Attacchi di emicrania con aura ravvicinati

Gentili Dottori,
ho 42 anni e soffro di emicrania con aura da quando ne avevo circa 7.
Di solito la frequenza delle crisi, negli anni, è stata molto variabile oscillando tra 1/2 crisi l'anno fino 3/4 attacchi al mese.
Dopo un lungo periodo di quasi un anno, intorno al 10 ottobre scorso, il giorno prima che si presentassero le perdite di quello che poi è stato un aborto spontaneo alla 6 settimana, ho avuto un forte attacco di emicrania con aura visiva, seguita da un mal di testa più doloroso del solito per il quale, viste le mie condizioni di allora, non ho preso alcun farmaco, resistendo per ore ad un dolore invalidante.
A distanza di 20 giorni circa dalla fine delle perdite dovute all'aborto, ovvero lo scorso martedì sera, ho avuto di nuovo un episodio di emicrania con aura, seguito stamattina appena sveglia, mentre ero ancora a letto, da un ulteriore attacco, dopo sole circa 30 ore, quindi, da quello precedente.
In questi lunghi anni non mi erano mai capitate due crisi così ravvicinate e sono molto preoccupata per questo.
Volevo chiedervi se ciò è normale e non indicativo di una intervenuta modifica della frequenza dei miei attacchi, oppure se tali episodi ravvicinati possano essere indice di un problema fisico grave.
Può darsi dipendano da una situazione ormonale che ancora deve assestarsi dopo l'interruzione improvvisa della gravidanza?
Io sento che il mio corpo, relativamente alle sensazioni che ho sempre percepito riguardo al ciclo mestruale, risponde in maniera completamente diversa dal solito.
Insomma, mi sento completamente un'altra da questo punto di vista.
Ultima domanda da un milione di dollari: l'aborto può essere in qualche modo correlato all'attacco particolarmente invalidante che ho avuto il giorno prima delle perdite?
Scusate se sono stata prolissa.
Resto in attesa di una Vostra cortese risposta.
Buona giornata
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Signora,

il decorso dell’emicrania con aura è altamente irregolare potendo manifestarsi con attacchi a distanza di anni per poi ripresentarsi con crisi più ravvicinate, anche più attacchi in un mese.
Le condizioni ormonali possono condizionare questo decorso e lo stress psicofisico è il fattore scatenante più frequente (non penso ci siano correlazioni tra l’attacco e l'aborto spontaneo).
Quando questi attacchi sono ravvicinati è indicata una terapia di prevenzione ma per questo deve rivolgersi al Suo neurologo di fiducia.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Utente
Utente
Egregio Dottore,
grazie per la Sua risposta così gentile e celere.
Mi pare di capire che due episodi così ravvicinati, anche se trascorse poco più di 24 h, siano possibili e possano anche restare casi isolati. Mi consiglia, quindi, di contattare subito un neurologo per terapia preventiva, o di verificare se questa aumentata frequenza sarà confermata da ulteriore attacco a breve?
Cordiali saluti
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Signora,

sì, più crisi ravvicinate sono compatibili col decorso naturale di questo tipo di emicrania.
Nel Suo caso specifico aspetterei un eventuale terzo attacco (speriamo che non si verifichi!) per rivolgermi al neurologo ma se Lei si sentisse più tranquilla nulla vieterebbe di effettuare ugualmente la visita.

Cordialmente
[#4]
Utente
Utente
Egregio Dottore,
la Sua risposta mi ha molto tranquillizzata. Non ho motivo di non ascoltare il Suo consiglio, quindi attenderò eventuale crisi ravvicinata, prima di contattare un neurologo, sperando davvero che non si verifichi, come da Suo gentile augurio. In fondo, ho imparato che l'ansia non serve a niente.
Lieta di questo incontro virtuale, Le porgo cari saluti
[#5]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Di nulla, buona giornata.
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