Uomo di 89 anni in stato di demenza senile avanzata
Buongiorno, mio padre di 89 anni si trova in uno stato di demenza senile avanzata con invalidità riconosciuta al 100%.
Al momento è allettato non essendo in grado di reggersi in piedi sulle gambe, non riconosce nessuno, nemmeno mia madre con lui convivente, viene imboccato con cibo frullato non essendo autonomo e non avendo denti per la masticazione.
In passato ha presentano episodi di aggressività e per contenerla ha una terapia farmacologica in atto a base di Seroquel 100 (una al giorno), Entomin Gocce (3 la sera) e Valium (10 gocce al giorno), oltre ad una pillola per la pressone e un altra per agevolare la minzione.
Da un paio di settimane ha completamente stravolto i cicli veglia-sonno, dorme e si sveglia in modo casuale.
La cosa preoccupante è che durante le fasi di veglia ha uno stato di agitazione inconsueto, cerca continuamente di alzarsi dal letto, facendo sforzi incredibili, a volte anche efficaci, per alzare la schiena e posare le gambe giu' dal letto.
Tenta poi continuamente di alzarsi spingendo con le mani dietro la schiena, ma non riuscendovi, si affatica e affanna il respiro.
E' capace di fare questa azione anche per 2/3 ore continuative prima di crollare sfinito e poi magari riprendere dopo 2 ore di riposo.
I medici ci hanno suggerito di provare altro valium al bisogno ma sembra totalmente inefficace.
Proviamo in tutti i modi a calmarlo, coccolarlo per cercare di tranquillizzarlo, ma sembra avere uno stato di agitazione irrefrenabile.
Vederlo in questo stato è angosciante, sono preoccupato per il suo stato di salute.
Ho cercato un po' in letteratura medica su internet per capire cosa gli sta succedendo, ma senza capirci molto.
Cosa succede a mio padre?
E' un ulteriore stadio di questa malattia a cui dovremo abituarci?
Grazie per qualsiasi prezioso suggerimento su come procedere per gestire questa situazione e quali azioni potremmo mettere in atto per togliergli questo stato di agitazione.
Cordiali saluti
Al momento è allettato non essendo in grado di reggersi in piedi sulle gambe, non riconosce nessuno, nemmeno mia madre con lui convivente, viene imboccato con cibo frullato non essendo autonomo e non avendo denti per la masticazione.
In passato ha presentano episodi di aggressività e per contenerla ha una terapia farmacologica in atto a base di Seroquel 100 (una al giorno), Entomin Gocce (3 la sera) e Valium (10 gocce al giorno), oltre ad una pillola per la pressone e un altra per agevolare la minzione.
Da un paio di settimane ha completamente stravolto i cicli veglia-sonno, dorme e si sveglia in modo casuale.
La cosa preoccupante è che durante le fasi di veglia ha uno stato di agitazione inconsueto, cerca continuamente di alzarsi dal letto, facendo sforzi incredibili, a volte anche efficaci, per alzare la schiena e posare le gambe giu' dal letto.
Tenta poi continuamente di alzarsi spingendo con le mani dietro la schiena, ma non riuscendovi, si affatica e affanna il respiro.
E' capace di fare questa azione anche per 2/3 ore continuative prima di crollare sfinito e poi magari riprendere dopo 2 ore di riposo.
I medici ci hanno suggerito di provare altro valium al bisogno ma sembra totalmente inefficace.
Proviamo in tutti i modi a calmarlo, coccolarlo per cercare di tranquillizzarlo, ma sembra avere uno stato di agitazione irrefrenabile.
Vederlo in questo stato è angosciante, sono preoccupato per il suo stato di salute.
Ho cercato un po' in letteratura medica su internet per capire cosa gli sta succedendo, ma senza capirci molto.
Cosa succede a mio padre?
E' un ulteriore stadio di questa malattia a cui dovremo abituarci?
Grazie per qualsiasi prezioso suggerimento su come procedere per gestire questa situazione e quali azioni potremmo mettere in atto per togliergli questo stato di agitazione.
Cordiali saluti
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Gentile Utente,
questo stato di agitazione psicomotoria è compatibile con la diagnosi di Suo padre. Sono condizioni frequenti a verificarsi e possono fare parte del decorso della malattia.
Deve rivolgersi ad un neurologo per modificare la terapia modificando i dosaggi dei farmaci che assume o sostituendo/introducendo qualche altra molecola.
Cordiali saluti
questo stato di agitazione psicomotoria è compatibile con la diagnosi di Suo padre. Sono condizioni frequenti a verificarsi e possono fare parte del decorso della malattia.
Deve rivolgersi ad un neurologo per modificare la terapia modificando i dosaggi dei farmaci che assume o sostituendo/introducendo qualche altra molecola.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 15/03/2023.
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