Cefalea persistente e sbandamenti che aumentano camminando

Buongiorno, nel luglio 2021 ho iniziato a soffrire di mal di testa refrattario ad antidolorifici accompagnato da fotofobia e fonofobia, nausea e acufeni e quindi ho svolto una serie di visite.

Ho eseguito una visita oculistica: pupille tarsali, cornea trasparente, ca otticamente vuota, lieve anisocoria normoreagente, riflessi diretti e consensuali presenti, lente trasparente.

RMN encefalo + tronco encefalico (senza MDC e senza sequenze angio): non evidenti alterazioni della morfologia e dell'intensità di segnale in sede sovra e sotto- tentoriale, nei limiti per morfologia ed intensità di segnale il tronco ed il corpo calloso.
Non alterazioni del segnale in diffusione.
Normorappresentati gli spazi liquori pericorticali e le cisterne della base.
Sistema ventricolare in asse, di regolari morfologia ed ampiezza.

Visita da otorinolaringoiatra che ha diagnosticato una lievissima ipoacusia dx (io l'acufene lo sento a sinistra).

Alla fine di tutto l'iter mi è stato detto essere una cefalea tensiva che si è poi risolta con il riposo per ripresentarsi in momenti stressanti o di stanchezza.

Aggiungo che nel 2018 ho avuto un'incidente d'auto con trauma distorsivo del rachide cervicale (dopo quello è comparsa la differenza pupillare).

Mesi fa ho ricominciato a soffrire di cefalea ma stavolta accompagnata anche da senso di sbandamento che si aggravano quando cammino o quando sono in luoghi affollati.
Per esempio ora sono tornata da una camminata ed ho una notevole cefalea e sento come se fossi in barca, oltre a vedere gli oggetti nella stanza che sembrano anch'essi oscillare fino a quando non mi siedo.
In questo periodo non sono mai caduta però mi rendo conto che sono instabile perché più volte mi sono procurata dei lividi sbattendo addosso ai mobili quando camminavo per casa (ultimamente in casa mi sembra di essere un po' più stabile)... Ho svolto una visita neurologica a gennaio che però ha avuto esito negativo e mi è stato consigliato di ricominciare con daparox 20mg perché si sospettano somatizzazioni ansiose (lo avevo già preso in passato per ansia)... Lo assumo dal 24/02 ma solamente da sue settimane lo assumo a dosaggio pieno perché abbiamo fatto un'incremento graduale... Io volevo chiedere, alla luce di ciò che ho raccontato cosa mi consigliereste di fare?
Devo aspettare ancora perché possa fare effetto il farmaco?
Probabilmente devo fare una nuova visita oculistica perché sento di aver perso vista...Mi prospetta un'estate molto impegnativa a livello lavorativo e non posso permettermi di stare così...
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente, Poiché il suo disturbo permane nonostante le indagini e le cure del caso, andrebbe considerato che anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatrica o neurologica non sono sostenuti da problemi otologici, o non se ne trova la soluzione , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione: di questi sintomi la vertigine e la cefalea sono i più tipici e frequenti.
Su questo argomento ho spesso risposto a pazienti che riferivano il suo stesso problema, spiegando il razionale che può legare un problema cronico o ricorrente dell’Orecchio ad una disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare. Per non ripetermi, le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/666833-vertigini-frequenti.html
L'associazione delle vertigini con la cefalea rinforzerebbe il mio sospetto. Una malocclusione dentaria che determini una scorretta postura della mandibola può sostenere anche la cefalea.
Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro. Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea.
In pratica, la stessa problematica mandibolare può spiegare sia un problema di vertigine e acufeni che una cefalea, come anche la refrattarietà alle terapie specialistiche di settore.
La componente ansiosa può essere certamente in gioco nel suo caso, ma va sottolineato che le motivazioni psicologiche sono spessissimo presenti anche nelle disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare: anche la bocca è un organo di stress, e spesso reagisce agli eventi stressogeni con parafuzioni quali bruxismo e serramento, diurni e notturni, che accentuano , se presenti, problemi occlusali, amplificandone gli effetti dannosi.
Sottolineo che chi non si occupa di gatologia (o addirittura ne sorride) spesso non crede quanto i pazienti con problemi gnatologici possono soffrire a causa di questi, e a fronte di racconti drammatici, sono portati ad ascrivere il problema all'ansia e alla sfera psichica, il che é peraltro comprensibile, perché veder trascorrere anni di dolore senza trovare rimedio, e sentirsi parlare di ansia, stress o depressione é per il paziente davvero deprimente: in quelle condizioni saremmo un po' "schizzati" tutti, e la diagnosi in tal senso sarebbe corretta , anche se fuorviante rispetto al vero problema, che é somatopsichico, non psicosomatico.

Può essere utile avere qualche notizia in più su questi argomenti visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma) alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Orecchio e "cefalea", e leggendo gli articoli linkati qui sotto. Se si riconosce nella problematica illustrata, eventualmente mi faccia sapere.

Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7974-la-gestione-clinica-delle-cefalee-primarie-e-secondarie-a-problemi-di-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

Cefalea

Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.

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