Terapia farmacologica della nevralgia del trigemino
Buongiorno dottore/dottoressa, sto curando la nevralgia del trigemino con oxcarbazepina (aumentata progressivamente fino alla dose attuale di 1. 200 mg. /die, senza effetti collaterali). Volevo sapere se a fronte di una riduzione del numero degli attacchi giornalieri la terapia deve considerarsi efficace, oppure se il target della terapia è una riduzione più significativa (ad esempio, un attacco alla settimana). Prima dell'oxcarbazepina ho assunto per pochi giorni carbamazepina, che ho dovuto sospendere a causa dei pesanti effetti collaterali.
La ringrazio anticipatamente per la risposta.
La ringrazio anticipatamente per la risposta.
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Buonasera.
Ritengo di essere in grado di rispondere al suo quesito anche se non sono strettamente neurologo. La mia quasi (ahimè) cinquantennale esperienza me lo consente.
Nella terapia farmacologica della Nevralgia del Trigemino il target è la scomparsa completa degli attacchi. Non può accontentarsi di una loro rarefazione. Vedrà che chi la segue perseguirà questo scopo. Il fatto che tolleri bene la ox-carbazepina è buon segno, perchè fa supporre che possa rispondere completamente ad una dose maggiore.
Auguri.
Ritengo di essere in grado di rispondere al suo quesito anche se non sono strettamente neurologo. La mia quasi (ahimè) cinquantennale esperienza me lo consente.
Nella terapia farmacologica della Nevralgia del Trigemino il target è la scomparsa completa degli attacchi. Non può accontentarsi di una loro rarefazione. Vedrà che chi la segue perseguirà questo scopo. Il fatto che tolleri bene la ox-carbazepina è buon segno, perchè fa supporre che possa rispondere completamente ad una dose maggiore.
Auguri.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#2]
Utente
Buongiorno dottore, La ringrazio per la Sua risposta. Volevo chiederle se il target della scomparsa completa degli attacchi può ritenersi raggiunto nel mio caso, in cui sono scomparsi gli attacchi di dolore lancinante e istantaneo sotto allo zigomo destro e all'arcata dentaria inferiore destra, ma è rimasto un dolore sordo (come se la zona colpita l'arcata dentaria inferiore destra e la mandibola fosse stretta in una morsa), non invalidante anche se di maggiore durata. Preciso che ho avvertito questo dolore sordo molti mesi prima che comparisse il dolore trafittivo e invalidante scomparso con la terapia e che il mio dentista ha escluso che possa avere origine dai pochi denti rimasti nell'arcata, tramite RX endorale.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.7k visite dal 03/09/2022.
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