Farmaci per wandering notturno e agitazione diurna in paziente con Alzheimer

Buongiorno.
Avevo gia' posto vari consulti al gent.
mo dott.
Ferraloro negli anni passati, circa la situazione di mio papa' con Alzheimer, diagnosticato nel 2014.

In questo lasso di tempo la sua situazione è stata abbastanza gestibile.
Il papa' mangia da solo, cammina abbastanza bene, ma non ha piu' interesse nel svolgere nessuna attivita (salvo canticchiare ascoltando canzoni) ', da solo non si lava nè si veste, passa il tempo su di una poltrona, salvo i momenti in cui lo porto a fare una passeggiata o dei giri in macchina, non fa discorsi, si limita a rispondere alle domande piu' semplici.

La problematica pero' per la quale scrivo è perchè negli ultimi mesi presenta episodi inquietanti di wandering e agitazione notturna e anche di giorno le sue richieste sono asfissianti, nel volere sempre qualcuno attaccato a lui, nel chiedere cosa fare, dove andare ecc...
Ora, chiedo, che farmaci possiamo somministrargli per farlo dormire tutta notte (si alza anche 8-10 volte per notte per fare pipi' causa IPB o perchè in piena notte vuole raggiungere la cucina) Attualmente sto dando lui prima di dormire mezza pastiglia di quietapina piu' gocce di melatonina, oltre che integratori quali lo sciroppo gliaglia, reishi, integratore di colina, ansioten, olio cbd.

Il problema nel chiedere che farmaci per favorire un sonno indisturbato possono andare bene è che papa' da sempre presenta il qtc lungo (qt/qtc 466/413 l'ultimo rilevato) e bav di primo grado.
Inoltre mio padre è bradicardico da sempre, sebbene fisicamente sia sempre stato in ottima forma.

L'altra notte ho provato a somministrargli 5 gocce di Songar senza che lo abbiano fatto riaddormentare, mentre la notte dopo con 10 gocce sempre di Songar si è assopito al volo ma al risveglio per diverse ore è stato assonnato e precario di equilibrio fisico.

Vorrei provare a somministrargli quietapina pure al mattino e al pomeriggio, anziche' solo prima di andare a letto, come faccio ora, ma ho paura che possa influire negativamente sulla situazione cardiaca e che lo possa rallentare fisicamente.

Chiedo GRAZIE in anticipo per la gentile e attesa risposta.
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Signora,

a distanza è vietato consigliare farmaci per cui non è possibile dare indicazioni in questo senso. Inoltre non somministri farmaci autonomamente anche per le condizioni cardiache di Suo padre.
Il consiglio che Le posso dare è di consultare un neurologo, poi sarà il collega a decidere come procedere in un caso come quello di Suo padre, le opzioni ci sono, spesso bisogna però trovare il farmaco adatto e al giusto dosaggio per quel determinato paziente in quanto la reazione è altamente individuale, cosa che non è possibile fare a distanza.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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Utente
Utente
Grazie mille ancora dott.Ferraloro per la pronta e esauriente risposta!
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Di nulla.

Buona giornata
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