Inizio parkinson uomo 70 anni

Buongiorno questo consulto è per mio padre che ha appena compiuto 70 anni.
Qualche giorno fa si è sentito male con ronzii alle orecchie e dolore alla mascella.
Portato al P.
S. fortunatamente al cuore non era nulla (con il cuore è sotto controllo visto che 7 anni fa ha avuto un angioplastica) è stato sottoposto a tac al cranio di cui non ci è stato detto nulla ma un neurologo senza che era prevista la visita avvicinato da mio padre gli ha stretto i polsi e avendo visto che tremavano ha detto che è inizio di PARKINSON e ha subito dato terapia con sinmet.
Ovviamente subito noi familiari ci siamo attivati per richiedere un consulto da uno specialista del morbo in questione anche perché mio padre presenta: rigidita nel camminare, lentezza dei riflessi.
Ieri ha fatto visita presso neurologo che durante la visita ha confermato la malattia di Parkinson e gli ha fatto anche un elettrocefalogramma e ha detto che da una parte del cervello in passato non è arrivata benzina mi scuso per la parola ma è stata usata proprio dal dottore.
Il medico ha però modificato la cura del primo medico incontrato al pronto soccorso gli ha prescritto:
Madopar 100/25 mezza compressa alle ore 8 14 e 20 per 7 giorni e poi 1 compressa alle ore 8 14 e 20 fino a nuovo controllo tra due mesi e poi Azilect una compressa ore 10.
È inutile dire che siamo preoccupati che questi sintomi c'erano già da un po ma non ci abbiamo dato troppo peso mio padre qualche volte ha fatto anche sonni agitati.

Volevo chiedere se la cosa è grave o si può sperare che possa andare avanti.
Inoltre non riesco a capire e purtroppo mia madre che era presente alla visita non ha chiesto se è un parkinson primario o secondario.
Ho letto che il primo di solito ha una prognosi più favorevole.
Esami strumentali non sono indicati?
Grazie mille
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Signora,

mi pare che siamo di fronte ad una fase iniziale, almeno dalla sintomatologia che descrive, per cui il decorso dovrebbe essere rallentato dalla terapia che è stata prescritta, non siamo comunque in una forma avanzata. Le ricordo pure che il decorso è variabile da un soggetto all’altro.
Se il neurologo ha fatto diagnosi di malattia di Parkinson quasi sicuramente è primario in quanto le forme secondarie vengono definite "Parkinsonismo".
Riguardo gli esami strumentali, nel dubbio di un Parkinsonismo vascolare potrebbe effettuare una RM encefalica ma se il collega non l'ha richiesta evidentemente non lo sospetta.
Le ricordo che la diagnosi del Parkinson è clinica.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Utente
Utente
Dottore grazie per la sua risposta. Volevo chiederle il madopar è un farmaco diverso dal sinemet? Per l'azilect il neurologo ha spiegato che occorre il piano terapeutico rilasciato dall'ospedale. Come mai? Questi farmaci ho letto che vanno assunti lontano dalle proteine per una minore assimilazione. È vero? Scusi se le faccio molte domande ma durante la visita il medico non ha specificato molto. Se le può essere utile il dottore ha parlato di parkinson con rigidità e bradicinesia. Grazie sempre
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Signora,

madopar e Sinemet hanno lo stesso principio attivo, la levodopa.
Riguardo le proteine, è corretto quanto ha letto, questi farmaci vanno assunti possibilmente lontano dai pasti, solitamente si preferisce mezz’ora prima.
Il Piano Terapeutico dell'Azilect, oltre che dai centri ospedalieri, può essere rilasciato anche dai neurologi ambulatoriali delle asl, dopo la prenotazione al numero verde.

Cordialmente
[#4]
Utente
Utente
Buonasera dottore grazie sempre. Le volevo chiedere mio padre ha avuto il piano terapeutico per l'Azilect ma leggendo il bugiardino mi sono spaventata per i possibile effetti collaterali: allucinazioni, probabilità di cadute, ipotensione. Mio padre 7 anni fa ha avuto un angioplastica dell'arteria interventricolare anteriore al tratto medio. Attualmente lui prende triatec 2.5 pantorc 20 congescor cardioaspirina e ranexa da 750 due volte al di. Può assumere oltre al madopar 100/25 anche azilect 1mg? La cura del neurologo secondo Lei è opportuna all'inizio della scoperta della malattia o occorre poi modificarla. Mi scusi per le mille domande ma siamo molto spaventati avevamo pensato anche di sentire un altro parere. Cosa mi consiglia? Anche perché il neurologo che ha fatto la visita non mi è stato consigliato da nessuno ho trovato sul web info perché lavora presso il centro Parkinson. Grazie
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Signora,

gli effetti collaterali di un farmaco fortunatamente non si manifestano in tutti i soggetti, le condizioni che menziona non sono una controindicazione all'Azilect, ritengo che il collega abbia valutato tutto il caso, le altre patologie e i farmaci che Suo padre assume.
In ogni caso se si dovese manifestare un effetto importante si può sempre sospendere il trattamento.
Consideri che l'Azilect potenzia gli effetti della levodopa per cui è possibile in alcuni casi ridurre il dosaggio di quest'ultimo farmaco con evidente riduzione degli effetti collaterali.
Nulla vieta però di sentire un secondo parere.
[#6]
Utente
Utente
Buongiorno dottore abbiamo ritirato, presso l'ospedale dove mio padre è stato portato quando si è sentito male due settimane fa la Tac al cranio. Il referto dice:
Allo stato non apprezzabili alterazioni densitometriche a carattere focale in atto a carico del tessuto encefalico. Assenza di raccolte ematiche intra e/o extraassiali.
Diffusa accentuazione dell'ipodensita della sostanza bianca periventricolare e profonda, da note di sofferenza tissutale su base ipoperfusiva cronica.
Nella norma gli spazi periencefalici.
Strutture della linea mediana in asse.
Ateromasia calcifica dei sifoni carotidei.
Utile monitoraggio in relazione all'evoluzione clinica.
Dottore cosa dice questo referto? Mio padre ha avuto ischemie silenti? Il parkinson è una conseguenza o é primario. La tac è stata eseguita senza mezzo di contrasto. Sono utili ulteriori esami strumentali? Grazie sempre
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Signora,

no, Suo padre non ha avuto delle ischemie stabilizzate, dal referto non risultano, piuttosto è stato riscontrato un deficit di ossigenazione cerebrale che è di frequente riscontro per l’età e non è correlato al Parkinson.
L'assenza di ischemie e di esiti vascolari in generale esclude un Parkinsonismo, appunto, vascolare, per cui ritengo che si possa parlare di Parkinson primario, sempre con i limiti del consulto a distanza.
Quando andrete per il controllo neurologico portate il referto al collega.

Cordialità
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