Trauma cranico, ematoma subdurale e test neurocognitivi

Gentile Dottore,
ieri ho fatto una visita di controllo presso il centro specializzato che mi segue. Sono affetto da atassia spinocerebellare di origine genetica ereditaria. Ho riferito al neurologo (ma già lo sapeva) che otto mesi fa ho avuto un trauma cranico per una caduta in casa. Ho cercato di descrivere quello che avverto dentro la testa, ma la disartria mi ha impedito di dire tutto quello che volevo. Avverto un rumore dentro il cranio, come se avessi, nella parte posteriore bassa della testa, una radiolina microscopica che emette un rumore indefinito simile a quello che emettevano le radio di alcuni decenni fa quando non "prendevano" bene. Questo rumore indefinito va da dentro la testa verso l'esterno e, quando mi tappo le orecchie con le mani, la sensazione di rumore non cambia. Inoltre gli ho riferito della sonnolenza, della lieve confusione, dell'incapacità quasi totale di mantenere l'equilibrio quando sto in piedi, delle continue vertigini, di un lieve mal di testa, della mancanza di coordinazione motoria, eccetera. Poi gli ho raccontato di alcune cose che mi succedono.

Alla fine lui mi ha detto che sospettava un ematoma subdurale in seguito al trauma cranico e una possibile compromissione del nervo acustico. Poi mi ha riconvocato al centro per lunedì prossimo (12 giugno 2023) per dei test neurocognitivi e mi ha consigliato una RM encefalo senza MDC e potenziali evocati acustici.

Se serve, la mia bisnonna materna, mia nonna materna e mia madre hanno avuto un ictus. Inoltre nella famiglia di mia madre ci sono state molte morti precoci. Per esempio, mia zia (sorella di mia madre) è morta a 41 anni.

Ho quattro domande.
1) In che cosa consiste un test neurocognitivo?
2) In ospedale per il trauma cranico mi hanno fatto due TC encefalo e non c'era traccia di ematomi (solo di fratture del cranio). Per questo motivo penso di non avere l'ematoma subdurale sospettato. Penso bene?
3) Se non lo avessi, come posso spiegare altrimenti questa strana sensazione dentro il cranio? Preciso che questa è cominciata pochi giorni dopo il trauma.
4) Se lo avessi, che terapia è prevista?

Grazie!
[#1]
Dr. Gabriele Tripi Neuropsichiatra infantile, Psichiatra, Geriatra 25
Carissimo, perdoni per il ritardo ma sul device telefonico non era possibile rispondere. Per quanto riguarda i tests neuropsicologici o neurocognitivi sono una serie di giochetti che esplorano le varie cognitive. Per il resto penso meriti una nuova TAC di controllo.
Cordialmente

Dr. Gabriele Tripi

[#2]
Utente
Utente
Grazie, Dottor Tripi!
Ieri ho fatto i test neuropsicologici e attendo l'esisto. Alla fine ho solo risposto a qualche domanda e svolto qualche test scritto per circa due ore. Vorrei sapere una cosa. Io, da ex-studente di psicologia, somministravo gli stessi test ed ero addestrato a farlo. Li ho riconosciuti tutti mentre svolgevo le varie prove. Tra l'altro, mi è stata anche somministrata una scala del 1969, che già all'università, cioè venti anni fa, mi insegnavano che non valeva più in quanto troppo vecchia. L'ho riconosciuta, ma non l'ho detto. Altre volte, erano test che facevo al MENSA. I test valgono ugualmente? Sono "non testabile"? Secondo me, io ho **appreso** a fare quei test, non sono capacità "primitive" mie. Penso che abbiano misurato la mia capacità di apprendere, più che memoria, attenzione, ecc Penso bene?

Inoltre sono disartrico gravemente e faccio molta fatica a parlare e i miei interlocutori spesso non mi capiscono. La dottoressa che mi ha somministrato i test non mi ha fatto parlare: tutte le volte che provavo a dire qualcosa, lei mi parlava addosso e io rimanevo muto o cercavo di farfugliare qualche parola. Per esempio, mi ha chiesto se so prendere i mezzi pubblici. Io non ne sono in grado, ma proprio zero. Incapacità assoluta. Però non mi ha fatto parlare e ha scritto (me l'ha detto) che sono totalmente in grado e senza aiuto. Cosa falsa come una banconota da quattro euro. Io ho provato a dire di no, ma non me l'ha fatto dire e la cosa è passata così.

Farò la TAC che mi ha consigliato.
[#3]
Dr. Gabriele Tripi Neuropsichiatra infantile, Psichiatra, Geriatra 25
Mi spiace che abbia trovato una collega così poco empatica e disponibile a comprendere più che a registrare. E' chiaro che se ricordava bene le prove e soprattutto i contenuti verbali, i test risentano di un effetto rievocativo piuttosto che apprendimento. In ogni caso prove attentive, prassiche e linguistiche potrebbero essere veritiere e valide.
Nel caso in cui la TAC dovesse evidenziare un ES sarà bene sottoporlo, anche in teleconsulto, ai NCH di modo che possano valutare un eventuale intervento attendista piuttosto che interventista.
In bocca al lupo e mi tenga aggiornato.

Dr. Gabriele Tripi

[#4]
Utente
Utente
La ringrazio molto, Dottore, la terrò informata.

Mi ha incuriosito. Ho letto che fa parte dell'ASP di Trapani e che è anche un geriatra. Io abito a due passi da Trapani. Posso chiederle qualcosa su mia madre, gravemente ammalata, di 77 anni qua o devo aprire un altro consulto in geriatria?

Io dovrei fare la TAC di controllo, ma purtroppo non riesco a piegare la testa all'indietro e quindi necessito di qualche forma di anestesia o ho vertigini violentissime. A metà settembre del 2021 ho fatto una RM proprio a Trapani (in una struttura privata) e mi hanno fatto una "sedazione cosciente". Poi ho fatto due TAC in ospedale in anestesia generale in seguito al trauma cranico. In seguito ho prenotato una TAC nello stesso ospedale, ma mi hanno detto che non potevano farmi l'anestesia così, ma si poteva fare solo ai ricoverati e io non ero ricoverato quindi mi hanno mandato a casa. Adesso sono indeciso: ritorno a Trapani dove mi hanno fatto la sedazione cosciente o vado a ricoverarmi in ospedale dove invece mi farebbero l'anestesia generale? Io preferirei lo studio privato di Trapani, ma non so se reggerei la sedazione poiché la mie condizioni di salute adesso sono parecchio peggiorate. Per esempio, adesso ho alcune presincopi (così le ha chiamate il neurologo) che prima non avevo. Gli effetti collaterali sono stati pesanti, ma li ho superati. Mi viene pure il dubbio che possa reggere l'anestesia generale ospedaliera. Non so che fare. Struttura privata a Trapani con "sedazione cosciente" o ricovero in ospedale con anestesia generale? Lei che mi consiglia? Preciso che, quando ho fatto la sedazione cosciente, l'anestesista mi ha detto che la sedazione non serve contro le vertigini e mi ha invitato a provare ugualmente perché pazienti diversi reagiscono diversamente ai farmaci anestetici. Quando, perplesso, ho chiesto che sarebbe successo nel mio caso, lui mi ha risposto (più o meno): "Non lo posso sapere. L'unico modo per saperlo è provare e poi vedere come reagisce alla sedazione. Che facciamo: proviamo o rinuncia? Casomai suoni il campanello di emergenza". Io allora, dopo averci pensato a lungo, ho detto: "Ma sì, proviamo!". Questo rischio potenziale aumenta la mia indecisione.
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Utente
Utente
Gentile dottor Tripi, qualche giorno fa ho fatto una valutazione cognitiva attraverso una batteria di prove neuropsicologiche in seguito a un trauma cranico. Ieri sera mi è arrivata la relazione, in cui solo il MMSE risulta nella norma, ma va bene perché più o meno è quello che mi aspettavo. Invece mi ha sorpreso la parola "anosodiaforia" alla fine. Che significa? Devo valutare il test come "negativo" o "positivo"?
Grazie!
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