Demenza prima dei 20 anni?
Buonasera;
purtroppo da due mesi circa ho constatato la presenza di tanti (se non tutti) i sintomi della demenza - perdita della memoria a breve termine, perdita frequente di oggetti, perdita di interesse verso ciò che facevo prima, atteggiamento estremamente disinibito rispetto a prima, difficoltà a seguire il filo del discorso/ di un filmecc ecc
Si consideri che esco da circa un anno di stress ininterrotto, isolamento, (in cui ho smesso di guardare film, leggere, conversare ecc ecc) e insonnia, anche se ultimamente ho ripreso a riposare la notte.
Tutti questi sintomi mi preoccupano molto, non solo vista la mia giovane età (mi dispiacerebbe restare così per il resto dei miei giorni), ma anche perché sono irriconoscibile (avevo una memoria incredibile) rispetto a prima.
Mi troverei tuttavia ancora nella fase iniziale, dove é ancora possibile rendersi conto (con grande dispiacere) dei propri deficit.
Si può parlare dunque di demenza/ deterioramento cognitivo?
E' una buona idea aspettare qualche anno/ decade per vedere se, non rendendomi più conto dei miei deficit, ma rendendosene conto chi mi sta accanto, si tratta effettivamente di demenza?
Se mi sforzassi di riprendere con costanza anche solo alcune delle attività che ero solito svolgere in precedenza, c'é qualche possibilità, se pur remota, che io torni gradualmente come prima?
Da quello che ho letto, i miei sarebbero i primi segni del fatto che il cervello si sta degenerando/ deteriorando.
Ho letto anche che la demenza non ha cura...
E se restassi così, non praticassi nessuno sport e non mi dedicassi ad alcuna attività intellettiva (come sarei più propenso a fare), cosa accadrebbe?
Grazie a chiunque si senta di rispondere
purtroppo da due mesi circa ho constatato la presenza di tanti (se non tutti) i sintomi della demenza - perdita della memoria a breve termine, perdita frequente di oggetti, perdita di interesse verso ciò che facevo prima, atteggiamento estremamente disinibito rispetto a prima, difficoltà a seguire il filo del discorso/ di un filmecc ecc
Si consideri che esco da circa un anno di stress ininterrotto, isolamento, (in cui ho smesso di guardare film, leggere, conversare ecc ecc) e insonnia, anche se ultimamente ho ripreso a riposare la notte.
Tutti questi sintomi mi preoccupano molto, non solo vista la mia giovane età (mi dispiacerebbe restare così per il resto dei miei giorni), ma anche perché sono irriconoscibile (avevo una memoria incredibile) rispetto a prima.
Mi troverei tuttavia ancora nella fase iniziale, dove é ancora possibile rendersi conto (con grande dispiacere) dei propri deficit.
Si può parlare dunque di demenza/ deterioramento cognitivo?
E' una buona idea aspettare qualche anno/ decade per vedere se, non rendendomi più conto dei miei deficit, ma rendendosene conto chi mi sta accanto, si tratta effettivamente di demenza?
Se mi sforzassi di riprendere con costanza anche solo alcune delle attività che ero solito svolgere in precedenza, c'é qualche possibilità, se pur remota, che io torni gradualmente come prima?
Da quello che ho letto, i miei sarebbero i primi segni del fatto che il cervello si sta degenerando/ deteriorando.
Ho letto anche che la demenza non ha cura...
E se restassi così, non praticassi nessuno sport e non mi dedicassi ad alcuna attività intellettiva (come sarei più propenso a fare), cosa accadrebbe?
Grazie a chiunque si senta di rispondere
[#1]
Gentile Ragazzo,
la demenza prima dei 20 anni non esiste, la sintomatologia descritta nei soggetti della Sua età è quasi sempre di origine psichica (ansia, depressione, ecc..).
Le consiglio di effettuare una visita neurologica associata a test neuropsicologici ed eventuali esami strumentali se prescritti dal neurologo, e, successivamente, di rivolgersi ad uno psichiatra per una definizione diagnostica corretta ed un'adeguata terapia.
Può superare queste problematiche.
Cordiali saluti
la demenza prima dei 20 anni non esiste, la sintomatologia descritta nei soggetti della Sua età è quasi sempre di origine psichica (ansia, depressione, ecc..).
Le consiglio di effettuare una visita neurologica associata a test neuropsicologici ed eventuali esami strumentali se prescritti dal neurologo, e, successivamente, di rivolgersi ad uno psichiatra per una definizione diagnostica corretta ed un'adeguata terapia.
Può superare queste problematiche.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Ex utente
Lo stress di una psicoterapia non adatta a me (in assenza di farmaci), mi hanno portato a questi sintomi. Prima di andare in psicoterapia ero triste, ma durante la psicoterapia l'ansia, la depressione e lo stress si sono notevolmente accresciuti, motivo per cui ho smesso e non sono intenzionato a riprendere.
Mi avevano prescritto la RM, ma non sapevo se effettuarla in quanto avevo già effettuato diverse TAC dal dentista e una al pronto soccorso nell'ultimo anno, per cui volevo aspettare ad eseguirla, non sapendo nulla in merito a radiazioni, onde usate ed eventuali effetti ecc ecc
Per il resto, il test MOCA dà come risultato 30/30, ma mi sono sforzato molto per dare le risposte, nonostante fosse un test semplicissimo. Sul referto dell'EEG c'é scritto "ritmo di fondo a circa 10 c/s, bilaterale e simmetrico, stabile e reagente, di medio voltaggio e regolare. Non si rilevano franche anomalie elettriche a significato parossistico". Ance le analisi del sangue prescritte avevano valori nella norma.
Dite sia opportuno ripetere questi esami magari tra qualche anno?
La ringrazio per avermi rassicurato sul fatto che possa superare queste problematiche. Resto tuttavia molto in apprensione per tutti questi sintomi; ho pensato anche si potesse trattare di psicosi; se così fosse, la psicosi può lasciare danni permanenti all'encefalo?
Grazie ancora
Mi avevano prescritto la RM, ma non sapevo se effettuarla in quanto avevo già effettuato diverse TAC dal dentista e una al pronto soccorso nell'ultimo anno, per cui volevo aspettare ad eseguirla, non sapendo nulla in merito a radiazioni, onde usate ed eventuali effetti ecc ecc
Per il resto, il test MOCA dà come risultato 30/30, ma mi sono sforzato molto per dare le risposte, nonostante fosse un test semplicissimo. Sul referto dell'EEG c'é scritto "ritmo di fondo a circa 10 c/s, bilaterale e simmetrico, stabile e reagente, di medio voltaggio e regolare. Non si rilevano franche anomalie elettriche a significato parossistico". Ance le analisi del sangue prescritte avevano valori nella norma.
Dite sia opportuno ripetere questi esami magari tra qualche anno?
La ringrazio per avermi rassicurato sul fatto che possa superare queste problematiche. Resto tuttavia molto in apprensione per tutti questi sintomi; ho pensato anche si potesse trattare di psicosi; se così fosse, la psicosi può lasciare danni permanenti all'encefalo?
Grazie ancora
[#3]
Ex utente
Se, di qualunque cosa si tratti, lasciasse danni permanenti (cosa che, se non ho capito male, Lei avrebbe già smentito), é chiaro che viene meno la voglia di fare qualunque cosa per poter migliorare la situazione (anche se non si s, a dire il vero, non si sa nemmeno cosa fare), in quanto si parte già con la consapevolezza che si potrà migliorare solo parzialmente e che la persona che ero, riservata, lucida, attenta ed estremamente memore, é morta.
Subentra poi anche la vergogna per i propri sintomi, che conduce a un maggiore ritiro sociale e all'abulia.
Subentra poi anche la vergogna per i propri sintomi, che conduce a un maggiore ritiro sociale e all'abulia.
[#4]
Gentile Ragazzo,
la RM non produce radiazioni ionizzanti e pertanto è assolutamente innocua.
A distanza già si evidenziano elementi che possono fare pensare uno stato depressivo con idee ossessive (presenza di danni encefalici permanenti).
Non deve ripetere gli esami già fatti, l'EEG, per es, è un esame inutile nel Suo caso.
Segua i consigli che Le ho dato nella prima risposta.
Riassumendo: Visita neurologica---> Risonanza encefalo---> Visita psichiatrica.
Cordialmente
la RM non produce radiazioni ionizzanti e pertanto è assolutamente innocua.
A distanza già si evidenziano elementi che possono fare pensare uno stato depressivo con idee ossessive (presenza di danni encefalici permanenti).
Non deve ripetere gli esami già fatti, l'EEG, per es, è un esame inutile nel Suo caso.
Segua i consigli che Le ho dato nella prima risposta.
Riassumendo: Visita neurologica---> Risonanza encefalo---> Visita psichiatrica.
Cordialmente
Dr. Antonio Ferraloro
[#5]
Ex utente
Non si tratta di ossessioni, ma semplice apprensione; il mio terapeuta ha applicato su di me gaslighting, pratica che, se protratta nel tempo, può seriamente far arrivare alla pazzia e farti dubitare di te, della tua memoria ecc ecc. Lo stress che ho subito non é da poco, se mi crede, e per una persona sensibile e attenta come ero ritrovarsi in queste condizioni, le assicuro che non é facile.
Apprezzo che mi abbia rassicurato.
Proverò a seguire i suoi consigli, fatta eccezione per la visita psichiatrica. Vi tengo aggiornati.
Apprezzo che mi abbia rassicurato.
Proverò a seguire i suoi consigli, fatta eccezione per la visita psichiatrica. Vi tengo aggiornati.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.2k visite dal 27/08/2022.
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