Levetiracetam, effetti collaterali psichiatrici?
Buonasera, nel 2014 ho avuto la mia prima crisi epilettica generalizzata durante la notte.
Dopo due altre crisi nel giro di pochi mesi, ho eseguito vari esami (tac, risonanza, EEG) e mi è stata diagnosticata epilessia mioclonica idiopatica benigna, e mi è stato prescritto levetiracetam 750 mg alla sera. Non ho avuto più crisi se non qualche piccolo "scattino" in fase di addormentamento.
Nel 2014 avevo 23 anni, di lì a poco la mia vita sarebbe cambiata.
E nello stesso periodo ho cominciato a sentirmi diverso.
Non ho mai capito se sia dovuto al passaggio alla vita adulta, la ricerca di un lavoro, la fine di una storia d'amore che durava da anni; o se è dovuto al farmaco stesso.
Ho cominciato a essere molto ansioso, a farmi tantissimi problemi, ingigantire situazioni, fare previsioni catastrofiche; ad avere momenti di completa inerzia/disattivazione/sonnolenza (non saprei come definirli) in cui faccio fatica ad uscire dal letto di mattina; spesso ho poca energia per rilassarmi e fare cose distraenti; ho anche avuto, in diverse occasioni, pensieri suicidi.
Ho infatti intrapreso un percorso psicoterapeutico dal 2018, portato allo stremo da questa situazione, ma non ha sortito grandi effetti.
Scrivo ora perché ho fatto il dosaggio del farmaco nel sangue e risulta 6 (troppo poco, dovrebbe essere oltre 10), e il neurologo mi ha consigliato di aumentare a 1000 al giorno.
È un mese che ho iniziato la nuova terapia e mi sembra che queste sensazioni siano aumentate, in particolare negli ultimi due giorni.
Ho cambiato proprio in questi giorni lavoro, ho inizialmente pensato fosse questo il motivo, ma ho paura possa essere altro.
Il problema è che sono passati così tanti anni da quando mi sentivo leggero e spensierato che fatico a capire quando e come ci sente "bene".
Voi cosa consigliate?
C'è un modo "scientifico", per misurare gli effetti avversi del farmaco?
Capisco che possa essere insidioso, mi chiedo solo se possa vivere meglio.
Dopo due altre crisi nel giro di pochi mesi, ho eseguito vari esami (tac, risonanza, EEG) e mi è stata diagnosticata epilessia mioclonica idiopatica benigna, e mi è stato prescritto levetiracetam 750 mg alla sera. Non ho avuto più crisi se non qualche piccolo "scattino" in fase di addormentamento.
Nel 2014 avevo 23 anni, di lì a poco la mia vita sarebbe cambiata.
E nello stesso periodo ho cominciato a sentirmi diverso.
Non ho mai capito se sia dovuto al passaggio alla vita adulta, la ricerca di un lavoro, la fine di una storia d'amore che durava da anni; o se è dovuto al farmaco stesso.
Ho cominciato a essere molto ansioso, a farmi tantissimi problemi, ingigantire situazioni, fare previsioni catastrofiche; ad avere momenti di completa inerzia/disattivazione/sonnolenza (non saprei come definirli) in cui faccio fatica ad uscire dal letto di mattina; spesso ho poca energia per rilassarmi e fare cose distraenti; ho anche avuto, in diverse occasioni, pensieri suicidi.
Ho infatti intrapreso un percorso psicoterapeutico dal 2018, portato allo stremo da questa situazione, ma non ha sortito grandi effetti.
Scrivo ora perché ho fatto il dosaggio del farmaco nel sangue e risulta 6 (troppo poco, dovrebbe essere oltre 10), e il neurologo mi ha consigliato di aumentare a 1000 al giorno.
È un mese che ho iniziato la nuova terapia e mi sembra che queste sensazioni siano aumentate, in particolare negli ultimi due giorni.
Ho cambiato proprio in questi giorni lavoro, ho inizialmente pensato fosse questo il motivo, ma ho paura possa essere altro.
Il problema è che sono passati così tanti anni da quando mi sentivo leggero e spensierato che fatico a capire quando e come ci sente "bene".
Voi cosa consigliate?
C'è un modo "scientifico", per misurare gli effetti avversi del farmaco?
Capisco che possa essere insidioso, mi chiedo solo se possa vivere meglio.
[#1]
Gentile Utente,
1000 mg di levetiracetam li assume solo la sera? Le faccio questa domanda perché è razionale per questo farmaco la doppia somministrazione, per es. 1000 mg sarebbero da dividere 500 al mattino e 500 la sera, in tal modo, oltre ad essere più costante la concentrazione nel sangue, si possono limitare eventuali effetti collaterali, per es. la stanchezza e la sonnolenza al mattino.
Cordiali saluti
1000 mg di levetiracetam li assume solo la sera? Le faccio questa domanda perché è razionale per questo farmaco la doppia somministrazione, per es. 1000 mg sarebbero da dividere 500 al mattino e 500 la sera, in tal modo, oltre ad essere più costante la concentrazione nel sangue, si possono limitare eventuali effetti collaterali, per es. la stanchezza e la sonnolenza al mattino.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#3]
L’assunzione con due somministrazioni al giorno è corretta.
Per rispondere alla Sua domanda Le dico pure che non esiste un "metodo scientifico" per valutare gli effetti indesiderati di un farmaco.
Tali effetti dovrebbe riferirli allo specialista che La segue.
Teoricamente potrebbero ridursi nel tempo.
Se sono invalidanti il collega potrebbe prendere in considerazione un’eventuale sostituzione dell'antiepilettico, sempre se conferma l’ipotesi dell’origine farmacologica.
Cordialmente
Per rispondere alla Sua domanda Le dico pure che non esiste un "metodo scientifico" per valutare gli effetti indesiderati di un farmaco.
Tali effetti dovrebbe riferirli allo specialista che La segue.
Teoricamente potrebbero ridursi nel tempo.
Se sono invalidanti il collega potrebbe prendere in considerazione un’eventuale sostituzione dell'antiepilettico, sempre se conferma l’ipotesi dell’origine farmacologica.
Cordialmente
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 30/03/2022.
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