E' plausibile l'ipotesi per cui un forte stress da lavoro,dovuto a cambiamenti degli orari

Gentili medici, desidererei un vostro parere in merito a uno spiacevole episodio accaduto questa notte. Mio fratello ha diciannove anni e conduce una vita normale per la sua età; lavora ed esce con gli amici, quando può, senza eccessi. Sin da quando era bambino(condividiamo la camera da letto)mi è capitato di assistere a bruschi risvegli da parte sua, in preda agli incubi; sobbalzava nel letto, chiamava la mamma, ma niente di particolare o di preoccupante, episodi riscontrabili nella vita di ogni esseri umano di quell'età e, in ogni modo, rari. Nell'ultimo anno, più o meno da quando ha iniziato a lavorare, invece, all'incirca una decina di volte si è svegliato in preda ad un terrore inspiegabile, con gli occhi sbarrati e urlando in maniera fortissima, assordante, ma in una situazione di semicoscienza in cui, calmatosi quasi subito, era in grado di riferire i dettagli dei suoi "incubi",le immagini dei quali a dire il vero, piuttosto inquietanti.
Questa notte invece, erano le 4 e mezzo in punto ed essendo andato a dormire poco prima della mezzanotte (ha preso sonno quasi subito, io che ero ancora sveglia, l'ho sentito addormentarsi prima di me), si presume avesse dormito circa 4 ore, si è messo ad urlare in maniera assordante, continua, si è alzato dal letto con gli occhi sbarrati e, sempre urlando, mi si è avventato contro senza nemmeno darmi il tempo di alzarmi dal letto per tranquillizzarlo e mi ha dato degli schiaffi. Intervenuto mio padre, gli è andato incontro e, sempre urlando, lo ha abbracciato. Poco dopo si è calmato bevendo qualche bicchiere d'acqua. Quando gli ho chiesto perchè avesse reagito in quel modo, avventandosi contro di me, mi ha chiesto scusa dicendomi che non ricordava il perchè, cosa stesse ancora "sognando" ma che l'unica sensazione che ricordava era di aver pensato che in quel momento "non lo potevo aiutare perchè anche io ero rimasta sconvolta". Per non assillarlo, non ho approfondito la questione al momento ma poco dopo lui stesso ha detto di essersi sentito "paralizzato" e di aver avuto una specie di allucinazione, accompagnata dal torpore di un braccio e la "visione" di un terzo braccio appoggiato sul suo cuscino.
Alle sette, come ogni mattina, ormai tranquillo si è recato al lavoro. Abbiamo anche scherzato sull'accaduto per minimizzare.
E' plausibile l'ipotesi per cui un forte stress da lavoro,dovuto a cambiamenti degli orari repentini, in questa settimana fino a sera inoltrata, possa influire sui ritmi del sonno causando dei disturbi di questo genere oppure la matrice di questi fenomeni è da considerarsi puramente neurologica? se quest'ultima possibilità risultasse fondata, esiste un percorso terapeutico adeguato? Aggiungo che occasionalmente anche mia madre mugugna nel sonno ed emette qualche gridolino se è in preda ad un incubo. Fattore ereditario? Mi scuso per la lunghezza del post, l'episodio di questa notte mi ha molto scosso. Grata per la vostra cortese attenzione. Saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile utente,
i precedenti episodi di suo fratello potrebbero essere assimilabili a pavor nocturnus. L'episodio di questa notte, invece, si avvicinerebbe al cosiddetto "Disturbo comportamentale in REM" (RBD) che comporta la comparsa di attività motoria in risposta al contenuto del sogno. Tale fenomeno potrebbe essere potenzialmente pericoloso sia per il paziente che per il partner. I sogni associati a tale fenomeno sono in genere a contenuto violento e spiacevole. Dopo l'episodio, al risveglio, il soggetto è ben orientato e ricorda bene il sogno. Nell'80% dei casi predilige il sesso maschile e nel 60% è idiopatico, cioè non causato da altra malattia.
Frequenti sono le manifestazioni aggressive (insulti, urla, pugni, afferrare o strangolare, ecc..).
Riconosce questa sintomatologia l'episodio occorso a suo fratello?

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Grazie per la sua risposta, Dr. Ferraloro. Mi sembra di capire che nel tipo di situazione da lei descritto, il soggetto assuma tali comportamenti in concomitanza con le immagini oniriche e che l'attività motoria rappresenti una risposta quasi immediata alle immagini del sogno. Quello che mi ha colpito in questo episodio è il fatto che per arrivare a me mio fratello si sia allontanato in maniera considerevole dal suo letto, considerato che i rispettivi letti si trovano ad una certa distanza, non si trovava cioè nella possibilità immediata di aggredirmi, ma prima ha iniziato a urlare e poi si è avvicinato a me, come se non mi riconoscesse. Quanto a quest'ultima parte, è la prima volta in assoluto che alle urla (solo urla, niente insulti o frasi sconnesse)si unisce un' attività di tipo motorio. Inoltre ho avuto l'impressione che prima di darmi quegli schiaffi si sia fatto scudo con le braccia, come per difendersi. Quanto al contenuto del sogno, ha detto più volte di non ricodarlo, ha solo riferito
dell'"allucinazione" sopra descritta.
Cosa è opportuno fare in casi come questi? Grata se vorrà rispondermi di nuovo. Saluti.
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile utente,
innanzitutto aspetterei qualche notte per vedere se l'episodio si ripete, poi farei una visita neurologica in un centro del sonno. Nella nostra città c'è un buon centro al Policlinico universitario. Poi vorrei tranquillizzarla dicendole che esistono dei farmaci efficaci per questo problema.
Mi faccia sapere, se vuole.
Cordiali saluti
[#4]
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Grazie infinite per le sue risposte e per la sua cortesia, Dr. Ferraloro. Speriamo che l'episodio non si ripeta e che sia stato solo una manifestazione occasionale. Cari saluti e buon lavoro.