Aggravamento parkinson con forte stato di agitazione
Problema: stato di agitazione permanente h24.
Mio fratello, 72 anni, affetto da Parkinson da due, è in cura con MADOPAR (3/4 ore 8 - mezza ore 12 - 3/4 ore 16 - mezza ore 20).
Terapia integrata da tre giorni, su indicazione del neurologo, con Xadago 50 e Stilnox alle 21.
La mobilità è leggermente migliorata, ma Lo Stilnox non ha migliorato la situazione preesistente.
Mio fratello non dorme mai, si alza e si siede ininterrottamente, versa in uno stato di agitazione continua con continue cadute.
È straziante.
Richiedo un cortese parere.
Mio fratello, 72 anni, affetto da Parkinson da due, è in cura con MADOPAR (3/4 ore 8 - mezza ore 12 - 3/4 ore 16 - mezza ore 20).
Terapia integrata da tre giorni, su indicazione del neurologo, con Xadago 50 e Stilnox alle 21.
La mobilità è leggermente migliorata, ma Lo Stilnox non ha migliorato la situazione preesistente.
Mio fratello non dorme mai, si alza e si siede ininterrottamente, versa in uno stato di agitazione continua con continue cadute.
È straziante.
Richiedo un cortese parere.
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Gentile Signora,
la condizione che riferisce non è poi così rara a verificarsi in pazienti parkinsoniani.
Spesso queste problematiche non sono facili da gestire ed occorre del tempo affinché si trovi il(i) farmaco(i) adatto(i) e ai dosaggi ottimali ai quali "risponda" il singolo paziente per cui la terapia è assolutamente personalizzata, spesso dopo vari tentativi.
Se lo stilnox non dà i risultati sperati si potrebbe pensare alla sua sostituzione con un altro induttore del sonno o con molecole di altra classe ad effetto sedativo considerando pure che alcuni farmaci possono aggravare il Parkinson, pertanto tenendo sempre presente il rapporto rischio-beneficio.
Come vede, la situazione è complessa ma il neurologo l’affronterà sicuramente nel migliore dei modi, tenga presente però, come Le dicevo sopra, che prima di arrivare ad un esito positivo è possibile che si proceda per tentativi.
Cordiali saluti e auguri
la condizione che riferisce non è poi così rara a verificarsi in pazienti parkinsoniani.
Spesso queste problematiche non sono facili da gestire ed occorre del tempo affinché si trovi il(i) farmaco(i) adatto(i) e ai dosaggi ottimali ai quali "risponda" il singolo paziente per cui la terapia è assolutamente personalizzata, spesso dopo vari tentativi.
Se lo stilnox non dà i risultati sperati si potrebbe pensare alla sua sostituzione con un altro induttore del sonno o con molecole di altra classe ad effetto sedativo considerando pure che alcuni farmaci possono aggravare il Parkinson, pertanto tenendo sempre presente il rapporto rischio-beneficio.
Come vede, la situazione è complessa ma il neurologo l’affronterà sicuramente nel migliore dei modi, tenga presente però, come Le dicevo sopra, che prima di arrivare ad un esito positivo è possibile che si proceda per tentativi.
Cordiali saluti e auguri
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 30/05/2022.
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