Focolai puntiformi di iptertensità t2/flair
Buongiorno,
Di seguito l'esito di una RMN (smc) effettuata a encefalo e tronco encefalico:
"Non vi sono significative lesioni focali intra-assiali.
Alcuni focolai puntiformi di ipertensità T2/Flair della sostanza bianca frontale bilaterale sono di aspetto aspecifico, espressione di minime modificazioni regressive, eventualmente in relazione con fattori di rischio vascolare.
Non vi è evidenza di lesioni focali recenti cortico-sottocorticali.
Non vi sono focolari a diffusività ristretta.
Non vi sdono alterazioni extra-assiali o a livello del basicranio"
Il quesito alla base dell'esame è di pseudovertigini (senso di sbandamento, testa ovattata), che compaiono durante l'anno, per periodi limitati (20-30 giorni ogni 4-5 mesi).
Come possono essere interpretati in quest'ottica i focolai riscontrati?
Senza l'utilizzo di mezzo di contrasto si possono comunque escludere patologie neurologiche importanti?
Nel frattempo visita otorino OK (solo qualche scossa di nistagmo biposizionale apogeotropico, non degna di nota) ma il medico mi chiede come il neurologo abbia interpretato i focolai (e nel mio caso si è limitato a dirmi "niente di rilevante").
Grazie
Di seguito l'esito di una RMN (smc) effettuata a encefalo e tronco encefalico:
"Non vi sono significative lesioni focali intra-assiali.
Alcuni focolai puntiformi di ipertensità T2/Flair della sostanza bianca frontale bilaterale sono di aspetto aspecifico, espressione di minime modificazioni regressive, eventualmente in relazione con fattori di rischio vascolare.
Non vi è evidenza di lesioni focali recenti cortico-sottocorticali.
Non vi sono focolari a diffusività ristretta.
Non vi sdono alterazioni extra-assiali o a livello del basicranio"
Il quesito alla base dell'esame è di pseudovertigini (senso di sbandamento, testa ovattata), che compaiono durante l'anno, per periodi limitati (20-30 giorni ogni 4-5 mesi).
Come possono essere interpretati in quest'ottica i focolai riscontrati?
Senza l'utilizzo di mezzo di contrasto si possono comunque escludere patologie neurologiche importanti?
Nel frattempo visita otorino OK (solo qualche scossa di nistagmo biposizionale apogeotropico, non degna di nota) ma il medico mi chiede come il neurologo abbia interpretato i focolai (e nel mio caso si è limitato a dirmi "niente di rilevante").
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
innanzitutto Le confermo e concordo con quanto Le ha detto il neurologo.
Come interpretare "alcuni focolai puntiformi"? Per prima cosa non sono correlati alla sintomatologia descritta. Possibile natura vascolare? Ha fattori di rischio come ipertensione arteriosa, diabete e fumo di sigaretta?
Questa potrebbe essere un’ipotesi che resta comunque tale.
È il neurologo che ha visto le immagini a doverle dare maggiori delucidazioni.
In assenza dei predetti fattori di rischio sarebbe utile anche la ricerca del Forame ovale Pervio (FOP), per es. mediante Bubble test o altra metodica.
Cordiali saluti
innanzitutto Le confermo e concordo con quanto Le ha detto il neurologo.
Come interpretare "alcuni focolai puntiformi"? Per prima cosa non sono correlati alla sintomatologia descritta. Possibile natura vascolare? Ha fattori di rischio come ipertensione arteriosa, diabete e fumo di sigaretta?
Questa potrebbe essere un’ipotesi che resta comunque tale.
È il neurologo che ha visto le immagini a doverle dare maggiori delucidazioni.
In assenza dei predetti fattori di rischio sarebbe utile anche la ricerca del Forame ovale Pervio (FOP), per es. mediante Bubble test o altra metodica.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Grazie per la cortese risposta dottore.
Non sono fumatore, non ho diabete e, ad oggi, non mi risulta soffrire di ipertensione arteriosa.
Il dubbio scaturiva dal fatto che il neurologo non ha visionato le immagini ma ha solo letto il referto del radiologo (infatti il testo riportato qui sopra è tratto dal referto della rmn e non da quello del neurologo).
La ringrazio anche per il suggerimento del POV, sto provando da svariati giorni a mettermi in contatto con il neurologo che mi ha visitato ad agosto, semmai ci dovessi riuscire chiederò informazioni anche circa questo esame.
Un altro dei motivi per il quale vorrei essere sicuro di prendere in considerazione qualsiasi esame/ipotesi, oltre a quello di cercare di risolvere e prevenire eventuali altri periodi di pseudo-vertigini, è legato al fatto che da una decina di giorni ho iniziato ad avere dolore all'occhio dx quando lo muovo (ovvero se rivolgo lo sguardo ai lati estremi).
In realtà il dolore vero e proprio è durato 3-4 giorni (ho fatto visita oculistica proprio in uno di quei giorni, con esame fondo oculare, ed era tutto ok ad eccezione secchezza oculare) dopodiché è diventato più che altro un fastidio, più accentuato la mattina.
L'oculista dice che con un esito di questo tipo non ce ne sarebbero i presupposti ma, considerato che sto facendo indagini neurologiche, vale forse la pena sostenere comunque un esame del campo visito + oct (previo parere con il neurologo). Lei cosa ne pensa?
Magari non ha nulla a che vedere con il quesito originale ma da qui nasce anche la mia domanda del precedente post: una rmn senza l'utilizzo di mezzo di contrasto può comunque escludere patologie neurologiche importanti? Domanda legata a una possibile neurite ottica...
Grazie
Cordiali saluti
Non sono fumatore, non ho diabete e, ad oggi, non mi risulta soffrire di ipertensione arteriosa.
Il dubbio scaturiva dal fatto che il neurologo non ha visionato le immagini ma ha solo letto il referto del radiologo (infatti il testo riportato qui sopra è tratto dal referto della rmn e non da quello del neurologo).
La ringrazio anche per il suggerimento del POV, sto provando da svariati giorni a mettermi in contatto con il neurologo che mi ha visitato ad agosto, semmai ci dovessi riuscire chiederò informazioni anche circa questo esame.
Un altro dei motivi per il quale vorrei essere sicuro di prendere in considerazione qualsiasi esame/ipotesi, oltre a quello di cercare di risolvere e prevenire eventuali altri periodi di pseudo-vertigini, è legato al fatto che da una decina di giorni ho iniziato ad avere dolore all'occhio dx quando lo muovo (ovvero se rivolgo lo sguardo ai lati estremi).
In realtà il dolore vero e proprio è durato 3-4 giorni (ho fatto visita oculistica proprio in uno di quei giorni, con esame fondo oculare, ed era tutto ok ad eccezione secchezza oculare) dopodiché è diventato più che altro un fastidio, più accentuato la mattina.
L'oculista dice che con un esito di questo tipo non ce ne sarebbero i presupposti ma, considerato che sto facendo indagini neurologiche, vale forse la pena sostenere comunque un esame del campo visito + oct (previo parere con il neurologo). Lei cosa ne pensa?
Magari non ha nulla a che vedere con il quesito originale ma da qui nasce anche la mia domanda del precedente post: una rmn senza l'utilizzo di mezzo di contrasto può comunque escludere patologie neurologiche importanti? Domanda legata a una possibile neurite ottica...
Grazie
Cordiali saluti
[#3]
Gentile Utente,
solitamente un’alterazione del nervo ottico si rileva anche senza mezzo di contrasto, in caso di immagini dubbie (che nel Suo caso sembrerebbe non essercene) è lo stesso neuroradiologo che suggerisce l’approfondimento con mezzo di contrasto. Questo ovviamente in generale, nel singolo caso deve essere il neurologo a valutare il problema e decidere come procedere.
Segua le indicazioni dell'oculista riguardo gli esami consigliati.
Cordialmente
solitamente un’alterazione del nervo ottico si rileva anche senza mezzo di contrasto, in caso di immagini dubbie (che nel Suo caso sembrerebbe non essercene) è lo stesso neuroradiologo che suggerisce l’approfondimento con mezzo di contrasto. Questo ovviamente in generale, nel singolo caso deve essere il neurologo a valutare il problema e decidere come procedere.
Segua le indicazioni dell'oculista riguardo gli esami consigliati.
Cordialmente
Dr. Antonio Ferraloro
[#4]
Utente
Grazie di nuovo dottore,
Ai tempi della rmn non avevo dolore o disturbi oculari, il mio dubbio (relativo a problemi neurologici importanti non visti per via della mancanza di mezzo di contrasto, ad es demielinizzanti) e’ quindi legato ai focolai piu’ che al nervo ottico. E’ possibile che sia cosi’ ed e’ quindi nel caso consigliabile ripetere rmn? Oppure con un referto di questo tipo si puo’ star tranquilli sotto questo punto di vista?
La domanda nasce ora, essendo sorto il dolore all’occhio e avendo fatto un’associazione con una possibile neurite (solitamente associata a sclerosi).
Grazie
Cordiali saluti
Ai tempi della rmn non avevo dolore o disturbi oculari, il mio dubbio (relativo a problemi neurologici importanti non visti per via della mancanza di mezzo di contrasto, ad es demielinizzanti) e’ quindi legato ai focolai piu’ che al nervo ottico. E’ possibile che sia cosi’ ed e’ quindi nel caso consigliabile ripetere rmn? Oppure con un referto di questo tipo si puo’ star tranquilli sotto questo punto di vista?
La domanda nasce ora, essendo sorto il dolore all’occhio e avendo fatto un’associazione con una possibile neurite (solitamente associata a sclerosi).
Grazie
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Buonasera dottore,
Ho effeftuato l’esame del campo visivo e quello di verifica del fondo oculare , entrambi con esito negativo.
Nel frattempo il disturbo in questione non accenna a passare: a differenza delle volte scorse quando aveva una durata di 30 gg e si ripresentava poi dopo qualche mese, questa volta sono 2-3 mesi che continuo a risentire di questi disturbi, praticamente tutti i giorni (a volte piu’, a volte meno durante la giornata).
Con disturbi mi riferisco quindi al fatto che ho un senso continuo di sbandamento e di testa confusa che mi sembra si presenti in presenza di fonti luminose. Mentre risento di questo disturbo, parlare e udire suoni forti provoca fastidio.
A tal proposito l’otorino aveva ipotizzato potessi essere una persona emicranica, anche se a mia detta non soffro di mal di testa. Nonostante cio’ mi ha suggerito di prendere per 20gg fluxarten (5mg al giorno): sono ora a 15 gg di trattamento e non trovo beneficio.
Nel frattempo, nell’ambito di iniziativa di prevenzione cardiologica, ho anche avuto modo di fare ecg e esami sangue (tutto ok, ad eccezione di ldl e colesterolo totale, al limite o di poco oltre), lo dico semmai potesse esserci una correlazione.
Non so piu’ quali esami fare e cosa pensare circa i miei disturbi, i quali stanno risultando molto invalidanti nell’arco della giornata e per un periodo cosi’ prolungato.
Grazie
Ho effeftuato l’esame del campo visivo e quello di verifica del fondo oculare , entrambi con esito negativo.
Nel frattempo il disturbo in questione non accenna a passare: a differenza delle volte scorse quando aveva una durata di 30 gg e si ripresentava poi dopo qualche mese, questa volta sono 2-3 mesi che continuo a risentire di questi disturbi, praticamente tutti i giorni (a volte piu’, a volte meno durante la giornata).
Con disturbi mi riferisco quindi al fatto che ho un senso continuo di sbandamento e di testa confusa che mi sembra si presenti in presenza di fonti luminose. Mentre risento di questo disturbo, parlare e udire suoni forti provoca fastidio.
A tal proposito l’otorino aveva ipotizzato potessi essere una persona emicranica, anche se a mia detta non soffro di mal di testa. Nonostante cio’ mi ha suggerito di prendere per 20gg fluxarten (5mg al giorno): sono ora a 15 gg di trattamento e non trovo beneficio.
Nel frattempo, nell’ambito di iniziativa di prevenzione cardiologica, ho anche avuto modo di fare ecg e esami sangue (tutto ok, ad eccezione di ldl e colesterolo totale, al limite o di poco oltre), lo dico semmai potesse esserci una correlazione.
Non so piu’ quali esami fare e cosa pensare circa i miei disturbi, i quali stanno risultando molto invalidanti nell’arco della giornata e per un periodo cosi’ prolungato.
Grazie
[#8]
Utente
Buonasera Dottore,
sono recentemente stato da una nuova neurologa, in quanto il senso di sbandamento continuava e, quando non presente, è sostituito da una sorta di leggera cefalea: quest'ultima si presenta in prevalentemente sul lato destro del capo, nella zona che va dall'orecchio alla tempia (alle volte toccando anche l'arcata superiore dei denti) e si associa a piccole scosse di dolorabilità, che riesco a evocare toccando/premento in alcuni punti (sotto lo zigomo, sulla tempia e sopra l'orecchio, in corrispondenza di quelli che mi sembrano nervi o muscoli).
In passato ho patito problemi cervicali, tant'è che ho anche effettuato una rx al rachide, il cui esito indicava:
Segni di spondilo-uncoartrosi, prevalenti al tratto medio, specie in C6 -C7 ove sono presenti aggetti
osteofitari uncovertebrali e premarginali somatici sia anteriori che posteriori.
Inizialmente ridotti d'ampiezza gli spazi discali compresi tra C5 e D1.
L'ipotesi del medico è una cefalea con aura (dove le pseudovertigini corrispondono all'aura che precede l'emicrania, al quale non sempre di manifesta - e in effetti i due sintomi non coesistono in genere).
Mi ha prescritto una nuova rmn, questa volta con mezzo di contrasto e con macchinario chiuso, in quanto sostiene che senza mezzo di contrasto non sia d'aiuto (non si vedrebbe nemmeno una massa a suo parere) e che il macchinario aperto abbia scarsa qualità (io la precedente l'ho effettuata con macchinario aperto, di potenza pari a 1 tesla).
Nel frattempo ho anche avuto un episodio di forte capogiro mentre camminavo, durato pochi secondi ma che mi ha fatto quasi perdere l'equilibrio (successivo alla visita neurologica).
Mi chiedevo:
- Come può essere inquadrato l'episodio di capogiro?
- Lei concorda nel dire che una rmn senza mezzo di contrasto e fatta con macchinario aperto non abbia validità per escludere fattori più gravi?
Grazie in anticipo
sono recentemente stato da una nuova neurologa, in quanto il senso di sbandamento continuava e, quando non presente, è sostituito da una sorta di leggera cefalea: quest'ultima si presenta in prevalentemente sul lato destro del capo, nella zona che va dall'orecchio alla tempia (alle volte toccando anche l'arcata superiore dei denti) e si associa a piccole scosse di dolorabilità, che riesco a evocare toccando/premento in alcuni punti (sotto lo zigomo, sulla tempia e sopra l'orecchio, in corrispondenza di quelli che mi sembrano nervi o muscoli).
In passato ho patito problemi cervicali, tant'è che ho anche effettuato una rx al rachide, il cui esito indicava:
Segni di spondilo-uncoartrosi, prevalenti al tratto medio, specie in C6 -C7 ove sono presenti aggetti
osteofitari uncovertebrali e premarginali somatici sia anteriori che posteriori.
Inizialmente ridotti d'ampiezza gli spazi discali compresi tra C5 e D1.
L'ipotesi del medico è una cefalea con aura (dove le pseudovertigini corrispondono all'aura che precede l'emicrania, al quale non sempre di manifesta - e in effetti i due sintomi non coesistono in genere).
Mi ha prescritto una nuova rmn, questa volta con mezzo di contrasto e con macchinario chiuso, in quanto sostiene che senza mezzo di contrasto non sia d'aiuto (non si vedrebbe nemmeno una massa a suo parere) e che il macchinario aperto abbia scarsa qualità (io la precedente l'ho effettuata con macchinario aperto, di potenza pari a 1 tesla).
Nel frattempo ho anche avuto un episodio di forte capogiro mentre camminavo, durato pochi secondi ma che mi ha fatto quasi perdere l'equilibrio (successivo alla visita neurologica).
Mi chiedevo:
- Come può essere inquadrato l'episodio di capogiro?
- Lei concorda nel dire che una rmn senza mezzo di contrasto e fatta con macchinario aperto non abbia validità per escludere fattori più gravi?
Grazie in anticipo
[#9]
L’episodio vertiginoso potrebbe essere una vertigine parossistica, ovviamente con i limiti del consulto a distanza.
Riguardo le informazioni sulla RM, una massa è chiaro che si evidenzia anche senza mezzo di contrasto, così come i problemi vascolari.
Nel Suo caso sono stati evidenziati "alcuni focolai puntiformi", quindi molto piccoli, e non si evidenziano eventuali masse? Già è sufficiente questo ragionamento
Che una macchina chiusa ad alto campo dia informazioni più dettagliate di una aperta sono d’accordo.
Riguardo le informazioni sulla RM, una massa è chiaro che si evidenzia anche senza mezzo di contrasto, così come i problemi vascolari.
Nel Suo caso sono stati evidenziati "alcuni focolai puntiformi", quindi molto piccoli, e non si evidenziano eventuali masse? Già è sufficiente questo ragionamento
Che una macchina chiusa ad alto campo dia informazioni più dettagliate di una aperta sono d’accordo.
Dr. Antonio Ferraloro
[#10]
Utente
Grazie per la celere risposta.
E' quindi verosimile considerare quello del forte capogiro un episodio separato rispetto al resto di cui risento da ormai diverso tempo (sbandamenti e cefalea)?
A proposito della cefalea, con i limiti di una valutazione a distanza, lei come la inquadrerebbe? Il fatto che il dolore sembri 'esterno' (nel senso che si scatena al tatto) può comunque essere legato a qualcosa di 'interno'?
E' quindi verosimile considerare quello del forte capogiro un episodio separato rispetto al resto di cui risento da ormai diverso tempo (sbandamenti e cefalea)?
A proposito della cefalea, con i limiti di una valutazione a distanza, lei come la inquadrerebbe? Il fatto che il dolore sembri 'esterno' (nel senso che si scatena al tatto) può comunque essere legato a qualcosa di 'interno'?
[#12]
Utente
Buonasera dottore, ho appena eseguito la seconda risonanza, questa volta chiusa (3 tesla) e con mezzo di contrasto.
Questo l’esito:
L'attuale esame non è significativamente modificato rispetto al precedente controllo.
In fossa cranica posteriore non vi sono alterazioni intra o extra assiali.
Ben rappresentato bilateralmente il pacchetto acustico-facciale. Non vi sono alterazioni negli angoli ponto-cerebellari.
Le tonsille cerebellari sono in posizione minimamente bassa ma tuttora in limiti fisiologici.
A livello sovratentoriale i ventricoli laterali e i solchi sono di dimensioni nei limiti della norma per l'età.
Sono immodificati i piccoli focolai puntiformi di iperintensità T2 e FLAIR della sostanza bianca di entrambi gli emisferi cerebrali, di aspetto aspecifico, espressione di modificazioni gliotiche regressive, in relazione con l'età o con eventuali fattori di rischio vascolare.
Dopo contrasto non si rileva enhancement parenchimale.
Si rileva tuttavia un discreto enhancement durale possibile espressione di slaminamento durale da ipotensione liquorale.
Saprebbe cortesemente spiegarmi il significato dell’ultima frase? Cosa significa enhancement durale e cosa implica l’ipotensione liquorale?
Grazie
Questo l’esito:
L'attuale esame non è significativamente modificato rispetto al precedente controllo.
In fossa cranica posteriore non vi sono alterazioni intra o extra assiali.
Ben rappresentato bilateralmente il pacchetto acustico-facciale. Non vi sono alterazioni negli angoli ponto-cerebellari.
Le tonsille cerebellari sono in posizione minimamente bassa ma tuttora in limiti fisiologici.
A livello sovratentoriale i ventricoli laterali e i solchi sono di dimensioni nei limiti della norma per l'età.
Sono immodificati i piccoli focolai puntiformi di iperintensità T2 e FLAIR della sostanza bianca di entrambi gli emisferi cerebrali, di aspetto aspecifico, espressione di modificazioni gliotiche regressive, in relazione con l'età o con eventuali fattori di rischio vascolare.
Dopo contrasto non si rileva enhancement parenchimale.
Si rileva tuttavia un discreto enhancement durale possibile espressione di slaminamento durale da ipotensione liquorale.
Saprebbe cortesemente spiegarmi il significato dell’ultima frase? Cosa significa enhancement durale e cosa implica l’ipotensione liquorale?
Grazie
[#13]
Il referto indica un potenziamento del mezzo di contrasto a livello della dura madre che è una membrana che riveste il sistema nervoso centrale e in questo caso il cervello.
Per ipotensione liquorale s'intende una riduzione della pressione del liquor che può riconoscere diverse cause ma può essere anche idiopatica, cioè senza cause note da aumentato assorbimento o ridotta secrezione del liquor.
Le consiglio di fare vedere le immagini dell'esame ad un neurologo, anche presso strutture neurologiche di cui la Sua zona è ricca di eccellenze.
Per ipotensione liquorale s'intende una riduzione della pressione del liquor che può riconoscere diverse cause ma può essere anche idiopatica, cioè senza cause note da aumentato assorbimento o ridotta secrezione del liquor.
Le consiglio di fare vedere le immagini dell'esame ad un neurologo, anche presso strutture neurologiche di cui la Sua zona è ricca di eccellenze.
Dr. Antonio Ferraloro
[#14]
Utente
La ringrazio, domani cerchero’ di mettermi in contatto con la neurologa specializzata in cefalee che mi ha gia visitato e prescritto la risonanza.
Capisco che l’ipotensione possa anche essere idiomatica ma volendo farmi un’idea delle possibili cause, quali altre potrebbero essere e quindi quali accertamenti potrebbero essere necessari?
Capisco che l’ipotensione possa anche essere idiomatica ma volendo farmi un’idea delle possibili cause, quali altre potrebbero essere e quindi quali accertamenti potrebbero essere necessari?
[#16]
Utente
Buongiorno,
ho inoltrato il referto della RM alla neurologa che me l'ha prescritta, la quale non ha visionato però le immagini e, per completezza diagnostica, ritiene necessario indagare con una RM al rachide in toto (con mezzo).
Sembrerebbe assodato che questa ipotensione liquorale sia la causa delle cefalee e delle vertigini di cui soffro, seppur in maniera altalenante.
Quali potrebbero però essere le cause scatenanti? Partendo dal presupposto che non ho mai eseguito una rachicentesi, mi sembra di capire che (oltre alla causa idiomatica) le altre possibili siano legate a un ostacolo della circolazione liquorale (e quindi da masse presenti all'interno del canale midollare), corretto? Ipotizzo anche che questo sia il motivo per il quale mi sia stata prescritta la RM del rachide in toto.
Mi chiedo però se questa ipotesi non debba essere avvalorata anche da altri sintomi.
Grazie
Cordiali saluti
ho inoltrato il referto della RM alla neurologa che me l'ha prescritta, la quale non ha visionato però le immagini e, per completezza diagnostica, ritiene necessario indagare con una RM al rachide in toto (con mezzo).
Sembrerebbe assodato che questa ipotensione liquorale sia la causa delle cefalee e delle vertigini di cui soffro, seppur in maniera altalenante.
Quali potrebbero però essere le cause scatenanti? Partendo dal presupposto che non ho mai eseguito una rachicentesi, mi sembra di capire che (oltre alla causa idiomatica) le altre possibili siano legate a un ostacolo della circolazione liquorale (e quindi da masse presenti all'interno del canale midollare), corretto? Ipotizzo anche che questo sia il motivo per il quale mi sia stata prescritta la RM del rachide in toto.
Mi chiedo però se questa ipotesi non debba essere avvalorata anche da altri sintomi.
Grazie
Cordiali saluti
[#17]
Sì, escludendo la rachicentesi può trattarsi di un ostacolo alla circolazione liquorale, teoricamente anche grosse ernie discali possono esserne la causa ma in molti casi non si riesce a riscontrare, le cosiddette forme idiopatiche.
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 14k visite dal 27/10/2022.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Cefalea
Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.