Cefalea tensiva cronica
Gentile dottore, sono una ragazza di 25 anni che soffre di ansia e cefalea tensiva le avevo già scritto in passato.
come le avevo già detto ho fatto un anno e mezzo fa le analisi del sangue e andavano bene due visite neurologiche andate bene mesi fa e un ecografia generale da poco e che tendo a somatizzare (questo mi è stato detto dal mio medico di base) e sono in un periodo di forte stress...
Sono preoccupata perché ultimamente e il mal di testa è come se si fosse "spostato" non ho più dolore fisso nella parte centrale come ho sempre sofferto ma sono in ansia perché avverto dolore alle tempie che mi prende tutta la testa come se si stringessero a volte anche tutto accompagnato da spossatezza e vertigini fa molto male e non mi passa cosa può essere?
grazie se mi risponderà temo cose gravi...
come le avevo già detto ho fatto un anno e mezzo fa le analisi del sangue e andavano bene due visite neurologiche andate bene mesi fa e un ecografia generale da poco e che tendo a somatizzare (questo mi è stato detto dal mio medico di base) e sono in un periodo di forte stress...
Sono preoccupata perché ultimamente e il mal di testa è come se si fosse "spostato" non ho più dolore fisso nella parte centrale come ho sempre sofferto ma sono in ansia perché avverto dolore alle tempie che mi prende tutta la testa come se si stringessero a volte anche tutto accompagnato da spossatezza e vertigini fa molto male e non mi passa cosa può essere?
grazie se mi risponderà temo cose gravi...
[#1]
Gentile Ragazza,
a distanza la cefalea sembrerebbe di tipo tensivo, nulla di grave, ma considerato che è cambiato qualcosa è indicata una nuova valutazione neurologica.
Segua poi le indicazioni terapeutiche del collega.
Cordiali saluti
a distanza la cefalea sembrerebbe di tipo tensivo, nulla di grave, ma considerato che è cambiato qualcosa è indicata una nuova valutazione neurologica.
Segua poi le indicazioni terapeutiche del collega.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Gentile Paziente, non è la prima volta che si rivolge agli esperti del Sito, e ha già consultato vari Neurologi, oltre al suo Medico, e la diagnosi di tutti sembra orientarsi su una Cefalea di Tipo Tensivo.
Poichè purtroppo la soluzione non si trova, di certo può essere opportuno richiedere un ulteriore consulto neurologico, ma le suggerirei anche di non trascurare un'ipotesi che spesso non viene presa in considerazione: il ruolo che nell'insorgenza della cefalea può essere sostenuto dalla malocclusione dentaria, dalla scorretta postura della mandibola e dalla conseguente disfunzione delle Articolazioni Temporo Mandibolari (ATM).
L'ipotesi diagnostica di Cefalea Tensiva, tipologia appartenente alle Cefalee Primarie, quelle cioé di cui non si conosce la causa, dovrebbe preliminarmente aver escluso la possibilità che si tratti di una cefalea secondaria, quale é appunto la Cefalea derivante da problemi alla masticazione e all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), contemplata nella classificazione internazionale delle Cefalee al punto 11 (Emicrania e Cefalea di Tipo tensivo, che coprono il 90% delle diagnosi specialistiche, sono ai punti 1 e 2). Prima di formulare una diagnosi di cefalea primaria, come quelle di Emicranica o Tensiva, sarebbe doveroso escludere tutte le possibili cause di cefalea secondaria. Nel suo caso, è stata considerata l’ipotesi che sia in gioco una malocclusione dentaria che sostenga una malocclusione con disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM)? E come è stata esclusa?
Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro. Se però questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea, che in passato veniva appunto denominata "Muscolo-Tensiva".
In passato lei riferiva anche l'insorgenza di vertigini: andrebbe considerato che anche la letteratura scientifica riferisce che quando per alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatrica o neurologica non si trova la soluzione, coma accade a volte pe le sindromi vertiginose , è al possibile conflitto fra l'Articolazione Temporo Mandibolare e l'orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione.
Su questo argomento ho spesso risposto a pazienti che riferivano il suo stesso problema, spiegando il razionale che può legare un problema cronico o ricorrente dell’Orecchio ad una disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare. Per non ripetermi, le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/666833-vertigini-frequenti.html .
La componente ansiosa può essere certamente in gioco nel suo caso, ma va sottolineato che le motivazioni psicologiche sono spessissimo presenti anche nelle disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare: anche la bocca è un organo di stress, e spesso reagisce agli eventi stressogeni con parafuzioni quali bruxismo e serramento, diurni e notturni, che accentuano , se presenti, problemi occlusali, amplificandone gli effetti dannosi.
Sottolineo che chi non si occupa di Gnatologia, la branca dell'Odontoiatria che si occupa di questi problemi, (o addirittura ne sorride) spesso non crede quanto i pazienti con problemi gnatologici possano soffrire a causa di questi, e a fronte di racconti drammatici, sono portati ad ascrivere il problema alla sfera psichica, il che é peraltro comprensibile, perché veder trascorrere anni di dolore senza trovare rimedio, e sentirsi parlare di ansia, stress o depressione é per il paziente davvero deprimente: in quelle condizioni saremmo un po' "schizzati" tutti, e la diagnosi in tal senso in fondo sarebbe corretta , anche se fuorviante rispetto al vero problema, che può essere somatopsichico, e non psicosomatico.
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet alla pagina "Patologie trattate-Cefalea" e patologie dell’Orecchio ( trova il link qui sotto la mia firma) , e leggendo gli articoli linkati qui sotto: se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere. Se questo consulto dovesse risultare chiuso, lo riposti nella sessione di Gnatologia di questo Sito.
Cordiali saluti ed auguri
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7974-la-gestione-clinica-delle-cefalee-primarie-e-secondarie-a-problemi-di-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
Poichè purtroppo la soluzione non si trova, di certo può essere opportuno richiedere un ulteriore consulto neurologico, ma le suggerirei anche di non trascurare un'ipotesi che spesso non viene presa in considerazione: il ruolo che nell'insorgenza della cefalea può essere sostenuto dalla malocclusione dentaria, dalla scorretta postura della mandibola e dalla conseguente disfunzione delle Articolazioni Temporo Mandibolari (ATM).
L'ipotesi diagnostica di Cefalea Tensiva, tipologia appartenente alle Cefalee Primarie, quelle cioé di cui non si conosce la causa, dovrebbe preliminarmente aver escluso la possibilità che si tratti di una cefalea secondaria, quale é appunto la Cefalea derivante da problemi alla masticazione e all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), contemplata nella classificazione internazionale delle Cefalee al punto 11 (Emicrania e Cefalea di Tipo tensivo, che coprono il 90% delle diagnosi specialistiche, sono ai punti 1 e 2). Prima di formulare una diagnosi di cefalea primaria, come quelle di Emicranica o Tensiva, sarebbe doveroso escludere tutte le possibili cause di cefalea secondaria. Nel suo caso, è stata considerata l’ipotesi che sia in gioco una malocclusione dentaria che sostenga una malocclusione con disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM)? E come è stata esclusa?
Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro. Se però questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea, che in passato veniva appunto denominata "Muscolo-Tensiva".
In passato lei riferiva anche l'insorgenza di vertigini: andrebbe considerato che anche la letteratura scientifica riferisce che quando per alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatrica o neurologica non si trova la soluzione, coma accade a volte pe le sindromi vertiginose , è al possibile conflitto fra l'Articolazione Temporo Mandibolare e l'orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione.
Su questo argomento ho spesso risposto a pazienti che riferivano il suo stesso problema, spiegando il razionale che può legare un problema cronico o ricorrente dell’Orecchio ad una disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare. Per non ripetermi, le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/666833-vertigini-frequenti.html .
La componente ansiosa può essere certamente in gioco nel suo caso, ma va sottolineato che le motivazioni psicologiche sono spessissimo presenti anche nelle disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare: anche la bocca è un organo di stress, e spesso reagisce agli eventi stressogeni con parafuzioni quali bruxismo e serramento, diurni e notturni, che accentuano , se presenti, problemi occlusali, amplificandone gli effetti dannosi.
Sottolineo che chi non si occupa di Gnatologia, la branca dell'Odontoiatria che si occupa di questi problemi, (o addirittura ne sorride) spesso non crede quanto i pazienti con problemi gnatologici possano soffrire a causa di questi, e a fronte di racconti drammatici, sono portati ad ascrivere il problema alla sfera psichica, il che é peraltro comprensibile, perché veder trascorrere anni di dolore senza trovare rimedio, e sentirsi parlare di ansia, stress o depressione é per il paziente davvero deprimente: in quelle condizioni saremmo un po' "schizzati" tutti, e la diagnosi in tal senso in fondo sarebbe corretta , anche se fuorviante rispetto al vero problema, che può essere somatopsichico, e non psicosomatico.
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet alla pagina "Patologie trattate-Cefalea" e patologie dell’Orecchio ( trova il link qui sotto la mia firma) , e leggendo gli articoli linkati qui sotto: se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere. Se questo consulto dovesse risultare chiuso, lo riposti nella sessione di Gnatologia di questo Sito.
Cordiali saluti ed auguri
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7974-la-gestione-clinica-delle-cefalee-primarie-e-secondarie-a-problemi-di-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#3]
Le rispondo come nel consulto precedente.
Le rinnovo l’invito alla visita neurologica, lasci perdere altre teorie.
Il neurologo è lo specialista di riferimento per le cefalee.
Ovviamente deve seguire le indicazioni terapeutiche che Le darà.
Non è nulla di grave.
Le rinnovo l’invito alla visita neurologica, lasci perdere altre teorie.
Il neurologo è lo specialista di riferimento per le cefalee.
Ovviamente deve seguire le indicazioni terapeutiche che Le darà.
Non è nulla di grave.
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.2k visite dal 11/05/2023.
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Approfondimento su Cefalea
Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.