Cefalea e ansia
Buonasera, ringrazio anticipatamente per la pazienza di leggere le mie preoccupazioni.
Sono una ragazza di 19, dall'anno scorso ho diversi problemi dovuti alla cervicale, a causa di una postura scorretta che ho tenuto molto spesso durante il primo periodo di lockdown (ho fatto una visita e mi è stato prescritto del rivotril).
Inoltre, mi sento in dovere di sottolineare che dall'anno scorso ho iniziato ad essere parecchio ipocondriaca a causa di una situazione pesante avuta in famiglia e sono uscita da una relazione tossica durante la quale ho subito una forte violenza psicologica, che mi ha causato diversi problemi di ansia e insicurezze; in seguito, sono stata seguita per un breve periodo da una psicologa, che però non ha aiutato molto.
Ho spesso "attacchi" di depersonalizzazione e derealizzazione (almeno, deduco che sia questa la definizione corretta, poiché mi sento una sorta di automa, come se le azioni, i pensieri e le mie emozioni non fossero davvero miei e avverto una serie di altri problemi che non starò ad elencare ma deduco siano compresi nello spettro dei disturbi dissociativi) che mi vengono soprattutto quando penso troppo e inizio a farmi prendere dal panico.
Questo genere di paranoie riguarda qualsiasi aspetto della mia vita e ultimamente riguardano specialmente la mia salute: spesso ho degli episodi di vertigini che durano quale istante, mi capita di avere nausea, soffro molto il caldo, spesso ho cali di pressione e ultimamente ho pochissima voglia di fare qualsiasi cosa, ma la cosa che mi preme di più è che mi capita di confondere le parole, mi sembra di non utilizzare un linguaggio elevato (spesso mi ritrovo a parlare in maniera troppo colloquiale e mi pare di formulare le frasi in maniera poco esaustiva rispetto a a ciò che avevo progettato di dire) a volte non ho proprio voglia di parlare in generale (in alcune situazioni devo sforzarmi per farlo, nel senso che avrei cose da dire però mi viene da restare zitta) e sento di avere moltissimi pensieri che mi affollano la mente.
Più che altro, ho sempre molta paura che possano essere indicatori di patologie gravi, soprattutto ho estremamente timore di poter avere un tumore al cervello (avevo già espresso dei dubbi in merito l'anno scorso, ma ultimamente il problema si è ripresentato) e credo che questa mia paura amplifichi enormemente i sintomi che mi ritrovo ad avere: infatti, ogni volta che ci faccio caso, iniziano a peggiorare drasticamente e io rimango intrappolata nel mio loop di terrore.
Potrebbe darsi che la nausea e le vertigini siano causate dai problemi che ho al collo e alle spalle, essendo sempre molto tese e doloranti (specialmente quando sto sdraiata) e i """disturbi del linguaggio""" dall'ansia o sono sintomo di qualcosa di grave?
Continuo a pensarci davvero spesso ed è un dubbio che sta iniziano a logorarmi, per qualsiasi cosa inizio a temere di avere dei problemi neurologici.
Grazie mille per aver letto tutto e per ipotetici consigli/pareri, buona serata
Sono una ragazza di 19, dall'anno scorso ho diversi problemi dovuti alla cervicale, a causa di una postura scorretta che ho tenuto molto spesso durante il primo periodo di lockdown (ho fatto una visita e mi è stato prescritto del rivotril).
Inoltre, mi sento in dovere di sottolineare che dall'anno scorso ho iniziato ad essere parecchio ipocondriaca a causa di una situazione pesante avuta in famiglia e sono uscita da una relazione tossica durante la quale ho subito una forte violenza psicologica, che mi ha causato diversi problemi di ansia e insicurezze; in seguito, sono stata seguita per un breve periodo da una psicologa, che però non ha aiutato molto.
Ho spesso "attacchi" di depersonalizzazione e derealizzazione (almeno, deduco che sia questa la definizione corretta, poiché mi sento una sorta di automa, come se le azioni, i pensieri e le mie emozioni non fossero davvero miei e avverto una serie di altri problemi che non starò ad elencare ma deduco siano compresi nello spettro dei disturbi dissociativi) che mi vengono soprattutto quando penso troppo e inizio a farmi prendere dal panico.
Questo genere di paranoie riguarda qualsiasi aspetto della mia vita e ultimamente riguardano specialmente la mia salute: spesso ho degli episodi di vertigini che durano quale istante, mi capita di avere nausea, soffro molto il caldo, spesso ho cali di pressione e ultimamente ho pochissima voglia di fare qualsiasi cosa, ma la cosa che mi preme di più è che mi capita di confondere le parole, mi sembra di non utilizzare un linguaggio elevato (spesso mi ritrovo a parlare in maniera troppo colloquiale e mi pare di formulare le frasi in maniera poco esaustiva rispetto a a ciò che avevo progettato di dire) a volte non ho proprio voglia di parlare in generale (in alcune situazioni devo sforzarmi per farlo, nel senso che avrei cose da dire però mi viene da restare zitta) e sento di avere moltissimi pensieri che mi affollano la mente.
Più che altro, ho sempre molta paura che possano essere indicatori di patologie gravi, soprattutto ho estremamente timore di poter avere un tumore al cervello (avevo già espresso dei dubbi in merito l'anno scorso, ma ultimamente il problema si è ripresentato) e credo che questa mia paura amplifichi enormemente i sintomi che mi ritrovo ad avere: infatti, ogni volta che ci faccio caso, iniziano a peggiorare drasticamente e io rimango intrappolata nel mio loop di terrore.
Potrebbe darsi che la nausea e le vertigini siano causate dai problemi che ho al collo e alle spalle, essendo sempre molto tese e doloranti (specialmente quando sto sdraiata) e i """disturbi del linguaggio""" dall'ansia o sono sintomo di qualcosa di grave?
Continuo a pensarci davvero spesso ed è un dubbio che sta iniziano a logorarmi, per qualsiasi cosa inizio a temere di avere dei problemi neurologici.
Grazie mille per aver letto tutto e per ipotetici consigli/pareri, buona serata
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Gentile Ragazza,
la sintomatologia descritta è verosimilmente di origine psichica, non vedo elementi che possano fare pensare malattie neurologiche.
A mio avviso dovrebbe rivolgersi ad uno psichiatra per avere una valutazione diretta del caso, una corretta diagnosi e un’adeguata terapia.
Non pensi quindi malattie organiche, però è opportuno affrontare il problema e non farlo sedimentare in modo da evitare un’eventuale cronicizzazione.
Cordiali saluti
la sintomatologia descritta è verosimilmente di origine psichica, non vedo elementi che possano fare pensare malattie neurologiche.
A mio avviso dovrebbe rivolgersi ad uno psichiatra per avere una valutazione diretta del caso, una corretta diagnosi e un’adeguata terapia.
Non pensi quindi malattie organiche, però è opportuno affrontare il problema e non farlo sedimentare in modo da evitare un’eventuale cronicizzazione.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.3k visite dal 01/08/2021.
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