Terapia e indicazioni per emicrania con aura complessa
Buonasera, sono un uomo di 31 anni, e da circa 2 anni e mezzo ho iniziato a soffrire di episodi di emicrania con aura.
Tali episodi sono stati molto variabili nella forma, ma sembrano aver trovato una certa regolarità nella frequenza.
In particolare, la frequenza attuale sembra essersi assestata su circa 3 mesi di distanza tra un episodio e l'altro
Inizialmente riscontravo aura visiva a partire dall'occhio sinistro (con disallineamento del campo visivo, effetti di "scintillio", vista laterale molto annebbiata), seguita da un'emicrania unilaterale molto intensa alla parte destra del volto.
Successivamente, soprattutto nel corso del 2020, ho avuto 3 episodi di aura complessa, in cui, oltre ai fenomeni visivi, ho riscontrato anche difficoltà temporanea nell'uso della parola e un intorpidimento delle dita della mano destra.
Durante gli episodi di aura complessa, mi è capitato anche di avere problemi del campo visivo ripetutamente, con una durata totale del fenomeno emicranico anche di mezza giornata.
Ho visto un neurologo durante questi mesi, che ha eseguito la diagnosi, e ho effettuato risonanza magnetica ed elettroencefalogramma, entrambi negativi.
Come terapia sintomatica, il neurologo ha prescritto Aurastop in compresse da assumere a inizio aura e comparsa del dolore, e un analgesico per attenuare il dolore da emicrania.
In realtà, dopo l'ultimo episodio più lungo, risalente al novembre 2020, e dopo aver brevemente contattato il neurologo, ho preso una compressa di Aurastop al giorno per 4 mesi, in via preventiva, e devo ammettere che, negli ultimi 2 episodi (rispettivamente fine Febbraio e metà maggio 2021), non solo l'aura è stata meno forte e caratterizzata da soli sintomi visivi, ma anche il dolore dell'emicrania seguente si è ridotto di molto, addirittura consentendomi di riprendere le normali attività dopo uno stop di solo 2-3 ore.
Generalmente, rilevo che gli episodi di emicrania con aura seguono un periodo di stress, spesso accompagnato da poco sonno, e/o a dolore a carico del collo e del tratto cervicale (che sento spesso "bloccato".
Lavoro al pc, e l'ultimo anno non ha sicuramente aiutato in merito).
Aggiungo che, circa 18 anni fa, ho portato l'apparecchio dentale per invertire una malocclusione di terza classe, e al momento continuo ad avere una malocclusione (diagnosticata recentemente dal mio dentista), che mi provoca un irrigidimento dell'articolazione ATM e dei relativi muscoli.
Il dentista mi ha parlato di un possibile legame con le emicranie, e mi ha consigliato di impiantare un bite mobile per intervenire sull'articolazione.
Vorrei sapere se:
- esistono altre terapie preventive
- se esistono possibili rischi a lungo termine
- se l'esame di ecodoppler transcranico con bubble test, prescrittomi dal neurologo, può essere efficace
- se può esistere una correlazione tra emicranie e malocclusione, e se una corrrezione di quest'ultima può essere decisiva nel curare le prime
Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione
Buona serata
Tali episodi sono stati molto variabili nella forma, ma sembrano aver trovato una certa regolarità nella frequenza.
In particolare, la frequenza attuale sembra essersi assestata su circa 3 mesi di distanza tra un episodio e l'altro
Inizialmente riscontravo aura visiva a partire dall'occhio sinistro (con disallineamento del campo visivo, effetti di "scintillio", vista laterale molto annebbiata), seguita da un'emicrania unilaterale molto intensa alla parte destra del volto.
Successivamente, soprattutto nel corso del 2020, ho avuto 3 episodi di aura complessa, in cui, oltre ai fenomeni visivi, ho riscontrato anche difficoltà temporanea nell'uso della parola e un intorpidimento delle dita della mano destra.
Durante gli episodi di aura complessa, mi è capitato anche di avere problemi del campo visivo ripetutamente, con una durata totale del fenomeno emicranico anche di mezza giornata.
Ho visto un neurologo durante questi mesi, che ha eseguito la diagnosi, e ho effettuato risonanza magnetica ed elettroencefalogramma, entrambi negativi.
Come terapia sintomatica, il neurologo ha prescritto Aurastop in compresse da assumere a inizio aura e comparsa del dolore, e un analgesico per attenuare il dolore da emicrania.
In realtà, dopo l'ultimo episodio più lungo, risalente al novembre 2020, e dopo aver brevemente contattato il neurologo, ho preso una compressa di Aurastop al giorno per 4 mesi, in via preventiva, e devo ammettere che, negli ultimi 2 episodi (rispettivamente fine Febbraio e metà maggio 2021), non solo l'aura è stata meno forte e caratterizzata da soli sintomi visivi, ma anche il dolore dell'emicrania seguente si è ridotto di molto, addirittura consentendomi di riprendere le normali attività dopo uno stop di solo 2-3 ore.
Generalmente, rilevo che gli episodi di emicrania con aura seguono un periodo di stress, spesso accompagnato da poco sonno, e/o a dolore a carico del collo e del tratto cervicale (che sento spesso "bloccato".
Lavoro al pc, e l'ultimo anno non ha sicuramente aiutato in merito).
Aggiungo che, circa 18 anni fa, ho portato l'apparecchio dentale per invertire una malocclusione di terza classe, e al momento continuo ad avere una malocclusione (diagnosticata recentemente dal mio dentista), che mi provoca un irrigidimento dell'articolazione ATM e dei relativi muscoli.
Il dentista mi ha parlato di un possibile legame con le emicranie, e mi ha consigliato di impiantare un bite mobile per intervenire sull'articolazione.
Vorrei sapere se:
- esistono altre terapie preventive
- se esistono possibili rischi a lungo termine
- se l'esame di ecodoppler transcranico con bubble test, prescrittomi dal neurologo, può essere efficace
- se può esistere una correlazione tra emicranie e malocclusione, e se una corrrezione di quest'ultima può essere decisiva nel curare le prime
Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione
Buona serata
[#1]
Gentile Utente,
sì, esistono diversi altri farmaci da utilizzare nella prevenzione dell’emicrania con aura, però si tratta di farmaci veri e propri, tra cui molto efficaci alcuni anticonvulsivi.
Nel Suo caso però, considerata l’attuale frequenza trimestrale, non sono indicati, infatti una prevenzione farmacologica presuppone una frequenza di almeno due attacchi al mese.
L'aurastop che Lei assume invece, essendo un integratore, può essere ciclicamente consigliato.
L’ecodoppler transcranico non è diagnostico per l’emicrania ma può indicare un eventuale Forame Ovale Pervio (FOP o PFO) a livello del cuore, tale anomalia potrebbe avere una correlazione con l’emicrania con aura, anche se non c’è certezza.
Riguardo invece una correlazione con la malocclusione la maggioranza dei neurologi è molto scettica in tal senso (me compreso) anche se alcuni dentisti la ammettono.
Cordiali saluti
sì, esistono diversi altri farmaci da utilizzare nella prevenzione dell’emicrania con aura, però si tratta di farmaci veri e propri, tra cui molto efficaci alcuni anticonvulsivi.
Nel Suo caso però, considerata l’attuale frequenza trimestrale, non sono indicati, infatti una prevenzione farmacologica presuppone una frequenza di almeno due attacchi al mese.
L'aurastop che Lei assume invece, essendo un integratore, può essere ciclicamente consigliato.
L’ecodoppler transcranico non è diagnostico per l’emicrania ma può indicare un eventuale Forame Ovale Pervio (FOP o PFO) a livello del cuore, tale anomalia potrebbe avere una correlazione con l’emicrania con aura, anche se non c’è certezza.
Riguardo invece una correlazione con la malocclusione la maggioranza dei neurologi è molto scettica in tal senso (me compreso) anche se alcuni dentisti la ammettono.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Buongiorno Dottore, grazie per la risposta velocissima e molto chiara.
Neanche a farlo apposta, ieri sera ho avuto un nuovo episodio, solo poche ore dopo quello più "blando" di cui racccontavo nel post precedente. Stavolta, l'aura visiva è iniziata all'occhio destro, ed è tornata a più riprese durante l'attacco - smorzando alla sua ricomparsa il dolore dell'emicrania -, insieme a una difficoltà nell'articolare le parole.
Il dolore, sul lato sinistro della testa, è stato molto forte e durato diverse ore (ha iniziato ad attenuarsi soltanto quando ho vomitato, a causa della nausea).
Vorrei sapere se questo tipo di aura "duratura", e che si manifesta a più riprese durante l'attacco emicranico, è comune o può essere legata sempre all'uso dell'Aurastop a inizio disturbo.
Inoltre, dalla sua esperienza, questo tipo di attacchi può comportare dei rischi sul medio-lungo termine? So che si tratta di fenomeni reversibili, ma per me è ancora molto difficile imparare a conviverci, visto il senso di "disabilità" che provocano.
Per fortuna, come le scrivevo, per ora la frequenza degli attacchi è circa trimestrale (fa eccezione il caso di ieri, in cui ho avuto 2 attacchi a poche ore di distanza, ma non so se da considerare come un unico episodio), ma potrebbero esserci casi di aumento della frequenza o, più auspicabilmente, fasi di remissione?
La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità
Grazie, e buon lavoro
Neanche a farlo apposta, ieri sera ho avuto un nuovo episodio, solo poche ore dopo quello più "blando" di cui racccontavo nel post precedente. Stavolta, l'aura visiva è iniziata all'occhio destro, ed è tornata a più riprese durante l'attacco - smorzando alla sua ricomparsa il dolore dell'emicrania -, insieme a una difficoltà nell'articolare le parole.
Il dolore, sul lato sinistro della testa, è stato molto forte e durato diverse ore (ha iniziato ad attenuarsi soltanto quando ho vomitato, a causa della nausea).
Vorrei sapere se questo tipo di aura "duratura", e che si manifesta a più riprese durante l'attacco emicranico, è comune o può essere legata sempre all'uso dell'Aurastop a inizio disturbo.
Inoltre, dalla sua esperienza, questo tipo di attacchi può comportare dei rischi sul medio-lungo termine? So che si tratta di fenomeni reversibili, ma per me è ancora molto difficile imparare a conviverci, visto il senso di "disabilità" che provocano.
Per fortuna, come le scrivevo, per ora la frequenza degli attacchi è circa trimestrale (fa eccezione il caso di ieri, in cui ho avuto 2 attacchi a poche ore di distanza, ma non so se da considerare come un unico episodio), ma potrebbero esserci casi di aumento della frequenza o, più auspicabilmente, fasi di remissione?
La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità
Grazie, e buon lavoro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 16/05/2021.
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Approfondimento su Emicrania
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