Rigidità braccio
Salve,
da qualche mese ho il braccio destro più rigido, pesante, e con difficoltà nei movimenti fini, con lentezza ad eseguire i movimenti delle dita. La sensazione è quella di avere un braccio posticcio, dove devo fare più fatica nel comandare i movimenti della mano e delle dita. Quello che volevo chiedere è un parere, non sulla situazione terapeutica e clinica, per la quale mi rendo conto sia qui impossibile dare un parere utile, ma sulla definizione certa di origine sicuramente "centrale" (neuropatia cerebrale) e non "periferica" del problema, dichiarata dalla fisioterapista, in base alla verifica della rigidità dell'arto.
Grazie
da qualche mese ho il braccio destro più rigido, pesante, e con difficoltà nei movimenti fini, con lentezza ad eseguire i movimenti delle dita. La sensazione è quella di avere un braccio posticcio, dove devo fare più fatica nel comandare i movimenti della mano e delle dita. Quello che volevo chiedere è un parere, non sulla situazione terapeutica e clinica, per la quale mi rendo conto sia qui impossibile dare un parere utile, ma sulla definizione certa di origine sicuramente "centrale" (neuropatia cerebrale) e non "periferica" del problema, dichiarata dalla fisioterapista, in base alla verifica della rigidità dell'arto.
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
In linea assolutamente generale la riduzione di forza di un arto associata ad un aumento del tono muscolare identifica una paresi causata da un problema del Sistema Nervoso Centrale e non del Sistema Nervoso Periferico dove il tono muscolare è ridotto. E' comunque assolutamente necessaria una rapida valutazione neurologica della situazione clinica.
Cordiali Saluti
In linea assolutamente generale la riduzione di forza di un arto associata ad un aumento del tono muscolare identifica una paresi causata da un problema del Sistema Nervoso Centrale e non del Sistema Nervoso Periferico dove il tono muscolare è ridotto. E' comunque assolutamente necessaria una rapida valutazione neurologica della situazione clinica.
Cordiali Saluti
cordiali saluti
Dr. Rosario Vecchio
[#3]
Gentile Utente,
il primo momento in una valutazione medica deve essere l'ascolto della storia dell'assistito e la visita clinica e mai un esame strumentale. Anzi,un esame strumentale va richiesto per confermare un sospetto che nasce dall'ascolto e dalla successiva visita. Questo vale per ogni branca della medicina, ma per la neurologia è assolutamente necessario per non incorrere in gravi abbagli.
Nel suo caso già una visita neurologica permetterà di discriminare se si il disturbo può essere legato ad un rigidità conseguente ad un interessamento del sistema motorio extrapiramidale (sindrome parkinsoniana) o una spasticità dell'arto, condizione conseguente ad un interessamento del sistema motorio piramidale (esito non solo di ictus). In quest'ultimo caso il ricorso alla RM è d'obbligo.
Un cordiale Saluto
il primo momento in una valutazione medica deve essere l'ascolto della storia dell'assistito e la visita clinica e mai un esame strumentale. Anzi,un esame strumentale va richiesto per confermare un sospetto che nasce dall'ascolto e dalla successiva visita. Questo vale per ogni branca della medicina, ma per la neurologia è assolutamente necessario per non incorrere in gravi abbagli.
Nel suo caso già una visita neurologica permetterà di discriminare se si il disturbo può essere legato ad un rigidità conseguente ad un interessamento del sistema motorio extrapiramidale (sindrome parkinsoniana) o una spasticità dell'arto, condizione conseguente ad un interessamento del sistema motorio piramidale (esito non solo di ictus). In quest'ultimo caso il ricorso alla RM è d'obbligo.
Un cordiale Saluto
[#4]
Utente
Gentile dottore, sempre considerando che è impossibile una diagnosi a distanza, volevo chiederle, visto la disparità di pareri ricevuti nei consulti reali effettuati, con RM encefalica negativa, RM cervicale con protusioni, RM della spalla con sindrome della cuffia dei rotatori, braccio rigido, spesso dolorante, e non pendolante durante la marcia, spesso rallentamento dei movimenti delle dita, oltre a problemi importanti di origine centrale di cui lei ha chiaramente intuito, è possibile un problema di neuropatia periferica, o di interesse ortopedico?
Grazie.
Grazie.
[#5]
Gentile Utente,
premetto che è impossibile fare diagnosi on-line. Dai sintomi che descrive "...braccio rigido, spesso dolorante, e non pendolante durante la marcia, spesso rallentamento dei movimenti delle dita..." andrebbe esclusa una malattia del sistema extrapiramidale (parkinsonismo). Una visita neurologica l'ha fatta ?
Cordiali Saluti
premetto che è impossibile fare diagnosi on-line. Dai sintomi che descrive "...braccio rigido, spesso dolorante, e non pendolante durante la marcia, spesso rallentamento dei movimenti delle dita..." andrebbe esclusa una malattia del sistema extrapiramidale (parkinsonismo). Una visita neurologica l'ha fatta ?
Cordiali Saluti
[#7]
Caro Utente,
la sintomatologia che descrive potrebbe far sospettare una affezione del sistema extrapiramidale (parkinsonismo), ma si ricordi alla storia clinica deve assolutamente associarsi una visita che deve confermare un sospetto e indirizzare un'eventuale approfondimento diagnostico e una successiva terapia. In questa sede non è possibile visitarLa e vedere gli esami e quindi impossibile fare una diagnosi.
Cordiali Saluti
la sintomatologia che descrive potrebbe far sospettare una affezione del sistema extrapiramidale (parkinsonismo), ma si ricordi alla storia clinica deve assolutamente associarsi una visita che deve confermare un sospetto e indirizzare un'eventuale approfondimento diagnostico e una successiva terapia. In questa sede non è possibile visitarLa e vedere gli esami e quindi impossibile fare una diagnosi.
Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 19.1k visite dal 20/05/2009.
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