Primi sintomi di decadimento cognitivo
Buongiorno, ho portato mio padre 90 anni per una prima visita geriatrica a fine agosto dopo i primi segnali di decadimento cognitivo associato a perdita di peso per inappetenza e presunta disfalgia.
lo stesso geriatra ha prescritto Samyr 200mg, Citalopran goccie.
Siccome dovrò tornare nei primi giorni di ottobre per il controllo portando gli esiti di una Tac encefalo che ha già eseguito:
"Le strutture della linea mediana sono in asse, il sistema ventricolare è simmetrico, ampliato per atrofia sottocorticale.
Non evidenti alterazioni tomodensitometriche a carico delle strutture del tronco encefalico o del cervelletto.
In sede sovratentoriale si osserva diffusa ipodensità della sostanza bianca profonda, periventricolare, peritrigonale e dei centri semiovali, come per encefalopatia vascolare cronica.
Non evidenti tuttavia ipodensità ischemiche, acute o subacute, o edemigene, né iperdensità emorragiche intra o extraparenchimali, sia in sede sovra che sottotentoriale.
Ampliamento degli spazi liquorali alla convessità, per atrofia corticale diffusa, si osserva anche atrofia degli emisferi cerebellari.
"
Chiedo cortesemente se tale terapia con condizione emerse dalla TAC possa perlomeno stabilizzare il progresso del decadimento cognitivo.
Ringrazio in anticipo!
lo stesso geriatra ha prescritto Samyr 200mg, Citalopran goccie.
Siccome dovrò tornare nei primi giorni di ottobre per il controllo portando gli esiti di una Tac encefalo che ha già eseguito:
"Le strutture della linea mediana sono in asse, il sistema ventricolare è simmetrico, ampliato per atrofia sottocorticale.
Non evidenti alterazioni tomodensitometriche a carico delle strutture del tronco encefalico o del cervelletto.
In sede sovratentoriale si osserva diffusa ipodensità della sostanza bianca profonda, periventricolare, peritrigonale e dei centri semiovali, come per encefalopatia vascolare cronica.
Non evidenti tuttavia ipodensità ischemiche, acute o subacute, o edemigene, né iperdensità emorragiche intra o extraparenchimali, sia in sede sovra che sottotentoriale.
Ampliamento degli spazi liquorali alla convessità, per atrofia corticale diffusa, si osserva anche atrofia degli emisferi cerebellari.
"
Chiedo cortesemente se tale terapia con condizione emerse dalla TAC possa perlomeno stabilizzare il progresso del decadimento cognitivo.
Ringrazio in anticipo!
[#1]
Gentile Utente,
l'encefalopatia vascolare e soprattutto l'atrofia cerebrale riscontrate alla TC giustificano ampiamente la sintomatologia descritta.
Riguardo la terapia che sta praticando, dopo l’esito della TC, sembrerebbe insufficiente.
Le ricordo peraltro che in tal senso non esiste una terapia risolutiva del problema ma esistono diversi farmaci che potrebbero rallentarne il decorso e che ovviamente deve prescrivere lo specialista che segue Suo padre.
Cordiali saluti
l'encefalopatia vascolare e soprattutto l'atrofia cerebrale riscontrate alla TC giustificano ampiamente la sintomatologia descritta.
Riguardo la terapia che sta praticando, dopo l’esito della TC, sembrerebbe insufficiente.
Le ricordo peraltro che in tal senso non esiste una terapia risolutiva del problema ma esistono diversi farmaci che potrebbero rallentarne il decorso e che ovviamente deve prescrivere lo specialista che segue Suo padre.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la sua preziosa risposta Dott. Ferraloro, confermo che la terapia prescritta è stata fatta prima della lettura dell'esito della Tac.
Le chiedo se oltre al Geriatra dovrò rivolgermi ad un ulteriore specialista per la gestione della sintomatologia del papà.
Grazie!
Le chiedo se oltre al Geriatra dovrò rivolgermi ad un ulteriore specialista per la gestione della sintomatologia del papà.
Grazie!
[#3]
Gentile Utente,
la competenza della gestione di queste condizioni è del neurologo e del geriatra.
Considerato che si è già rivolto al collega geriatra cha ha prescritto anche la TC e una terapia farmacologica sarebbe corretto al momento fargli visionare le immagini dell’esame e riferire gli esiti della terapia, poi in base alle valutazioni del geriatra si vedrà come procedere, cioè se è opportuno sentire anche il parere del neurologo.
Cordialmente
la competenza della gestione di queste condizioni è del neurologo e del geriatra.
Considerato che si è già rivolto al collega geriatra cha ha prescritto anche la TC e una terapia farmacologica sarebbe corretto al momento fargli visionare le immagini dell’esame e riferire gli esiti della terapia, poi in base alle valutazioni del geriatra si vedrà come procedere, cioè se è opportuno sentire anche il parere del neurologo.
Cordialmente
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 14/09/2022.
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