Risonanza magnetica del cervello e sofferenza cerebro-vascolare
Buonasera, mio marito, 55 anni (in cura farmacologica per ipertensione e, da 10 giorni, assume cardioaspirina) a seguito di un episodio di temporanea cecità da entrambi gli occhi durata solo qualche secondo ed avvenuta 2 volte in 2 minuti mentre stava facendo il bagno in mare ad agosto, si è sottoposto su consiglio del MMG a tac e, dopo 1mese e mezzo su consiglio del neurologo, pochi giorni fa a rmn del cervello.
Il referto della tac del capo concludeva con "referti parenchimali basali privi di attualità; leucoaraiosi";
la successiva RMN senza contrasto riporta:
"L'esame dimostra ampia mezzo di tipo atrofico dei solchi, ventricoli e cisterne.
La sostanza bianca periventricolare presenta, soprattutto in regione frontale, bandelletta di elevato segnale T2 da insufficienza cronica del microcircolo.
Nella sostanza bianca emisferica cerebrale sono evidenti esiti di lesioni lacunari ischemiche.
Non si osservano alterazioni di segnale in fossa posteriore.
In conclusione l'esame ha dimostrato quadro moderato di sofferenza cerebro- vascolare diffusa.
Rispetto all'esame TC sono invariate le dimensioni di solchi, ventricoli e cisterne.
Maggiormente rappresentato, data la diversa tecnica d'indagine utilizzata, il carico lesionale ischemico cronico diffuso.
Invariati gli altri reperti ".
Poiché la madre aveva avuto problemi di ischemie che l'hanno portata a deficit cognitivi, vorremmo cortesemente avere un'opinione sulla situazione.
Ringraziando anticipatamente, porgiamo cordiali saluti.
Il referto della tac del capo concludeva con "referti parenchimali basali privi di attualità; leucoaraiosi";
la successiva RMN senza contrasto riporta:
"L'esame dimostra ampia mezzo di tipo atrofico dei solchi, ventricoli e cisterne.
La sostanza bianca periventricolare presenta, soprattutto in regione frontale, bandelletta di elevato segnale T2 da insufficienza cronica del microcircolo.
Nella sostanza bianca emisferica cerebrale sono evidenti esiti di lesioni lacunari ischemiche.
Non si osservano alterazioni di segnale in fossa posteriore.
In conclusione l'esame ha dimostrato quadro moderato di sofferenza cerebro- vascolare diffusa.
Rispetto all'esame TC sono invariate le dimensioni di solchi, ventricoli e cisterne.
Maggiormente rappresentato, data la diversa tecnica d'indagine utilizzata, il carico lesionale ischemico cronico diffuso.
Invariati gli altri reperti ".
Poiché la madre aveva avuto problemi di ischemie che l'hanno portata a deficit cognitivi, vorremmo cortesemente avere un'opinione sulla situazione.
Ringraziando anticipatamente, porgiamo cordiali saluti.
[#1]
Buonasera
la RMN di suo marito depone per una sofferenza cerebrale sia ischemica che atrofico-degenerativa. Il vostro neurologo, visionando direttamente le immagini, potrà essere più chiaro.
Intanto la cardioaspirina è una buona scelta, ma occorrerà anche tenere sotto controllo tutti i fattori di rischio (fumo, obesità, assetto lipido, ecc).
la RMN di suo marito depone per una sofferenza cerebrale sia ischemica che atrofico-degenerativa. Il vostro neurologo, visionando direttamente le immagini, potrà essere più chiaro.
Intanto la cardioaspirina è una buona scelta, ma occorrerà anche tenere sotto controllo tutti i fattori di rischio (fumo, obesità, assetto lipido, ecc).
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#2]
Utente
Ringrazio per l'attenzione, e da persona completamente ignorante in materia, le chiedo se ritiene che la situazione sia piuttosto "allarmante" oppure no, considerando anche l'età non propriamente anziana di mio marito.. Consiglia ulteriori approfondimenti? Far visionare la rmn ad un neurologo e non solo al mmg (che ha altra specializzazione)? Effettivamente, oltre l'ipertensione, è sovrappeso, mentre ha smesso di fumare diversi anni fa (era un forte fumatore)..
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.3k visite dal 08/11/2021.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.