Cisti ependimale e gliosi (cortesemente dott. ferraloro)
CISTI EPENDIMALE E GLIOSI (cortesemente Dott.
Ferraloro)
Gent.
mo Dott.
Ferraloro, a distanza di due anni ho effettuato una RM dell'encefalo di controllo: "Stabili le puntiformi alterazioni dell'intensità di segnale a carico della sostanza bianca cortico-sottocorticale bilateralmente espressione di gliosi aspecifica.
Invariata la piccola formazione ovalare (DM 13 mm), a livello del corno occipitale di sinistra, compatibile con piccola cisti ependimale.
Non alterazioni della diffusione in DWI mè in FFE.
SVST di dimensioni nei limiti, in asse.
IV ventricolo normale ed in sede.
Nei limiti gli spazi liquorali periencefalici.
Non sfith della linea mediana".
Questa formazione è invariata dal 2013.
Cortesemente dottore vorrei sapere: 1) ogni quanto tempo va controllata questa cisti ependimale e se è pericolosa?
2) Se questa gliosi aspecifica può evolvere?
Grazie come sempre per la sua disponibilità, in attesa di un suo riscontro, Le porgo cordiali saluti.
Ferraloro)
Gent.
mo Dott.
Ferraloro, a distanza di due anni ho effettuato una RM dell'encefalo di controllo: "Stabili le puntiformi alterazioni dell'intensità di segnale a carico della sostanza bianca cortico-sottocorticale bilateralmente espressione di gliosi aspecifica.
Invariata la piccola formazione ovalare (DM 13 mm), a livello del corno occipitale di sinistra, compatibile con piccola cisti ependimale.
Non alterazioni della diffusione in DWI mè in FFE.
SVST di dimensioni nei limiti, in asse.
IV ventricolo normale ed in sede.
Nei limiti gli spazi liquorali periencefalici.
Non sfith della linea mediana".
Questa formazione è invariata dal 2013.
Cortesemente dottore vorrei sapere: 1) ogni quanto tempo va controllata questa cisti ependimale e se è pericolosa?
2) Se questa gliosi aspecifica può evolvere?
Grazie come sempre per la sua disponibilità, in attesa di un suo riscontro, Le porgo cordiali saluti.
[#1]
Gentile Utente,
se dopo 9 anni il volume della cisti è invariato può stare tranquillo, i controlli possono essere fatti a distanza anche di anni.
Anche la gliosi aspecifica è invariata, pertanto non vedo motivi di preoccupazione.
Potrebbe evolvere? Teoricamente potrebbero accentuarsi le puntiformi alterazioni ma se dopo due anni sono stabili anche queste non destano particolari timori.
Cordiali saluti
se dopo 9 anni il volume della cisti è invariato può stare tranquillo, i controlli possono essere fatti a distanza anche di anni.
Anche la gliosi aspecifica è invariata, pertanto non vedo motivi di preoccupazione.
Potrebbe evolvere? Teoricamente potrebbero accentuarsi le puntiformi alterazioni ma se dopo due anni sono stabili anche queste non destano particolari timori.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Grazie Dottore per la sua disponibilità, le volevo cortesemente chiedere un'altra cosa. Assumo sotto controllo medico dato che sono affetto da glaucoma, un grammo di citicolina per un ciclo di sei mesi consecutivi. Volevo sapere se è vero che la citicolina ha un effetto protettivo sul cervello, in particolare che previene ischemie. Grazie, cordiali saluti.
[#3]
Gentile Utente,
la citicolina ha un'azione sul sistema nervoso centrale come precursore di alcuni neurotrasmettitori, in particolare dell'Acetilcolina e può favorire alcune funzioni cognitive, per es. la memoria, quando compromesse da alterazioni prevalentemente vascolari.
Purtroppo non previene le ischemie.
Cordialmente
la citicolina ha un'azione sul sistema nervoso centrale come precursore di alcuni neurotrasmettitori, in particolare dell'Acetilcolina e può favorire alcune funzioni cognitive, per es. la memoria, quando compromesse da alterazioni prevalentemente vascolari.
Purtroppo non previene le ischemie.
Cordialmente
Dr. Antonio Ferraloro
[#7]
Utente
Gent.mo Dott. Ferraloro ho effettuato la risonanza della colonna cervicale, dorsale e lombo-sacrale. Il referto: "Verticalizzato il segmento cervicale in atteggiamento antalgico per quanto documentabile in clinostatismo. Nella norma le restanti curve fisiologiche. Normale appare l'allineamento dei somi esplorati. Non lesioni ossee metameriche a focolaio o diffuse con caratteristica di evolutività. Non alterazioni morfo-strutturali di rilievo dei corpi vertebrali studiati. Segni degenerativi a carico del disco intersomatico C5-C6 che appare anche nettamente ridotto nello spessore. Più modeste manifestazioni degenerative sono presenti a C4-C5, C6-C7, D7-D8, D10-D11, ed a carico degli spazi intersomatici compresi tra L1 e L5. Marcata protusione disco-artrosica concentrica C5-C6. Minima protusione discale ad ampio raggio a C6-C7, un poco più evidente a destra. Millimetrica focalità erniaria discale paramediana destra del disco intersomatico D7-D8. Millimetrica focalità erniaria discale postero-laterale sinistra a D10-D11. Minima protusione discale concentrica a L2-L3. Significativa protrusione discale ad ampio raggio a L4-L5 in parte basi foraminale bilaterale, molto di più evidente a sinistra. Protusione posteriore lieve mediana del disco L5-S1. Non alterazioni di segnale di rilievo della corda midollare. Non dimostrabili processi espansivi in sede intra-durale. Canale rachideo di ampiezza nella norma". Le ringraziarla fin d'ora per la sua disponibilità, la saluto cordialmente.
[#8]
Gentile Utente,
alla RM della colonna vertebrale sono state riscontrate multiple discopatie sia a livello cervicale che dorsale e lombosacrale, di entità variabile, da minima a lieve a significativa, per usare la terminologia del radiologo che ha redatto il referto.
È fondamentale che uno specialista visioni le immagini dell’esame sia per avere un quadro diretto del problema sia per avere una correlazione clinica, cioè la visita ed il Suo racconto (anamnesi).
Le figure professionali interessate possono essere diverse, forse in prima battuta potrebbe essere preferibile il fisiatra, almeno da quanto recita il referto, poi ovviamente dipende anche dalla sintomatologia che presenta.
Cordiali saluti
alla RM della colonna vertebrale sono state riscontrate multiple discopatie sia a livello cervicale che dorsale e lombosacrale, di entità variabile, da minima a lieve a significativa, per usare la terminologia del radiologo che ha redatto il referto.
È fondamentale che uno specialista visioni le immagini dell’esame sia per avere un quadro diretto del problema sia per avere una correlazione clinica, cioè la visita ed il Suo racconto (anamnesi).
Le figure professionali interessate possono essere diverse, forse in prima battuta potrebbe essere preferibile il fisiatra, almeno da quanto recita il referto, poi ovviamente dipende anche dalla sintomatologia che presenta.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.8k visite dal 01/10/2022.
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