Sintomi da cervicale o fibromialgici?

Buonasera,
dopo anni di cure diverse e di diagnosi spesso divergenti credo di essere arrivato ad un punto definitivo per scoprire la causa di tanti sintomi diversi che mi accompagnano. Da una settimana sono praticamente a letto con: formicolii a mani, viso, lingua e cuoio capelluto, acufeni, scosse al volto, al collo e alla lingua, vertigini, pressione minima alta, nausea e quant'altro. negli ultimi mesi ho cercato di indagare (questi sintomi ricorrono da almeno 5 anni con fasi altalenanti fino al picco di questa settimana) su una origine cervicale. Dalla rx (con oblique) si evince: megaapofisi bilaterale traversa in C7 – rettilineizzazione del tratto – segni di spondilo-artrosi – diminuzione della fisiologica lordosi cervicale. Ho fatto 3 ecodoppler con il seguente risultato: Positività al test di Adson ad ambedue le succlavie – radiale comunque presente seppur lievemente diminuito. Infine EMG e ENG con il seguente esito: sofferenza neurogena cronica con distribuzione radicolare in C7 a sn (a dx non ce l'ho fatta...). ortopedico e angiologo propendono minimo per una scalenotomia eventualmente per una resezione delle megaapofisi. Neurologo ed un altro angiologo per terapia. Mi chiedo e Vi chiedo: e' utile verificare la sofferenza (tanta) anche con RMN cervicale, AngioRMN e Studio dei Potenziali evocati? Tutti i sintomi descritti combaciano con un semplice problema cervicalle trattabile con terapia? Mi sto curando da 2 giorni con tizanidina e nimesulide ma non miglioro affatto. E' necessaria una ulteriore visita neurologica, ortopedica o fisiatrica? Il quadro e' compatibile con una eventuale fibromialgia? Vi ringrazio per quanto potrete aiutarmi a capire.
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Neurologo, Psichiatra, Psicoterapeuta attivo dal 2006 al 2006
Neurologo, Psichiatra, Psicoterapeuta
Le domande da Lei rivolte sono molteplici e spesso in contrasto, pertanto Le esprimerò semplicemente il mio parere.Trattasi, secondo me, di una radicolopatia legata alla condizione anatomo-funzionale della colonna cervicale. Le consiglio di intraprendere una terapia adeguata ( per ciò vada dal Suo neurologo di fiducia)e solo nel caso di scarsi o nessun risultato prendere in considerazione interventi cruenti.
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Attivo dal 2005 al 2021
Ex utente
Innanzitutto grazie prof. Volpe,
per integrazione (come se non bastasse mi direte) oggi sono andato visto il perdurare dell'inabilita' a lavorare e a condurre una vita sociale normale, dal mio medico di famiglia che dopo avermi visitato mi ha detto che il problema di natura neurologica (mi ha parlato del vago, dell'ipoglosso e del trigemino irritati da compressione vertebrale) e' piu' che evidente. Come cura mi ha detto di sospendere nimesulide e tinazidina e prendere nuovamente la venlafaxina se lo psichiatra concorda e sicuramente un integratore di acido tioctico e vitamine.
Gradirei un Suo/Vostro parere sulla nuova terapia da intraprendere. Inoltre, vista la fase acuta del problema, ha sconsigliato per il momento qualsiasi terapia fisica o visite fisiatriche.
Grazie ancora.
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
La sua sintomatologia, apparentemente legata a fattori specifici localizzati “megaapofisi bilaterale traversa in C7 – rettilineizzazione del tratto – segni di spondilo-artrosi – diminuzione della fisiologica lordosi cervicale” è più generale e quei sintomi, che lei ripetutamente descrive nelle altre domande “Da una settimana sono praticamente a letto con: formicolii a mani, viso, lingua e cuoio capelluto, acufeni, scosse al volto, al collo e alla lingua, vertigini, pressione minima alta, nausea e quant'altro.” Che indicano una stanchezza persistente e una infiammazione cronica durevole e insistente, “laringite cronica, faringite cronica, ptosi dell'ugola, iperemia delle corde vocali, lieve edema bilaterale delle corde stesse, deviazione destra del setto e iperemia della mucosa, scialorrea di muco verso la gola e un forte russare notturno” con disturbi intestinali “Tra l'altro sono enormemente gonfio (dalla taglia 46 alla 52 in pochi mesi)” . Indicano effettivamente una sindrome da stanchezza cronica/fibromialgia. Questa patologia è veramente caratterizzata da una serie di sintomi molto aspecifici, vaghi, strani. Per questo motivo, lei non riesce ad ottenere una diagnosi e continua a cercare spiegazioni che non può ottenere.
Non riferisce esami ematochimici eseguiti che possono, così a distanza e senza una anamnesi accurata ed un esame obiettivo, aiutano nel condurre il ragionamento.
Cercare cause locali, può spiegare pochi sintomi locali, ma non il suo stato generale. Indagini più approfondite per evidenziare alterazioni del suo sistema immunitario e la presenza di agenti patogeni che causano l’infiammazione cronica persistente, da cui deriva quella sintomatologia così aspecifica.
Esami strumentali che rilevino questa minima infiammazione, possono essere eseguiti, come la tomografia elettrolitica extracellulare e la composizione corporea, da cui può cominciare il ragionamento diagnostico e terapeutico.
Saluti
moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it



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Attivo dal 2005 al 2021
Ex utente
Grazie Dr. Moschini,

volevo sapere quale specialista effettua questi esami e se puo' suggerirmi una struttura su Roma dove effettuarli.

Grazie
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Questi sono esami che ho integrato con la medicina biologica, ed effettuo in studio, non conosco colleghi che applichino questa tecnica e questo ragionamneto.
Come può aver constatato, la differenza è il ragionamento applicativo, sia alla medicina convenzionale che biologica. Le lettura degli esami ematochimici o strumentali, ha la sua differenza. Pertanto, ho strutturato una metodica che mi permette in tempo reale, una-due ore, seguire il ragionamneto diagnostico e terapeutico, individuare gli agenti patogeni implicati e portarli via, con terapie biologiche.
Saluti
moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it
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