Regressione improvvisa bambina di 6 anni
Sono il padre di una bambina di quasi 6 anni.
Quando aveva 2 anni, abbiamo notato un ritardo nel linguaggio, perdita delle poche parole acquisite, mancanza di sguardo condiviso.
La diagnosi e' stata quella di disturbo generalizzato dello sviluppo, e la bambina ha iniziato un percorso di psicomotricita' e logopedia.
Presto abbiamo visto notevoli cambiamenti.
A 3 anni e mezzo il linguaggio e' sbocciato, e la bambina e' diventata una gran chiacchierona, socievole e allegra, amata da tutti.
Il neuropsichiatra ha modificato la diagnosi a "disturbo misto dello sviluppo" e ridotto la durata delle sedute di psicomotricita' e logopedia.
A prima vista sembrava la bambina piu' sana del mondo.
Permanevano pero' difficolta' attentive, ed era indietro rispetto ai coetanei riguardo scrivere e leggere lettere e i numeri.
Circa 40 giorni fa, all'incirca alla fine della nostra vacanza al mare, abbiamo notato un cambiamento abbastanza repentino.
La bambina e' diventata chiusa, parla molto poco, raramente guarda negli occhi, non risponde quasi mai se chiamata, a volte parlotta e ride da sola.
Spesso piange, e dice che vuole le amiche o le maestre dell'asilo, o che non vuole andare a "scuola dei grandi" (ha appena iniziato la prima elementare, con insegnante di sostegno date le sue difficolta' attentive).
Il pediatra che l'ha vista 3 settimane fa, dice potrebbe trattarsi di un blocco psicologico, dovuto al cambiamento della scuola.
C'e' da dire che l'abbiamo tenuta molto impegnata con compitini durante l'estate, per lei molto difficili, rimproverandola anche un po', e ha anche frequentato un corso di nuoto molto intenso.
Il neuropsichiatra e' rimasto sorpreso da tale cambiamento, e ha prescritto una risonanza all'encefalo e una EEG, che non hanno mostrato alterazioni significative.
A oggi la bambina ha (raramente) alti e (quasi sempre) bassi, capitano rari episodi in cui sembra tornare quasi quella di prima (tre settimane fa siamo stati ad una festa dove c'erano bambini che conosceva, e ha giocato con loro contenta quasi come avrebbe fatto prima), per il resto sembra persa nel suo mondo, inaccessibile.
Oggi e' stata una giornata proprio no, l'abbiamo portata al suo primo giorno di danza per quest'anno, e dopo qualche minuto in cui sembrava voler partecipare si e' messa in un angolino e non ha partecipato alla lezione, nonostante i richiami della maestra.
Naturalmente siamo enormemente preoccupati.
Vorrei chiedere se un cambiamento cosi' drastico puo' in effetti essere spiegato da fattori ambientali (l'inizio della scuola, la mancanza delle amiche dell'asilo a cui era molto affezionata, c'e' stato anche un trasloco a giugno, anche se la bimba si trova bene nella nuova casa), o se e' piu' probabile una ragione piu' seria, come una regressione autistica che aveva "evitato" tre anni e mezzo fa e che ora potrebbe tornare...
Quando aveva 2 anni, abbiamo notato un ritardo nel linguaggio, perdita delle poche parole acquisite, mancanza di sguardo condiviso.
La diagnosi e' stata quella di disturbo generalizzato dello sviluppo, e la bambina ha iniziato un percorso di psicomotricita' e logopedia.
Presto abbiamo visto notevoli cambiamenti.
A 3 anni e mezzo il linguaggio e' sbocciato, e la bambina e' diventata una gran chiacchierona, socievole e allegra, amata da tutti.
Il neuropsichiatra ha modificato la diagnosi a "disturbo misto dello sviluppo" e ridotto la durata delle sedute di psicomotricita' e logopedia.
A prima vista sembrava la bambina piu' sana del mondo.
Permanevano pero' difficolta' attentive, ed era indietro rispetto ai coetanei riguardo scrivere e leggere lettere e i numeri.
Circa 40 giorni fa, all'incirca alla fine della nostra vacanza al mare, abbiamo notato un cambiamento abbastanza repentino.
La bambina e' diventata chiusa, parla molto poco, raramente guarda negli occhi, non risponde quasi mai se chiamata, a volte parlotta e ride da sola.
Spesso piange, e dice che vuole le amiche o le maestre dell'asilo, o che non vuole andare a "scuola dei grandi" (ha appena iniziato la prima elementare, con insegnante di sostegno date le sue difficolta' attentive).
Il pediatra che l'ha vista 3 settimane fa, dice potrebbe trattarsi di un blocco psicologico, dovuto al cambiamento della scuola.
C'e' da dire che l'abbiamo tenuta molto impegnata con compitini durante l'estate, per lei molto difficili, rimproverandola anche un po', e ha anche frequentato un corso di nuoto molto intenso.
Il neuropsichiatra e' rimasto sorpreso da tale cambiamento, e ha prescritto una risonanza all'encefalo e una EEG, che non hanno mostrato alterazioni significative.
A oggi la bambina ha (raramente) alti e (quasi sempre) bassi, capitano rari episodi in cui sembra tornare quasi quella di prima (tre settimane fa siamo stati ad una festa dove c'erano bambini che conosceva, e ha giocato con loro contenta quasi come avrebbe fatto prima), per il resto sembra persa nel suo mondo, inaccessibile.
Oggi e' stata una giornata proprio no, l'abbiamo portata al suo primo giorno di danza per quest'anno, e dopo qualche minuto in cui sembrava voler partecipare si e' messa in un angolino e non ha partecipato alla lezione, nonostante i richiami della maestra.
Naturalmente siamo enormemente preoccupati.
Vorrei chiedere se un cambiamento cosi' drastico puo' in effetti essere spiegato da fattori ambientali (l'inizio della scuola, la mancanza delle amiche dell'asilo a cui era molto affezionata, c'e' stato anche un trasloco a giugno, anche se la bimba si trova bene nella nuova casa), o se e' piu' probabile una ragione piu' seria, come una regressione autistica che aveva "evitato" tre anni e mezzo fa e che ora potrebbe tornare...
[#1]
Il fatto che alla risonanza e all'eeg non ci siano alterazioni significative è certamente positivo. Io approfondirei le problematiche riscontrate da sua figlia con una rivalutazione clinica e psicodiagnostica: adesso la bambina ha un'età dov'è possibile effettuare dei test più completi (in primis una valutazione cognitiva) che possono aiutare a chiarire le cause delle sue difficoltà.
Dr. Flavio Gioia
[#2]
Utente
La ringrazio della sua risposta. Lei pensa che sia opportuno fare tale rivalutazione adesso, in una fase in cui la bambina "non e' piu' lei", nel senso che non e' piu' la bambina solare e comunicativa che era fino a due mesi fa, o e' meglio aspettare eventuali (sperati!) miglioramenti? Una cosa che mi ero dimenticato di riferire: qualche settimana prima della sua regressione, ha vissuto un evento spiacevole: la sua amica del cuore si e' rotta una gamba mentre giocava con lei, con tanto di fuoriuscita dell'osso, e mia figlia l'ha vista gemere ed essere portata via dall'ambulanza. E' rimasta scossa per una giornata, ma poi sembrava non pensarci piu', anche perche' l'abbiamo rassicurata mostrandole foto dell'amica serena con un gesso alla gamba che sarebbe stato rimosso dopo qualche settimana. Mi chiedo se l'impatto di un tale episodio possa tornare magari inconsciamente dopo qualche settimana, e insieme agli altri cambiamenti (fine delle vacanze, casa nuova, pensiero della prima elementare imminente, le sue amiche dell'asilo non piu' con lei) possa aver contribuito significamente a tale regressione... O forse e' improbabile?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 457 visite dal 04/10/2024.
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