Dolore al palmo della mano sinistra quando premo forte o mo appoggio
Salve,
Due mesi fa mi svegliai con un forte dolore al palmo sinistro, lato mignolo per intenderci durati per 1 settimana e man mano di meno.
Da un pó che questo dolore sta ritornando, per intenderci muovo la mano tranquillamente, se peró mi ci appoggio su, sento un dolore abbastanza forte, anche premendo (devo fare forza), non riesco proprio a capire cosa sia...vorrei almeno sapere l'analisi da fare, purtroppo non vorrei spendere soldi inutilmente, dato il periodo.
Due mesi fa mi svegliai con un forte dolore al palmo sinistro, lato mignolo per intenderci durati per 1 settimana e man mano di meno.
Da un pó che questo dolore sta ritornando, per intenderci muovo la mano tranquillamente, se peró mi ci appoggio su, sento un dolore abbastanza forte, anche premendo (devo fare forza), non riesco proprio a capire cosa sia...vorrei almeno sapere l'analisi da fare, purtroppo non vorrei spendere soldi inutilmente, dato il periodo.
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Egregio Paziente,
il disturbo che lei descrive, pur non inquadrando in modo tipico il disturbo legato ad un intrappolamento del nervo ulnare nel suo passaggio attraverso il gomito nel canale della doccia olecrano-epitrocleare, potrebbe comunque essere costituito da una "neuropatia da entrapment" alla stregua di quanto avviene per il tunnel carpale. L'esame dirimente è costituito dall'elettromiografia a carico dell'arto superiore dal lato coinvolto dal disturbo. Ma il mio suggerimento sarebbe di aspettare e valutarne l'evoluzione naturale e semmai consultare un neurologo nel caso di una sua persistenza.
Cordialmente
il disturbo che lei descrive, pur non inquadrando in modo tipico il disturbo legato ad un intrappolamento del nervo ulnare nel suo passaggio attraverso il gomito nel canale della doccia olecrano-epitrocleare, potrebbe comunque essere costituito da una "neuropatia da entrapment" alla stregua di quanto avviene per il tunnel carpale. L'esame dirimente è costituito dall'elettromiografia a carico dell'arto superiore dal lato coinvolto dal disturbo. Ma il mio suggerimento sarebbe di aspettare e valutarne l'evoluzione naturale e semmai consultare un neurologo nel caso di una sua persistenza.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 17/08/2021.
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