Finisco dicendo che riesco a farmi passare il dolore solo con dosi massiccie di antidolorifici
Egregi dottori,
illustro il mio problema:
Circa 4 anni fà ho subito un ricovero per una dissecazione bilaterale delle arterie vertebrali di origine spontanea e non traumatica.Da allora soffro di frequenti mal di testa (circa 1 attacco a settimana) tutti concentrati nella zona occipitale (talvolta centralmente altre volte lateralmente)
I medici che ho consultato non trovano un nesso fra il problema passato (la dissecazione) e la cefalea (tutti concordano sul fatto che sia di tipo muscolo-tensivo) In effetti i controlli per il problema vascolare hanno mostrato una guarigione ottimale.
Cercando anche riferimenti online ho trovato anche delle similitudini in quella che viene chiamata sindrome di Arnold,potrebbe essere?
Il dolore si presenta il mattino al risveglio (quasi mai durante il giorno) e dura talvolta piu di una giornata.
Finisco dicendo che riesco a farmi passare il dolore solo con dosi massiccie di antidolorifici (indoxen o ibuprofen)
Grazie dell'aiuto
Cordiali saluti
illustro il mio problema:
Circa 4 anni fà ho subito un ricovero per una dissecazione bilaterale delle arterie vertebrali di origine spontanea e non traumatica.Da allora soffro di frequenti mal di testa (circa 1 attacco a settimana) tutti concentrati nella zona occipitale (talvolta centralmente altre volte lateralmente)
I medici che ho consultato non trovano un nesso fra il problema passato (la dissecazione) e la cefalea (tutti concordano sul fatto che sia di tipo muscolo-tensivo) In effetti i controlli per il problema vascolare hanno mostrato una guarigione ottimale.
Cercando anche riferimenti online ho trovato anche delle similitudini in quella che viene chiamata sindrome di Arnold,potrebbe essere?
Il dolore si presenta il mattino al risveglio (quasi mai durante il giorno) e dura talvolta piu di una giornata.
Finisco dicendo che riesco a farmi passare il dolore solo con dosi massiccie di antidolorifici (indoxen o ibuprofen)
Grazie dell'aiuto
Cordiali saluti
[#1]
Gentile utente,
in effetti non c'è alcun legame con l'intervento subito 4 anni fa, poichè una cefalea sviluppatasi dopo un intervento per dissecazione delle arterie vertebrali (possibile) per definizione si risolve entro un mese dall'atto chirurgico.
Mi dice che le hanno diagnosticato una cefalea di tipo tensivo, ma sta effettuando una terapia specifica per tale problema?
in effetti non c'è alcun legame con l'intervento subito 4 anni fa, poichè una cefalea sviluppatasi dopo un intervento per dissecazione delle arterie vertebrali (possibile) per definizione si risolve entro un mese dall'atto chirurgico.
Mi dice che le hanno diagnosticato una cefalea di tipo tensivo, ma sta effettuando una terapia specifica per tale problema?
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Ex utente
Dottor Ferrarolo,
grazie della sua risposta.
Premetto che non ho subito nessun intervento chirurgico (solo terapia con antiaggreganti) in quanto data la tipologia di problema non era possibile la soluzione chirurgica.
Il mio neurologo mi aveva prescritto dei miorilassanti che però poi abbiamo deciso di non iniziare in quanto già in cura con un altro farmaco che dà sonnolenza.
Percio' avevamo proseguito con antidolorifici al bisogno.
In seguito il medico del centro cefalee dove mi sono rivolto mi aveva consigliato una terapia con Inderal che però non ha dato effetti in quanto, mi corregga se sbaglio,piu adatto in caso di emicrania.
Cosi anche loro visto la frequenza degli attacchi e il fatto di non poter ricorrere a miorilassanti hanno optato per gli antidolorifici al bisogno.
Ho anche eseguito degli esami tipo Tac cervicale che ha escluso problemi di protusioni a quell'altezza.
Personalmente ho provato anche da solo a capire quale potrebbe essere il problema e proprio per questo mi sono ritrovato in quella che viene definita nevralgia di Arnold ma questa è solo una mia supposizione.
Per esempio quando ho il mal di testa (che poi è un mal di collo e nuca) piegandomi sul lato destro mi parte un indolenzimento che va dal collo e arriva fino al gomito oltre che a un senso di nodo in gola.
Spero che queste ulteriori informazioni possano essere di aiuto....
grazie della sua risposta.
Premetto che non ho subito nessun intervento chirurgico (solo terapia con antiaggreganti) in quanto data la tipologia di problema non era possibile la soluzione chirurgica.
Il mio neurologo mi aveva prescritto dei miorilassanti che però poi abbiamo deciso di non iniziare in quanto già in cura con un altro farmaco che dà sonnolenza.
Percio' avevamo proseguito con antidolorifici al bisogno.
In seguito il medico del centro cefalee dove mi sono rivolto mi aveva consigliato una terapia con Inderal che però non ha dato effetti in quanto, mi corregga se sbaglio,piu adatto in caso di emicrania.
Cosi anche loro visto la frequenza degli attacchi e il fatto di non poter ricorrere a miorilassanti hanno optato per gli antidolorifici al bisogno.
Ho anche eseguito degli esami tipo Tac cervicale che ha escluso problemi di protusioni a quell'altezza.
Personalmente ho provato anche da solo a capire quale potrebbe essere il problema e proprio per questo mi sono ritrovato in quella che viene definita nevralgia di Arnold ma questa è solo una mia supposizione.
Per esempio quando ho il mal di testa (che poi è un mal di collo e nuca) piegandomi sul lato destro mi parte un indolenzimento che va dal collo e arriva fino al gomito oltre che a un senso di nodo in gola.
Spero che queste ulteriori informazioni possano essere di aiuto....
[#3]
Gentile utente,
potrebbe pure trattarsi di nevralgia di Arnold per irritazione della radice posteriore del 2° nervo cervicale.
Oggi viene definita nevralgia di Arnold quella pura, cioè non secondaria ad altre patologie.
In ogni caso deve essere un neurologo, in base alla visita, a poterla diagnosticare.
Io personalmente concordo con la diagnosi di cefalea di tipo tensivo. Le consiglio di non fare uso di dosi eccessive e frequenti di antidolorifici perchè potrebbe cronicizzare il suo problema.
Cordialmente
potrebbe pure trattarsi di nevralgia di Arnold per irritazione della radice posteriore del 2° nervo cervicale.
Oggi viene definita nevralgia di Arnold quella pura, cioè non secondaria ad altre patologie.
In ogni caso deve essere un neurologo, in base alla visita, a poterla diagnosticare.
Io personalmente concordo con la diagnosi di cefalea di tipo tensivo. Le consiglio di non fare uso di dosi eccessive e frequenti di antidolorifici perchè potrebbe cronicizzare il suo problema.
Cordialmente
[#4]
Ex utente
Grazie,
secondo lei oltre a una visita neurologica (ne ho fatte parecchie) quali altri accertamenti diagnostici possono essere utili nel mio caso?
Nel caso di un attacco di cefalea-nevralgia c'è il modo di poter capire da dove proviene questo male?
Il mio problema era stato all'altezza c1-c2 se puo essere d'aiuto.
secondo lei oltre a una visita neurologica (ne ho fatte parecchie) quali altri accertamenti diagnostici possono essere utili nel mio caso?
Nel caso di un attacco di cefalea-nevralgia c'è il modo di poter capire da dove proviene questo male?
Il mio problema era stato all'altezza c1-c2 se puo essere d'aiuto.
[#5]
Gentile utente,
una RM encefalica e del rachide cervicale con particolare studio della regione atlanto-occipitale sarebbe opportuna ma sarà lo specialista a suggerirle gli eventuali accertamenti da eseguire.
In linea di massima il dolore nevralgico è tipicamente a fitte parossistiche, trafittivo, di durata variabile ma esistono varie eccezioni a tale riguardo.
Nella nevralgia di Arnold la terapia con antodolorifici è abbastanza deludente. Se fosse invece confermata la diagnosi di cefalea di tipo tensivo, le consiglierei di iniziare la terapia che eventualmente le verrà prescritta.
Cordialmente
una RM encefalica e del rachide cervicale con particolare studio della regione atlanto-occipitale sarebbe opportuna ma sarà lo specialista a suggerirle gli eventuali accertamenti da eseguire.
In linea di massima il dolore nevralgico è tipicamente a fitte parossistiche, trafittivo, di durata variabile ma esistono varie eccezioni a tale riguardo.
Nella nevralgia di Arnold la terapia con antodolorifici è abbastanza deludente. Se fosse invece confermata la diagnosi di cefalea di tipo tensivo, le consiglierei di iniziare la terapia che eventualmente le verrà prescritta.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.1k visite dal 27/07/2009.
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