Mal di testa da attitudine o ansia
Gent.
mo DOC
In data 4/09 sono salita e ho soggiornato a Passo dello Stelvio (quota 2700 m s.
l.m).
Premetto che già avevo dormito a quote analoghe (2500 m) e mi ero recata a quote superiori per due/tre ore (3800 m).
Fatto sta che il giorno dopo mi sveglio con un mal di testa alla tempia destra, che passa con ketoprofene; dopo un consulto con la guida mi dice che posso tranquillamente fare attività senza salire sul ghiacciaio (3100 m).
Il mal di testa non peggiora e quindi il giorno dopo vado in ghiacciaio e il mal di testa rimane... prendo Oki e sembra passare.
Scendo poi a 2100 m e il mal di testa permane.
Tornata a casa chiamo il mio medico (temendo di avere un Edema d'Alta quota), lui mi prova i riflessi neurologici e mi dice di trattare il mal di testa con Tachipirina perché è tutto nella norma.
Ad oggi (7 giorni dalla discesa) il mal di testa è quasi scomparso e rimane un lieve dolore al tatto; ma è subentrato un disturbo tipo cervicale con senso di disorientamento.
Ho richiamato il mio medico il quale mi dice che sono pazza e che la prossima volta mi fa un'impegnativa dallo psichiatra.
Inoltre mi sono recata da una psicologa la quale mi dice che è un disturbo di ipocondria.
Ora la domanda è: è possibile che i miei disturbi (leggero fastidio alla testa e al lato destro del viso, dolorini al collo e vertigini, battiti sempre sugli 80/100 se non al mattino quando sono sulle 70, rimbambimento) siano legati ancora all'altitudine oppure se si fosse trattato di un HACE sarebbe già degenerato?
Inoltre questi sintomi possono essere attribuiti all'ansia e all'ipocondria?
mo DOC
In data 4/09 sono salita e ho soggiornato a Passo dello Stelvio (quota 2700 m s.
l.m).
Premetto che già avevo dormito a quote analoghe (2500 m) e mi ero recata a quote superiori per due/tre ore (3800 m).
Fatto sta che il giorno dopo mi sveglio con un mal di testa alla tempia destra, che passa con ketoprofene; dopo un consulto con la guida mi dice che posso tranquillamente fare attività senza salire sul ghiacciaio (3100 m).
Il mal di testa non peggiora e quindi il giorno dopo vado in ghiacciaio e il mal di testa rimane... prendo Oki e sembra passare.
Scendo poi a 2100 m e il mal di testa permane.
Tornata a casa chiamo il mio medico (temendo di avere un Edema d'Alta quota), lui mi prova i riflessi neurologici e mi dice di trattare il mal di testa con Tachipirina perché è tutto nella norma.
Ad oggi (7 giorni dalla discesa) il mal di testa è quasi scomparso e rimane un lieve dolore al tatto; ma è subentrato un disturbo tipo cervicale con senso di disorientamento.
Ho richiamato il mio medico il quale mi dice che sono pazza e che la prossima volta mi fa un'impegnativa dallo psichiatra.
Inoltre mi sono recata da una psicologa la quale mi dice che è un disturbo di ipocondria.
Ora la domanda è: è possibile che i miei disturbi (leggero fastidio alla testa e al lato destro del viso, dolorini al collo e vertigini, battiti sempre sugli 80/100 se non al mattino quando sono sulle 70, rimbambimento) siano legati ancora all'altitudine oppure se si fosse trattato di un HACE sarebbe già degenerato?
Inoltre questi sintomi possono essere attribuiti all'ansia e all'ipocondria?
[#1]
Gentile Utente,
dopo una settimana escluderei che i lievi sintomi residui siano da attribuire all'altitudine, probabilmente solo la cefalea quando era in quota, peraltro sensibile agli antidolorifici.
L'edema cerebrale da alta quota dà una sintomatologia imponente che Lei non presenta, quindi stia tranquilla in tal senso.
Origine ansiosa? E' possibile.
Se il problema dovesse persistere faccia una visita neurologica ma senza allarmarsi.
Cordiali saluti
dopo una settimana escluderei che i lievi sintomi residui siano da attribuire all'altitudine, probabilmente solo la cefalea quando era in quota, peraltro sensibile agli antidolorifici.
L'edema cerebrale da alta quota dà una sintomatologia imponente che Lei non presenta, quindi stia tranquilla in tal senso.
Origine ansiosa? E' possibile.
Se il problema dovesse persistere faccia una visita neurologica ma senza allarmarsi.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 802 visite dal 12/09/2022.
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