Neuropatia - fibromialgia

Da circa due anni, tutti i giorni, senza alcuna tregua, al risveglio si manifesta una strana patologia neuropatica che si manifesta con forte senso di rigidità/trazione/dolore alla giunzione cranio-cervicale (e alla muscolatura adiacente), che mi accompagna tutto il giorno.

Premetto che il dolore si manifesta -e si diffonde -sempre dalla giunzione cranio-cervicale, per poi irradiarsi, e piano piano estendersi, con un senso continuo e sempre maggiore di pressione/dolore che interessa la parte alta del collo e tutta la calotta cranica (da qui l'idea che si trattasse di cefalea, sintomo secondario).

Nelle fasi più acute, questo strano senso di pressione/trazione/dolore si estende all’intero volto e culmina con un profondo dolore negli occhi, con un forte sensazione di rigidità alle arcate dentali (soprattutto superiore) e forte difficoltà respiratorie (come se si attivasse anche uno strano e forte senso di congestione nasale).

L’unico - e reale - momento in cui trovo sollievo è quando mi riposo (posizione laterale), dove il problema scompare completamente, per poi riattivarsi, sempre, al risveglio.

A livello diagnostico non è mai emerso nulla di significativo.
Da quando sono comparsi i sintomi ho consultato una serie disparata di specialisti (neurologi, psichitri, fisiatri, ortopedici, neurochirurghi) quasi tutti propensi per una fibromalgia /cefalea secondaria muscolo tensiva e su loro consiglio ho assunto una serie disparata di farmaci: miorilassanti, antidolorifici ed antinfiammatori, per passare ad antidepressivi veri e propri (in ordine progressivo): En, Limbitryl, Lyrica, Cymbalta, Rivotril, Levopraid, Laroxy e Mutabon.

Nonostante siano farmaci specifici per prevenire e curare le cefalee -e le neuropatie in genere-, su di me si sono rivelati totalmente inefficaci, e la situazione non è mai regredita.

Tralasciando il mio sconforto per una situazione che persiste da oltre due anni, ho avuto la possibilità di confrontarmi un ulteriore neuroglo esperto di cefalee, che mi ha definito "soggetto con habitus psicologico ancastico", con la necessità -isto che tutti i farmaci sopra indicati non hanno avuto alcuna efficacia -di curare cosa genera la neuropatia e non il sintomo in se.

Prima di iniziare questa nuova strada (per curare un presunto disturbo bipoalare all'origine del problema), mi è stata prescritta la cannabis terapeutica (seppur in dosaggio tale da permettermi di lavorare), ma anche questa strada si è rilevata inefficacia.

Non avendo altre alternative, da novembre 2022 ho inziato ad assumere i seguenti farmaci: Lamictal 150 mg e l'Aripiprazolo soluzione 1 ml al mattino.

Ma anche quella che doveva esere la "soluzione" non ha affetti benefici (sono passati quasi due mesi), restando invariato il senso infiammazione diffuso e il senso di rigidità/pressione, con soglie di dolore intollerabili.

Avrei solo bisogno di un consiglio sulla possibile strada da seguire per cercare di migliorare la mia condizione patologica e trovare un po' di sollievo.