Esame rmn encefalo donna 65 anni

Buongiorno,
mentre attendo risposta dal medico chiedo consulto a voi per risultato di questo esame:
RMN ENCEFALO
Esame eseguito con sequenze Turbo Spin Echo T2 e FLAIR T2-T1 mediante sezioni orientate nei tre piani dello
spazio, di spessore variabile tra 5 e 3 mm.

L'indagine viene confrontata con studio RM eseguito in questa sede il 15/02/2017.

Il controllo odierno documenta:
In fossa cranica posteriore comparsa di nuove multiple lesioni ischemiche non recenti in entrambi gli emisferi
cerebellari ma soprattutto nel destro dove alcune sono anche cortico-sottocorticali.

A livello sovratentoriale comparsa di molteplici esiti ischemici in entrambi gli emisferi cerebrali di cui
numerosissimi sono prevalentemente corticali mentre altri sono cortico-sottocorticali e anche profondi come nella
regione dei nuclei della base e nella sostanza bianca periventricolare.
Ai numerosissimi esiti gliotico-malacici
corticali si associa comparsa di grave quadro di atrofia corticale, soprattutto nelle regioni frontali posteriori e
parietali.

Grazie
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.5k 2.3k
Gentile Signora,

alla RM encefalica è stata riscontrata una marcata vasculopatia cerebrale cronica caratterizzata da numerose microischemie "vecchie", non recenti.
Inoltre si mette in evidenza anche una grave (come recita il referto) sofferenza neuronale (cellulare) caratterizzata da atrofia.
Ovviamente deve fare visionare le immagini dell’esame ad un neurologo.
Perché la Signora ha effettuato la RM?

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Utente
Utente
Buonasera Dottore,
La ringrazio enormemente per la risposta.
Ha effettuato l'esame perché sia nel linguaggio che nella concentrazione è peggiorata e voleva (consigliata dal medico di base) vedere se l'encefalo presentava altri esiti ischemici rispetto al 2017.
È preoccupante il suo quadro clinico? Cosa dobbiamo aspettarci?
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.5k 2.3k
Gentile Signora,

innanzitutto Le dico che la sintomatologia è compatibile con le alterazioni riscontrate.
È preoccupante? Ogni caso presenta un decorso diverso dagli altri, in linea di massima la malattia è evolutiva ma ci sono casi che, con una corretta terapia farmacologica, è possibile rallentare.

Cordialmente

Dr. Antonio Ferraloro