Rm cervello e tronco encefalico

Salve, in attesa di una visita neurologica chiedo un parere su questo esame di mio padre, 83 anni, ipotensione, ipoglicemia, nell'ultimo anno si notano problemi con la memoria.


Esami:
RM CERVELLO E TRONCO ENCEFALICO Classe di dose: 0 - secondo l' art.
161 del D.
Lgs
101/2020
MOTIVO DELL'ESAME:
accertamenti
REFERTO:
Tecnica Spin Echo, Gradient-Echo, IR.
Sequenze in T1, T2, T2*, FLAIR.
Sequenza in DWI e
mappa ADC.
Piani sagittale, assiale e coronale.

Nella sostanza bianca sottocorticale fronto parietale ed in quella parietoccipitale peritrigonale,
sono presenti diverse lesioni in chiazze iperintense in T2 ed isointense in DWI, tendenti alla
confluenza, di dimensioni variabili da pochi millimetri ai 15 mm delle confluenti;
rappresentative di aree di gliosi-demielinizzazione a etiopatogenesi ischemica: significativa
leucoaraiosi in assenza di infarti lacunari, di lesioni nei nuclei grigi centrali, nel tronco cerebrale
nel cervelletto e senza evidenza di lesioni microemorragiche.

Diffuso, lieve armonico ampiamento dei solchi della convessità cerebrale.
Lieve dilatazione dei
ventricoli laterali.
Conservato lo spessore del corpo calloso.
Moderato ampiamento degli spazi
liquorali della convessità temporale mediale.
Scavo sellare di volume normale; ghiandola
ipofisaria contenuta nello scavo.

Nulla di rilevante nelle regioni orbitarie (cataratta operata bilateralmente, e diametro A-P dei
globi oculari allungato) e nella giunzione cranio cervicale.
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Gentile Utente,

l’esito della RM encefalica è compatibile con la sintomatologia descritta riguardante Suo padre.
Infatti la vasculopatia cerebrale cronica e la sofferenza cellulare possono causare una sintomatologia di questo tipo.
Rivolgetevi ad un neurologo per una valutazione clinica e l’eventuale prescrizione di nuovi farmaci.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la risposta, vorrei anche chiederLe se una terapia farmacologica o altri tipi di terapie hanno la possibilità di fermare o rallentare il decorso della malattia, o si deve considerare irreversibile.
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Una terapia farmacologica appropriata potrebbe rallentare il decorso della malattia, a volte, inizialmente, è possibile vedere anche qualche miglioramento., ma la risposta è variabile, non tutti i pazienti infatti rispondono allo stesso modo.

Cordialmente

Dr. Antonio Ferraloro

[#4]
Utente
Utente
Grazie infinite.
[#5]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Di nulla.

Buona serata e auguri

Dr. Antonio Ferraloro

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