Anziana demente aggressiva: meglio dare più quetiapina o sostituirla/aggiungere altro farmaco ?
Mia madre 93enne soffre di demenza mista senile/vascolare non grave.
Non ha altri problemi di salute.
Assume Cardioaspirin da 100 mg 1 cpr al giorno e Vivimind.
Null'altro.
In alcuni momenti della giornata, però, diventa polemica e aggressiva con la badante fino a minacciare di prenderla a ceffoni.
In alcuni casi ha tentato di colpirla con le mani e le unghie.
E lo ha fatto e lo fa anche con me quando la rimprovero o le impongo qualcosa.
Assume Quetiapina da 25 mg.
, 1 cpr al giorno, che prende la sera prima di andare a dormire, unitamente a 10 gocce di Serenplus.
L'effetto è stato molto positivo.
Non solo gli episodi di aggressività sono scomparsi, ma mamma è tranquilla e contestualmente vigile, e sembra perfino avere riacquistato alcune capacità cognitive e di ragionamento da lasciarci a bocca aperta.
Il problema però è costituito dal "gioco al rialzo".
Dopo un certo periodo (10 - 15 gg) 1 cpr non è stata più sufficiente perchè il problema di ripresentava.
Si è passati a 1 cpr e mezza.
Sembrava andare tutto bene ma il problema si ripresentava.
Si è passati a 2 cpr e così via fino a raggiungere le attuali 4 cpr.
Temo che ci sarà presto assuefazione anche alla 4^ cpr e forse mi verrà detto dal curante di aumentare la dose.
Chiedo: è corretto questo approccio terapeutico?
Fino a quale dosaggio massimo consigliato è incrementabile l'assunzione di quetiapina?
Non sarebbe più opportuno aggiungere alla quetiapina un altro farmaco che lavori in sinergia?
O forse è meglio sostituirla con altro/ altri farmaci?
Aggiungo che uno psichiatra, in precedenza, le aveva prescritto il Depakin (che la ipereccitava), il Prozin a bassissimo dosaggio e il Rivotril, ma mamma dormiva tutto il giorno e non riusciva nemmeno a camminare (sia pure con deambulatore).
La cura si rivelò perciò inadatta e sovradimensionata e fu abbandonata.
Non ha altri problemi di salute.
Assume Cardioaspirin da 100 mg 1 cpr al giorno e Vivimind.
Null'altro.
In alcuni momenti della giornata, però, diventa polemica e aggressiva con la badante fino a minacciare di prenderla a ceffoni.
In alcuni casi ha tentato di colpirla con le mani e le unghie.
E lo ha fatto e lo fa anche con me quando la rimprovero o le impongo qualcosa.
Assume Quetiapina da 25 mg.
, 1 cpr al giorno, che prende la sera prima di andare a dormire, unitamente a 10 gocce di Serenplus.
L'effetto è stato molto positivo.
Non solo gli episodi di aggressività sono scomparsi, ma mamma è tranquilla e contestualmente vigile, e sembra perfino avere riacquistato alcune capacità cognitive e di ragionamento da lasciarci a bocca aperta.
Il problema però è costituito dal "gioco al rialzo".
Dopo un certo periodo (10 - 15 gg) 1 cpr non è stata più sufficiente perchè il problema di ripresentava.
Si è passati a 1 cpr e mezza.
Sembrava andare tutto bene ma il problema si ripresentava.
Si è passati a 2 cpr e così via fino a raggiungere le attuali 4 cpr.
Temo che ci sarà presto assuefazione anche alla 4^ cpr e forse mi verrà detto dal curante di aumentare la dose.
Chiedo: è corretto questo approccio terapeutico?
Fino a quale dosaggio massimo consigliato è incrementabile l'assunzione di quetiapina?
Non sarebbe più opportuno aggiungere alla quetiapina un altro farmaco che lavori in sinergia?
O forse è meglio sostituirla con altro/ altri farmaci?
Aggiungo che uno psichiatra, in precedenza, le aveva prescritto il Depakin (che la ipereccitava), il Prozin a bassissimo dosaggio e il Rivotril, ma mamma dormiva tutto il giorno e non riusciva nemmeno a camminare (sia pure con deambulatore).
La cura si rivelò perciò inadatta e sovradimensionata e fu abbandonata.
[#1]
Buonasera.
I suoi dubbi sono legittimi. Quello che lei chiama acutamente "gioco al rialzo" è comune, specie con la quetiapina, e molto spesso -purtroppo- si arriva ad un punto in cui anche dosaggi non troppo bassi sono inefficaci. Tenga comunque conto che la quetiapina è un farmaco ben tollerato dai molto-anziani , e l'unica precauzione è di effettuare ogni tanto un ECG per valutare il QT.
In questa categoria di pazienti la regola d'oro è di evitare le associazioni farmacologiche, ma come tutte le regole anche questa ha le sue eccezioni. In ogni caso è bene che la terapia sia gestita da un neurologo o psichiatra o geriatra esperto in farmacologia clinica.
I suoi dubbi sono legittimi. Quello che lei chiama acutamente "gioco al rialzo" è comune, specie con la quetiapina, e molto spesso -purtroppo- si arriva ad un punto in cui anche dosaggi non troppo bassi sono inefficaci. Tenga comunque conto che la quetiapina è un farmaco ben tollerato dai molto-anziani , e l'unica precauzione è di effettuare ogni tanto un ECG per valutare il QT.
In questa categoria di pazienti la regola d'oro è di evitare le associazioni farmacologiche, ma come tutte le regole anche questa ha le sue eccezioni. In ogni caso è bene che la terapia sia gestita da un neurologo o psichiatra o geriatra esperto in farmacologia clinica.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#2]
Utente
Gent. mo Dottore, La ringrazio per avere risposto alla mia domanda. Se ho ben capito, quello che ho osato definire "gioco al rialzo" è da considerarsi comune, in particolare con la quetiapina, anche se - per fortuna - in genere ben tollerato dai "grandi anziani", come mia madre. La terapia assegnata dal neurologo che la segue è quindi corretta. Ora siamo a quota 4 cpr da 25 mg al giorno. E l'effetto c'è. E mamma sta bene. Quanto all'incremento del dosaggio ne ho parlato con lo specialista (ma non so se sia esperto in farmacologia clinica) il quale mi ha detto che, nel caso non dovesse essere sufficiente questa posologia, ci potrebbe essere bisogno di associare un altro farmaco. Le prime dosi di quetiapina erano affiancate da Serenplus (integratore a base di erbe) che servì soprattutto ad eliminare lo Xanax, 10 gocce a notte, che mamma assumeva prima di andare a dormire da 1 mese circa. Operazione, peraltro, riuscita.
Il neurologo mi aveva anche scritto - e Lei me lo ha confermato - di effettuare un ECG per valutare il QT, ma senza specificarne la frequenza. Mamma non ha problemi di cuore nè di altro. Ma, ovviamente, a seguito dell'assunzione di quetiapina sarà bene effettuare l'ECG come consigliato. La ringrazio per il tempo che mi ha dedicato donandomi maggiore serenità dopo quello che ho passato con la terapia errata (durata per fortuna solo 1 mese con dosaggi bassissimi a intervalli sempre più ampi, per mia scelta) e, cordialmente, La saluto.
Il neurologo mi aveva anche scritto - e Lei me lo ha confermato - di effettuare un ECG per valutare il QT, ma senza specificarne la frequenza. Mamma non ha problemi di cuore nè di altro. Ma, ovviamente, a seguito dell'assunzione di quetiapina sarà bene effettuare l'ECG come consigliato. La ringrazio per il tempo che mi ha dedicato donandomi maggiore serenità dopo quello che ho passato con la terapia errata (durata per fortuna solo 1 mese con dosaggi bassissimi a intervalli sempre più ampi, per mia scelta) e, cordialmente, La saluto.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 14.9k visite dal 29/10/2021.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.