Emicrania con aura post allenamento
Gentili neurologi, ho 36 anni, nessuna patologia in corso che io sappia ed una vita regolare senza eccessi, forse infestata da stress di vario genere.
Vi scrivo per una questione legata ad episodi di aura seguita da emicrania; questi episodi capitano in media dalle 2 alle 4 volte l'anno sempre in seguito ad attività fisica intensa, precedentemente dopo partite di calcetto e ultimamente dopo allenamenti in palestra (pesi+cardio).
Gli episodi nel corso degli anni pur mantenendo la stessa frequenza hanno perso intensità, nel senso l'aura dura di meno e l'emicrania successiva è meno dolorosa.
Parlando con vari medici non ho trovato risposte univoche, chi incolpa l'idratazione, chi la pressione sanguigna (nel mio caso non ho problemi pressori generali), chi semplicemente riconosce in ciò episodi di emicrania con aura senza dar peso alla questione.
Dalle valutazioni dei medici interpellati, e dalla loro non preoccupazione per la vicenda, non mi sento di ricorrere ad una visita neurologica diretta, ma vorrei da voi specialisti sapere se questi episodi sono fini a se stessi senza motivi validi di preoccupazione?
Se gli episodi potrebbero accadere anche senza il movente scatenante (nel mio caso l'attività fisica intensa), anche se fin'ora non è mai accaduto?
Se ci sono ulteriori fattori predisponenti che mi sfuggono e se un'integrazione di magnesio (400 mg al di suddivisa in 2 assunzioni) può in qualche modo essere d'aiuto nella prevenzione?
O se assumere l'integratore Aurastop al livello preventivo?
Vi ringrazio della vostra attenzione.
Un cordiale saluto
Vi scrivo per una questione legata ad episodi di aura seguita da emicrania; questi episodi capitano in media dalle 2 alle 4 volte l'anno sempre in seguito ad attività fisica intensa, precedentemente dopo partite di calcetto e ultimamente dopo allenamenti in palestra (pesi+cardio).
Gli episodi nel corso degli anni pur mantenendo la stessa frequenza hanno perso intensità, nel senso l'aura dura di meno e l'emicrania successiva è meno dolorosa.
Parlando con vari medici non ho trovato risposte univoche, chi incolpa l'idratazione, chi la pressione sanguigna (nel mio caso non ho problemi pressori generali), chi semplicemente riconosce in ciò episodi di emicrania con aura senza dar peso alla questione.
Dalle valutazioni dei medici interpellati, e dalla loro non preoccupazione per la vicenda, non mi sento di ricorrere ad una visita neurologica diretta, ma vorrei da voi specialisti sapere se questi episodi sono fini a se stessi senza motivi validi di preoccupazione?
Se gli episodi potrebbero accadere anche senza il movente scatenante (nel mio caso l'attività fisica intensa), anche se fin'ora non è mai accaduto?
Se ci sono ulteriori fattori predisponenti che mi sfuggono e se un'integrazione di magnesio (400 mg al di suddivisa in 2 assunzioni) può in qualche modo essere d'aiuto nella prevenzione?
O se assumere l'integratore Aurastop al livello preventivo?
Vi ringrazio della vostra attenzione.
Un cordiale saluto
[#1]
Gentile Utente
In relazione alla tipologia di disturbo che lamenta diventa importante eseguire una valutazione neurologica diretta, se questa non è stata mai eseguita, per il fatto che il suo mal di testa è sempre legato ad attività fisica e potrebbe essere necessario qualche approfondimento diagnostico strumentale (RM encefalo con sequenze angiografiche e ecocardiogramma con bubble test per escludere eventuale pervietà del forame ovale).
L'Aurastop può essere assunto all'inizio dell'aura in ogni caso.
In relazione alla tipologia di disturbo che lamenta diventa importante eseguire una valutazione neurologica diretta, se questa non è stata mai eseguita, per il fatto che il suo mal di testa è sempre legato ad attività fisica e potrebbe essere necessario qualche approfondimento diagnostico strumentale (RM encefalo con sequenze angiografiche e ecocardiogramma con bubble test per escludere eventuale pervietà del forame ovale).
L'Aurastop può essere assunto all'inizio dell'aura in ogni caso.
cordiali saluti
Dr. Rosario Vecchio
[#2]
Utente
Gentile dottore, grazie per la risposta!
Ho eseguito recentemente ecocardiogramma, il medico non mi ha segnalato nulla, non so se qualora avesse riscontrato il forame ovale pervio sarebbe risultato mediante questa analisi. Lo stesso cardiologo mi ha suggerito di effettuare il fondo oculare e un test da sforzo, che eseguiro' ad inizio anno. Più che altro la mia "preoccupazione" è quella di sapere se corro il rischio di incappare in aura anche nei momenti in cui non svolgo attività sportiva e se l'integrazione di magnesio possa essere utile, tra l'altro lo ho iniziato ad assumere ad inizio dicembre, magnesio completo in compresse, 400 mg al di.
Ho eseguito recentemente ecocardiogramma, il medico non mi ha segnalato nulla, non so se qualora avesse riscontrato il forame ovale pervio sarebbe risultato mediante questa analisi. Lo stesso cardiologo mi ha suggerito di effettuare il fondo oculare e un test da sforzo, che eseguiro' ad inizio anno. Più che altro la mia "preoccupazione" è quella di sapere se corro il rischio di incappare in aura anche nei momenti in cui non svolgo attività sportiva e se l'integrazione di magnesio possa essere utile, tra l'altro lo ho iniziato ad assumere ad inizio dicembre, magnesio completo in compresse, 400 mg al di.
[#3]
Gentile utente l'integrazione di magnesio può essere utile. L'aura non necessariamente è legata all'attività fisica. Per la visione del forame ovale non bastra l'ecocardio standard ma l'esame con il bubble test. In ogni Le confermo quanto consigliatoLe nella precedente risposta.
cordiali saluti
Dr. Rosario Vecchio
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.3k visite dal 10/12/2022.
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