Insonnia farmaco resistente

Gentili dottori, dal mese di novembre 2021 soffro di una forma di insonnia sempre più grave.
Per 9 anni sono stata in cura da una psichiatra della mia zona per una forma di depressione ansiosa e problemi di insonnia.
Per anni ho assunto Risperdal, Trittico, Rivotril e Zolpidem, sia per calmare l'ansia, sia per gestire i disturbi del sonno.
A ottobre dello scorso anno, mi sono rivolta ad un altro psichiatra, in quanto mi sembrava che la psichiatra da cui ero stata in cura sino ad allora mi desse troppe medicine e non riuscisse a risolvere definitivamente i miei problemi.
A novembre ho avuto, per tutto il mese, instabilità vescicale, curata con ossibutinina prescrittami dall'urologo.
Attualmente questo disturbo è scomparso ma, in seguito a questo problema, non so perché, la mia insonnia è progressivamente peggiorata.
Ho trascorso il mese di dicembre riuscendo a dormire 6-7 ore per notte grazie all'assunzione di Dalmadorm per le prime due settimane ed Esilgan per le ultime due.
Dopodiché, questi farmaci hanno smesso di farmi effetto.
A gennaio mi sono rivolta ad un altro psichiatra, in quanto quello che mi ha tenuta in cura sino a dicembre, vedendo che la situazione non migliorava, mi ha consigliato di rivolgermi alla psichiatra che mi aveva avuta in cura in precedenza e considerava inutile che continuassi ad andare da lui.
Lo psichiatra da cui sono attualmente in cura mi ha prescritto, per dormire, due pastiglie di Atarax 25mg, due pastiglie di Trittico 100mg e melatonina a rilascio prolungato.
Attualmente, prendendo questi farmaci, non riesco a dormire per più di 4 ore per notte e fatico ad addormentarmi.
Ho provato anche a prendere 1ml di Risperidone e, in seguito, 5 gocce di Entumin ma, mi stordiscono solamente, senza riuscire a farmi dormire.
Ora, fra una settimana, dovrò recarmi in ospedale per una visita neurologica.
Sono molto preoccupata e non so veramente cosa pensare.
Vi ringrazio per un'eventuale risposta.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
Buonasera.
Non è del tutto corretto trattare l'insonnia non episodica (come la sua) con i semplici ansiolitici o ipnoinducenti, i quali perdono presto efficacia. Se l'insonnia è secondaria a uno stato depressivo va curato questo. Altrimenti ci sono farmaci di altre categorie che possono migliorare il sonno senza perdere efficacia nel tempo.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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