Emicrania invalidante
Buongiorno,
Mia moglie soffre di emicrania da circa 13 anni che ahimè che si sta rivelando in particolare negli ultimi 5 anni pressoché invalidante.
Abbiamo interpellato centro cefalea regionale che ha prescritto 6 anni fa il protocollo con uso triptani e vari integratori con lidocaina che hanno causato effetto rebound e per tale morivo stati eliminati dalla terapia di mia moglie.
Tra altro anche quando usati con zero risultati.
Gli attacchi durano 72 ore continuative con dolore pulsante e trafittivo continuo nella zona della tempia e sopra occhio sx e anche in zona nucale.
OKI le concede autonomia di 1 ora, per poi riprendere il dolore ancora più intenso, ma non vuole più prenderlo per vari ed ulteriori effetti pesanti dal punto di vista gastro intestinale anche sotto sotto copertura di IPP.
Sinceramente vorrei aiutarla in qualsiasi modo per non vederla soffrire con dolori lancinanti che durano 72 ore continuative.
Mia moglie inoltre è allergica a nichel e vari altri componenti.
Emicrania sopraggiunge circa 2 volte al mese.
A mio parere unica soluzione è rappresentata dai monoclonali, il cui accesso alla cura sembrerebbe impossibile.
Esiste ad oggi un modo per mettersi in lista e per accedervi?
Quale è la procedura?
Quale ente va contattato?
Chiedo umilmente Vs parere e supporto, anche un vs indirizzo in base alla Vs esperienza verso quale centro di trattamento specializzato si possa accedere a cure specifiche.
Fortunatamente le risonanze a cui si è sottoposta hanno dato negli anni esito negativo.
Non sempre ma in alcuni casi la crisi emicranica si innesca nel periodo pre mestruale.
Grazie mille anticipatamente di un Vs riscontro
Mia moglie soffre di emicrania da circa 13 anni che ahimè che si sta rivelando in particolare negli ultimi 5 anni pressoché invalidante.
Abbiamo interpellato centro cefalea regionale che ha prescritto 6 anni fa il protocollo con uso triptani e vari integratori con lidocaina che hanno causato effetto rebound e per tale morivo stati eliminati dalla terapia di mia moglie.
Tra altro anche quando usati con zero risultati.
Gli attacchi durano 72 ore continuative con dolore pulsante e trafittivo continuo nella zona della tempia e sopra occhio sx e anche in zona nucale.
OKI le concede autonomia di 1 ora, per poi riprendere il dolore ancora più intenso, ma non vuole più prenderlo per vari ed ulteriori effetti pesanti dal punto di vista gastro intestinale anche sotto sotto copertura di IPP.
Sinceramente vorrei aiutarla in qualsiasi modo per non vederla soffrire con dolori lancinanti che durano 72 ore continuative.
Mia moglie inoltre è allergica a nichel e vari altri componenti.
Emicrania sopraggiunge circa 2 volte al mese.
A mio parere unica soluzione è rappresentata dai monoclonali, il cui accesso alla cura sembrerebbe impossibile.
Esiste ad oggi un modo per mettersi in lista e per accedervi?
Quale è la procedura?
Quale ente va contattato?
Chiedo umilmente Vs parere e supporto, anche un vs indirizzo in base alla Vs esperienza verso quale centro di trattamento specializzato si possa accedere a cure specifiche.
Fortunatamente le risonanze a cui si è sottoposta hanno dato negli anni esito negativo.
Non sempre ma in alcuni casi la crisi emicranica si innesca nel periodo pre mestruale.
Grazie mille anticipatamente di un Vs riscontro
[#1]
Gentile Utente,
la terapia con anticorpi monoclonali è riservata ai casi di emicrania cronica (più di 15 giorni al mese) in un paziente che non ha risposto alle più comuni terapie di prevenzione, pertanto la Signora non avrebbe i requisiti richiesti.
Detto questo, Lei non scrive se Sua moglie ha mai fatto una terapia di profilassi, non con antidolorifici, ma con farmaci che si assumono quotidianamente per alcuni mesi (betabloccanti, flunarizina, topiramato, ecc.).
Mi faccia sapere.
Cordiali saluti
la terapia con anticorpi monoclonali è riservata ai casi di emicrania cronica (più di 15 giorni al mese) in un paziente che non ha risposto alle più comuni terapie di prevenzione, pertanto la Signora non avrebbe i requisiti richiesti.
Detto questo, Lei non scrive se Sua moglie ha mai fatto una terapia di profilassi, non con antidolorifici, ma con farmaci che si assumono quotidianamente per alcuni mesi (betabloccanti, flunarizina, topiramato, ecc.).
Mi faccia sapere.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#4]
Come avevo intuito non è stata prescritta una terapia di prevenzione, probabilmente perché i colleghi che hanno seguito Sua moglie hanno ritenuto la frequenza degli attacchi ancora bassa, in effetti un soggetto con due attacchi mensili non sempre si mette in terapia profilattica.
Comunque, se non ha benefici con i fans, può essere corretto provare.
Cordialmente
Comunque, se non ha benefici con i fans, può essere corretto provare.
Cordialmente
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.2k visite dal 17/06/2023.
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