo a breve una terapia per tutti e tre e speriamo la situazione migliori.
La ringrazio per la sua cortese risposta.
<<dato che questa persona a cui voglio bene se ne è andata significa che è cattiva>>
questo genera un forte sentimento di angoscia, molto forte da poter essere gestito per un bambino.
e viene trasformata in questa maniera:
<<non è lui che è cattivo, sono io che sono stato cattivo e quindi questa persona se ne è andata per colpa mia>>
questo è molto più gestibile perchè rende il bambino capace di poter gestire una situazione. Ovvero: se lui ritornasse buono questa persona potrebbe tornare.
era proprio quello che non accadesse!
Ho sempre parlato bene del padre , ho sempre cercato di dargli un'immagine positiva del padre. Forse non ci sono riuscita!
Cmq inizieremo a breve una terapia per tutti e tre e speriamo la situazione migliori.
La ringrazio per la sua cortese risposta.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.2k visite dal 12/10/2014.
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