Deficit cognitivo e leucoencefalopatia multifocale vascolare
Salve mia madre di anni 70 e in buona salute generale quindi senza fattori di rischio concomitanti tipo pressione alta, diabete, colesterolo, fumo, obesita', lamenta un deficit cognitivo iniziato un paio di anni fa che riguarda piu' settori, ora le spiego: Il linguaggio soffre di afasia, anomia, a volte si perde con un giro di parole che non rendono comprensibile il contesto della frase ne il significato vero e proprio (a volte capire il senso e' un rebus) soprattutto se deve comporre un frase lunga o un discorso.
Noto che anche il ragionamento e' in parte compromesso (sempre per discorsi strutturalmente complicati).
L'orientamento spaziale e' intaccato in parte nel senso che ricorda i luoghi ma a volte chiede aiuto per arrivarci in quanto lei guida benissimo e a livello motorio e di coordinazione non ha nessun problema.
Un'altra cosa che ho notato e' che ha un deficit nell'attenzione, ripete sempre la stessa frase anche se l'ha detta 10 secondi prima (e in questo noto una componente ansiosa).
Iperattiva nel senso che deve fare, fare e si prefigge sempre compiti da eseguire durante la giornata che deve portare a termine.
Memoria a lungo termine nessun problema, ricorda visi e situazioni passate.
Unica cosa nella sua salute soffre di BCPO lieve (ma non ha mai fumato) ed Herpes Simplex tipo 1 che si riacutizza sotto stress.
Insomma l'abbiamo portata da un Neurolgo e anche lui con dei test ha notato questo declino cognitivo e ci ha fatto eseguire RM Encefalo di cui riporto il risultato: Estesa alterazione di segnale, iperintensa nella sequenza FLAIR, della sostanza bianca periventricolare e delle regioni peritrigonali.
Rilievo di plurimi focolai, con caratteristiche analoghe, alcuni tendenti a confluire distribuiti bilateralmente nella sostanza binca sottocorticale fronto-parietale e nei centri semiovali, che non determinano fenomeni di restrizione della diffusivita' nella sequenza DWI.
I reperti sono da inquadrare in una condizione di leucoencefalopatia multifocale verosimilmente su base vasculopatica.
Modicamente ampliati gli spazi liquorali periencefalici, prevalentemente nelle regioni temporo-insulari.
Ora le chiedo cortesemente in base a questo risultato della RM cosa ne pensa del risultato se ad esempio possono essere mini ictus, ischemie, o problema inerente la fragilita' capillare encefalica e quali possono essere i controlli successivi da eseguire.
Una nota il padre prendeva Coumadin e aspirinetta, quindi ho anche pensato se dovesse essere preso al vaglio i fattori di coagulazione sanguigna con degli esami del sangue.
Insomma qualsiasi aiuto nel capire anche la causa di questa leucoencefalopatia multifocale.
L'unica cosa che per 3 mesi le ho dato attendendo si liberasse un posto per la RM e' stato GLIALIA di cui posso dire di aver riscontrato buoni risultati (mia madre riferisce che non sente piu' un peso al petto ed e' meno ansiosa.
Grazie mille attendo un vostro riscontro, Cordiali Saluti.
Noto che anche il ragionamento e' in parte compromesso (sempre per discorsi strutturalmente complicati).
L'orientamento spaziale e' intaccato in parte nel senso che ricorda i luoghi ma a volte chiede aiuto per arrivarci in quanto lei guida benissimo e a livello motorio e di coordinazione non ha nessun problema.
Un'altra cosa che ho notato e' che ha un deficit nell'attenzione, ripete sempre la stessa frase anche se l'ha detta 10 secondi prima (e in questo noto una componente ansiosa).
Iperattiva nel senso che deve fare, fare e si prefigge sempre compiti da eseguire durante la giornata che deve portare a termine.
Memoria a lungo termine nessun problema, ricorda visi e situazioni passate.
Unica cosa nella sua salute soffre di BCPO lieve (ma non ha mai fumato) ed Herpes Simplex tipo 1 che si riacutizza sotto stress.
Insomma l'abbiamo portata da un Neurolgo e anche lui con dei test ha notato questo declino cognitivo e ci ha fatto eseguire RM Encefalo di cui riporto il risultato: Estesa alterazione di segnale, iperintensa nella sequenza FLAIR, della sostanza bianca periventricolare e delle regioni peritrigonali.
Rilievo di plurimi focolai, con caratteristiche analoghe, alcuni tendenti a confluire distribuiti bilateralmente nella sostanza binca sottocorticale fronto-parietale e nei centri semiovali, che non determinano fenomeni di restrizione della diffusivita' nella sequenza DWI.
I reperti sono da inquadrare in una condizione di leucoencefalopatia multifocale verosimilmente su base vasculopatica.
Modicamente ampliati gli spazi liquorali periencefalici, prevalentemente nelle regioni temporo-insulari.
Ora le chiedo cortesemente in base a questo risultato della RM cosa ne pensa del risultato se ad esempio possono essere mini ictus, ischemie, o problema inerente la fragilita' capillare encefalica e quali possono essere i controlli successivi da eseguire.
Una nota il padre prendeva Coumadin e aspirinetta, quindi ho anche pensato se dovesse essere preso al vaglio i fattori di coagulazione sanguigna con degli esami del sangue.
Insomma qualsiasi aiuto nel capire anche la causa di questa leucoencefalopatia multifocale.
L'unica cosa che per 3 mesi le ho dato attendendo si liberasse un posto per la RM e' stato GLIALIA di cui posso dire di aver riscontrato buoni risultati (mia madre riferisce che non sente piu' un peso al petto ed e' meno ansiosa.
Grazie mille attendo un vostro riscontro, Cordiali Saluti.
[#1]
Gentile Signora,
i reperti riscontrati alla RM encefalica possono giustificare la sintomatologia riferita, sia sul versante vasculopatico (deficit di ossigenazione cerebrale) sia sull’ampliamento degli spazi liquorali periencefalici (che sono un segno di atrofia) e la prevalente localizzazione nelle regioni temporo-insulari ne confermerebbe la correlazione clinica-radiologica.
Deve rivolgersi al neurologo che ha richiesto l’esame per fare visionare le immagini e avere una cura adeguata al caso.
Cordiali saluti
i reperti riscontrati alla RM encefalica possono giustificare la sintomatologia riferita, sia sul versante vasculopatico (deficit di ossigenazione cerebrale) sia sull’ampliamento degli spazi liquorali periencefalici (che sono un segno di atrofia) e la prevalente localizzazione nelle regioni temporo-insulari ne confermerebbe la correlazione clinica-radiologica.
Deve rivolgersi al neurologo che ha richiesto l’esame per fare visionare le immagini e avere una cura adeguata al caso.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Grazie dottore per la veloce risposta , volevo chiederle se prima di tornare dal Neurologo con i risultati della RM , se fosse il caso di fare delle analisi del sangue e propriamente per la coagulazione per avere piu' materiale di lettura da esporre al Neurologo, e se si quali lei riterrebbe opportuni in questo caso.
Grazie mille ancora, gentilissimo.
Grazie mille ancora, gentilissimo.
[#4]
Utente
Grazie dottore ancora una volta gentilissimo, un'ultima domanda e poi la saluto e ringrazio definitivamente. Quando mensiona un farmaco ad azione sul sistema nervoso centrale si riferisce ad un ipotetico uso di inibitori dell'acetilcolinesterasi come ulteriore aiuto sul deficit cognitivo o a farmaci della categoria antidepressivi/ansiolitici per la parte comportamentale?
Grazie ancora e buon proseguimento.
Grazie ancora e buon proseguimento.
[#5]
Gentile Signora,
non potendo valutare direttamente il problema "cognitivo" sarebbe presuntuoso consigliare già una classe di farmaci, è necessario almeno un accurato colloquio con la Mamma per valutare una categoria farmacologica in particolare (anche se nulla vieta un’eventuale associazione di farmaci), ecco perché nel post precedente sono stato molto generico parlando di terapia, cosa diversa invece quella con antiaggreganti che, almeno in base ai riscontri del referto RM, sarebbe in generale indicata se non ci sono controindicazioni.
Cordialità
non potendo valutare direttamente il problema "cognitivo" sarebbe presuntuoso consigliare già una classe di farmaci, è necessario almeno un accurato colloquio con la Mamma per valutare una categoria farmacologica in particolare (anche se nulla vieta un’eventuale associazione di farmaci), ecco perché nel post precedente sono stato molto generico parlando di terapia, cosa diversa invece quella con antiaggreganti che, almeno in base ai riscontri del referto RM, sarebbe in generale indicata se non ci sono controindicazioni.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.1k visite dal 14/11/2021.
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