Vertigini debolezza ansia perdita peso
Buongiorno a tutti.
E' da molto tempo che ho sintomi come vertigini soggettive, stanchezza (senso di tremore alle gambe e debolezza), nausea, disturbi visivi (difficoltà a mettere a fuoco e forte vertigine dopo spostamenti veloci dello sguardo), sensazione di "testa pesante", sonnolenza, momenti di derealizzazione o depersonalizzazione, veri e propri attacchi di panico.
Quando ho quesi sintomi, mi sento come se stessi avendo un calo di zuccheri e provo a mangiare o bere qualcosa, ma il problema non si risolve. Nell'ultimo anno ho perso circa 10 kg pur nutrendomi come sempre (tranne nel periodo della laurea in cui la tensione mi provocava problemi di stomaco).
Sono una persona ansiosa e sto attraversando un periodo di stress, ma i sintomi continuano anche quando sono molto rilassato.
I medici che mi hanno visitato dicono che si tratta di depressione, e ho provato con psicoterapia, farmaci SSRI (prima entact, poi sereupin) e ansiolitici (xanax, sulamid). Ho tentato anche con terapia omeopatica e auricoloterapia. Il problema non si risolve, anzi...
Circa un mese fa ho subito un trauma cranico occipitale con colpo di frusta e da allora i disturbi sono più forti.
Una settimana fa mi sono recato al pronto soccorso per un dolore al petto, sensazione di peso sul torace, difficoltà respiratoria e violenti tremori (quasi convulsioni). Sono stati eseguiti ECG, RX torace, esami del sangue e mi è stato somministrato un ansiolitico (compendium). Dopo un po' di ore stavo meglio e sono stato dimesso con la diagnosi di "dolore intercostale". Nell'ultima settimana è successo altre volte, ma si è poi risolto nel giro di alcune ore.
A cosa potrebbero essere dovuti questi sintomi e segni? Può davvero essere "solo" ansia o forse c'è una causa organica? So che sono anche sintomi di qualcosa di serio, e vorrei eseguire una RMN, ma il mio medico insiste che nel dire che non ci sono cause organiche.
Grazie per l'attenzione.
E' da molto tempo che ho sintomi come vertigini soggettive, stanchezza (senso di tremore alle gambe e debolezza), nausea, disturbi visivi (difficoltà a mettere a fuoco e forte vertigine dopo spostamenti veloci dello sguardo), sensazione di "testa pesante", sonnolenza, momenti di derealizzazione o depersonalizzazione, veri e propri attacchi di panico.
Quando ho quesi sintomi, mi sento come se stessi avendo un calo di zuccheri e provo a mangiare o bere qualcosa, ma il problema non si risolve. Nell'ultimo anno ho perso circa 10 kg pur nutrendomi come sempre (tranne nel periodo della laurea in cui la tensione mi provocava problemi di stomaco).
Sono una persona ansiosa e sto attraversando un periodo di stress, ma i sintomi continuano anche quando sono molto rilassato.
I medici che mi hanno visitato dicono che si tratta di depressione, e ho provato con psicoterapia, farmaci SSRI (prima entact, poi sereupin) e ansiolitici (xanax, sulamid). Ho tentato anche con terapia omeopatica e auricoloterapia. Il problema non si risolve, anzi...
Circa un mese fa ho subito un trauma cranico occipitale con colpo di frusta e da allora i disturbi sono più forti.
Una settimana fa mi sono recato al pronto soccorso per un dolore al petto, sensazione di peso sul torace, difficoltà respiratoria e violenti tremori (quasi convulsioni). Sono stati eseguiti ECG, RX torace, esami del sangue e mi è stato somministrato un ansiolitico (compendium). Dopo un po' di ore stavo meglio e sono stato dimesso con la diagnosi di "dolore intercostale". Nell'ultima settimana è successo altre volte, ma si è poi risolto nel giro di alcune ore.
A cosa potrebbero essere dovuti questi sintomi e segni? Può davvero essere "solo" ansia o forse c'è una causa organica? So che sono anche sintomi di qualcosa di serio, e vorrei eseguire una RMN, ma il mio medico insiste che nel dire che non ci sono cause organiche.
Grazie per l'attenzione.
[#2]
Utente
Il dosaggio purtroppo non lo ricordo, ma forse (anzi sicuramente) il tempo per cui li ho assunti è stato troppo poco per avere un effetto positivo. Il problema è che ho un po' di timore ad assumere questo tipo di farmaci, per tutti gli effetti collaterali che possono avere. Forse è un timore poco condivisibile...
Quello che volevo sapere era solo se questi sintomi fossero davvero ascrivibili solo ad ansia o se ci potesse essere qualche causa "fisica". Grazie per la risposta.
Quello che volevo sapere era solo se questi sintomi fossero davvero ascrivibili solo ad ansia o se ci potesse essere qualche causa "fisica". Grazie per la risposta.
[#3]
Gentile utente,
come le dicevo nel post precedente i suoi sintomi potrebbero benissimo essere provocati da ansia ma, capisce bene, che allo stato attuale e senza averla mai visitata, non posso certo affermarlo con sicurezza.
Non avrebbe dovuto avere timori ad assumere gli antidepressivi prescritti che in ogni caso per essere efficaci dovrebbero essere assunti per un lungo periodo.
Cordialmente
come le dicevo nel post precedente i suoi sintomi potrebbero benissimo essere provocati da ansia ma, capisce bene, che allo stato attuale e senza averla mai visitata, non posso certo affermarlo con sicurezza.
Non avrebbe dovuto avere timori ad assumere gli antidepressivi prescritti che in ogni caso per essere efficaci dovrebbero essere assunti per un lungo periodo.
Cordialmente
[#4]
Utente
Grazie per la risposta...
Vorrei solo aggiungere un paio di cose che ho notato negli ultimi giorni. La prima è che mi sono accorto che se provo a stare fermo ad occhi chiusi tendo a perdere l'equilibrio più velocemente di qualche tempo fa, mentre se provo a camminare (sempre ad occhi chiusi) tendo a sbandare verso destra. Sempre verso destra... (Questo non è che mi preoccupi molto, lo trovo solo un po' strano...)
La seconda cosa è che ho spesso un mal di stomaco "strano", come se avessi un gancio che "tira" lo stomaco verso il basso e come se le pareti dello stomaco si dilatassero... E' una sensazione curiosa, anche perchè ce l'ho SOLO quando sono in piedi: se mi siedo passa immediatamente (e questo a me è sembrata una questione riconducibile all'ansia).
L'ultima cosa (e forse la più importante) è che da un po' di tempo l'urina ha un odore strano, molto forte, quasi "dolciastro". Ho pensato che fosse dovuto al fatto che bevo poco, ma anche bevendo molto non cambia. Potrebbe esserci una qualche correlazione tra questo segno e quelli che ho descritto nel post precedente, o è una cosa a parte?
Mi scuso per la lunghezza...
Grazie
Vorrei solo aggiungere un paio di cose che ho notato negli ultimi giorni. La prima è che mi sono accorto che se provo a stare fermo ad occhi chiusi tendo a perdere l'equilibrio più velocemente di qualche tempo fa, mentre se provo a camminare (sempre ad occhi chiusi) tendo a sbandare verso destra. Sempre verso destra... (Questo non è che mi preoccupi molto, lo trovo solo un po' strano...)
La seconda cosa è che ho spesso un mal di stomaco "strano", come se avessi un gancio che "tira" lo stomaco verso il basso e come se le pareti dello stomaco si dilatassero... E' una sensazione curiosa, anche perchè ce l'ho SOLO quando sono in piedi: se mi siedo passa immediatamente (e questo a me è sembrata una questione riconducibile all'ansia).
L'ultima cosa (e forse la più importante) è che da un po' di tempo l'urina ha un odore strano, molto forte, quasi "dolciastro". Ho pensato che fosse dovuto al fatto che bevo poco, ma anche bevendo molto non cambia. Potrebbe esserci una qualche correlazione tra questo segno e quelli che ho descritto nel post precedente, o è una cosa a parte?
Mi scuso per la lunghezza...
Grazie
[#5]
Gentile utente,
non potendola visitare non saprei dirle del possibile legame tra l'odore strano dell'urina e i suoi sintomi.
Ad una prima impressione risponderei che non dovrebbe esserci alcun legame.
La inviterei ad iniziare la terapia antidepressiva prescrittale.
Cordiali saluti
non potendola visitare non saprei dirle del possibile legame tra l'odore strano dell'urina e i suoi sintomi.
Ad una prima impressione risponderei che non dovrebbe esserci alcun legame.
La inviterei ad iniziare la terapia antidepressiva prescrittale.
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Due giorni fa sono stato dallo psichiatra (su consiglio del mio medico). Dopo aver parlato con lui per circa un'ora di tutto quello che mi succede, siamo arrivati alla conclusione che è molto probabile che si tratti di varie manifestazioni di depressione. Per questo motivo mi ha prescritto un farmaco: l'ELONTRIL.
Il problema è che ho letto il foglietto illustrativo, cosa che forse non avrei dovuto fare (visto il mio timore di cui ho parlato nei post precedenti)........
Ho letto che il rischio di effetti collaterali (in particolare le convulsioni) è più forte se:
- si stanno assumendo altri farmaci contro la depressione;
- il soggetto ha subito un trauma cranico da poco tempo (io l'ho avuto un mese fa).
Sto facendo una cura a base di Iperico (prodotto "NoDep") da ormai 3 mesi e inizio ora a vedere i risultati. STO MEGLIO. Lo psichiatra mi ha spiegato che sono due tipi di farmaci diversi (uno è un SNRI, l'altro un SSRI) con meccanismi d'azione differenti, quindi non dovrebbero interferire l'uno con l'altro. Al massimo "fanno più effetto", così mi è stato detto. Però la cosa che mi lascia un po' perplesso è che non vorrei interrompere una cura di cui inizio a vedere i risultati per intraprenderne un'altra che non so dove mi porterà ("Chi lascia la strada vecchia per la nuova..."). E poi l'Elontril aumenta il metabolismo e provoca perdita di peso, cosa che io non posso permettermi (sono GIA' sottopeso).
Posso davvero assumere entrambi i farmaci o devo abbandonarne uno?
Grazie.
Il problema è che ho letto il foglietto illustrativo, cosa che forse non avrei dovuto fare (visto il mio timore di cui ho parlato nei post precedenti)........
Ho letto che il rischio di effetti collaterali (in particolare le convulsioni) è più forte se:
- si stanno assumendo altri farmaci contro la depressione;
- il soggetto ha subito un trauma cranico da poco tempo (io l'ho avuto un mese fa).
Sto facendo una cura a base di Iperico (prodotto "NoDep") da ormai 3 mesi e inizio ora a vedere i risultati. STO MEGLIO. Lo psichiatra mi ha spiegato che sono due tipi di farmaci diversi (uno è un SNRI, l'altro un SSRI) con meccanismi d'azione differenti, quindi non dovrebbero interferire l'uno con l'altro. Al massimo "fanno più effetto", così mi è stato detto. Però la cosa che mi lascia un po' perplesso è che non vorrei interrompere una cura di cui inizio a vedere i risultati per intraprenderne un'altra che non so dove mi porterà ("Chi lascia la strada vecchia per la nuova..."). E poi l'Elontril aumenta il metabolismo e provoca perdita di peso, cosa che io non posso permettermi (sono GIA' sottopeso).
Posso davvero assumere entrambi i farmaci o devo abbandonarne uno?
Grazie.
[#7]
Gentile utente,
l'Elontril è un farmaco che agisce maggiormente sulla ricaptazione della dopamina e della noradrenalina.
L'iperico invece sembrerebbe che agisca anche sulla ricaptazione della serotonina, del GABA e del Glutammato (non ci sono comunque studi altamente scientifici che dimostrino tale meccanismo d'azione).
Non ho particolare esperienza sull'iperico (non lo uso) e quindi della sua concomitante assunzione con il bupropione, farmaco invece che in determinate forme depressive mi ha dato buoni risultati.
A questo punto le consiglio di attenersi ai consigli del suo psichiatra.
Cordiali saluti
l'Elontril è un farmaco che agisce maggiormente sulla ricaptazione della dopamina e della noradrenalina.
L'iperico invece sembrerebbe che agisca anche sulla ricaptazione della serotonina, del GABA e del Glutammato (non ci sono comunque studi altamente scientifici che dimostrino tale meccanismo d'azione).
Non ho particolare esperienza sull'iperico (non lo uso) e quindi della sua concomitante assunzione con il bupropione, farmaco invece che in determinate forme depressive mi ha dato buoni risultati.
A questo punto le consiglio di attenersi ai consigli del suo psichiatra.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 22.1k visite dal 18/07/2009.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.