Effetti del consumo alcolico

Salve, sono un ragazzo di 18 anni e da un po' di tempo ormai il mio pensiero è afflitto da incessanti paranoie legate ad una preoccupazione cui non trovo proprio risposta: le volte in cui ho alzato un po' di più il gomito con l'alcol hanno creato danni permanenti al mio cervello a livello cognitivo?


Sono un ragazzo sveglio e la mia paura è quella di non poter usare le mie capacità intellettive al massimo a causa di quelle bevute un po' più pesanti che mi sono concesso nell'arco dell'adolescenza, ma di cui ora mi pento fortemente poichè ero completamente ignaro dei danni che l'alcol può causare a un cervello in età adolescenziale, che da quanto ho letto su alcuni articoli sul web possono addirittura rivelarsi irreversibili e colpire la memoria e le capacità di ragionamento...
Premetto che non sono mai arrivato al punto di non ricordare più alcuni momenti della serata e al vomito, solo giramento di testa, perchè credo di reggere l'alcol abbastanza bene, tuttavia in alcune occasioni (4-5 in tutto) ho digerito fino a 6-7 drink di superalcolici...
Vorrei solo gentilmente sapere se il mio cervello e le mie abilità psichiche sono ormai danneggiate per sempre o se magari con il tempo alcune parti colpite possono ripristinarsi almeno in parte...
O mi sto facendo troppi problemi e il mio cervello è ancora intatto e posso ragionare lucidamente?


Grazie per l'attenzione.
[#1]
Dr. Giovanni Ronzani Psicoterapeuta, Medico igienista 344 10
Gentile Utente la risposta dell'organismo alle bevande alcoliche varia molto da un soggetto all'altro, dipende da molti fattori. credo che sia superfluo ricordare la lunga serie di effetti negativi che comporta all'organismo e la necessità di un uso responsabile delle stesse. Ciò detto, da quanto riferisce, l'uso delle bevande è stato occasionale e mai a livello tale da portare sintomi quali la perdita di coscienza. In tali circostanze, trattandosi di episodi occasionali, probabilmente non si sono verificati danni irreversibili. Tuttavia andrebbero approfondite le motivazioni che portano ad eccedere.

Cordiali Saluti

dr Giovanni Ronzani