Potrebbe trattarsi di una malattia neurodegenerativa irreversibile?
Salve, avrei bisogno di una parere.
Mio padre, 58 anni, da tempo sofferente di depressione e patologie quali diabete e ipertensione, da qualche mese lamenta vuoti di memoria, nello specifico blackout improvvisi.
In attesa di visita neurologica, la Tac ha evidenziato quanto segue:
"Diffusa ipodensità della sostanza bianca periventricolare, dei centri semiovali, in relazione ad encefalopatia cronica.
Strutture della linea mediana in asse.
Ampliamento dei ventricoli e degli spazi liquorali periencefalici per atrofia corticosottocorticale".
Sulla base di tale referto, quali patologie si potrebbero ipotizzare?
Grazie a chi risponderà.
Mio padre, 58 anni, da tempo sofferente di depressione e patologie quali diabete e ipertensione, da qualche mese lamenta vuoti di memoria, nello specifico blackout improvvisi.
In attesa di visita neurologica, la Tac ha evidenziato quanto segue:
"Diffusa ipodensità della sostanza bianca periventricolare, dei centri semiovali, in relazione ad encefalopatia cronica.
Strutture della linea mediana in asse.
Ampliamento dei ventricoli e degli spazi liquorali periencefalici per atrofia corticosottocorticale".
Sulla base di tale referto, quali patologie si potrebbero ipotizzare?
Grazie a chi risponderà.
[#1]
Gentile Utente,
il problema è duplice, vascolare e neuronale (cellulare).
Infatti l'encefalopatia cronica presuppone un deficit di ossigenazione del cervello (componente vascolare) e l'atrofia corticosottocorticale indica una sofferenza dei neuroni.
Entrambe queste condizioni possono giustificare la sintomatologia riferita (i vuoti di memoria).
Oltre la visita neurologica che menziona è consigliabile effettuare anche i test neuropsicologici.
Cordiali saluti
il problema è duplice, vascolare e neuronale (cellulare).
Infatti l'encefalopatia cronica presuppone un deficit di ossigenazione del cervello (componente vascolare) e l'atrofia corticosottocorticale indica una sofferenza dei neuroni.
Entrambe queste condizioni possono giustificare la sintomatologia riferita (i vuoti di memoria).
Oltre la visita neurologica che menziona è consigliabile effettuare anche i test neuropsicologici.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
La ringrazio per la tempestiva risposta. So che magari, senza ulteriori esami, è difficile ipotizzare una diagnosi, ma alla luce dei danni già presenti all'encefalo, crede sia possibile un recupero della funzionalità o quantomeno un blocco della degenerazione?
In sostanza, è una condizione neurodegenerativa (che tende quindi a peggiorare) o una situazione che potrebbe stabilizzarsi?
In sostanza, è una condizione neurodegenerativa (che tende quindi a peggiorare) o una situazione che potrebbe stabilizzarsi?
[#3]
Gentile Utente,
il decorso è variabile da un soggetto all'atro, potrebbe essere progressivo come a decorso lento o addirittura stabilizzarsi, da qui non è possibile prevederlo, le variabili individuali sono tante, quella genetica in primis.
Cordialmente
il decorso è variabile da un soggetto all'atro, potrebbe essere progressivo come a decorso lento o addirittura stabilizzarsi, da qui non è possibile prevederlo, le variabili individuali sono tante, quella genetica in primis.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.2k visite dal 07/06/2021.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Diabete
Il diabete (o diabete mellito) è una malattia cronica dovuta a un eccesso di glucosio nel sangue e carenza di insulina: tipologie, fattori di rischio, cura e prevenzione.