Buonasera volevo porre una domanda al neurologo ferraloro

Buonasera dott, Ferraloro le volevo chiedere una consulenza, mia mamma ha 80, due anni fa io mi sono accorta che c'era qualcosa che non andava, infatti l'ho portata da un neurologo e le ha diagnosticato decadimento cognitivo le ha dato i cerotti di rivastgmina 4, 6 e flaconcini di delecit e poi le ha fatto fare vari esami ecocolordoppler del collo tra cui ecgritmo sinusale 53 (adesso con il pulsossimetro viene sempre alto intorno a 90) tiroide vitamina b12 folati , tac tutto ok solo dalla tac si e' evidenziata una sofferenza vascolare cronica in particolare della sostanza bianca perivetricolare, poi ho notato un peggioramento lo scorso anno e l'ho portata dal psichiatra perche' aveva degli scatti di nervi se noi si contraddiva addirittura tirava le cose che aveva in mano, il psichiatra le ha dato in aggiunta al cerotto la memantina 10 mg 2 volte al giorno.
lei e' ipertesa e ha diabete mellito che cura con glucophage 500 ed enapren 20 mg
l'ultimo mmse e' 18/30 e' disorientata nel tempo pensa sempre che siamo in autunno l'ultima diagnosi e' stata deficit cognitivo di grado moderato e sembra stabile con genesi mista vascolare e degenerativa,
il problema e' che lei non vuole fare ne visite ne test dice che non e' malata e che sta bene, nonostante questa terapia ripete le cose un milione di volte e a volte sembra che non capisse le cose oppure ha una memoria cosi labile che si scorda subito, io sono molto preoccupata per l'evoluzione della malattia anche perche' non ci sono farmaci che curano, con questa terapia c'e la possibilita' che lei possa peggiorare oppure essendo trattata subito magari rimane stabile?
altro problema e' che lei ha puntato mio padre nonche suo marito ci sono dei monemti che lo abbraccia e agli che gliene dice di tutti i colori.
purtroppo non e' piu' lei e io a volte soffro da morire a vederla cosi
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Gentile Signora,

verosimilmente siamo di fronte ad un quadro di demenza che purtroppo, come Lei certamente sa, non ha una terapia risolutiva.
I farmaci utilizzati in questi casi sono mirati a rallentare il decorso che purtroppo resto progressivo.
La risposta ai vari farmaci varia da un soggetto all’altro ma resta ugualmente più o meno progressivo.
Oltre la terapia di base talvolta diventa necessario somministrare farmaci sintomatici per contrastare singoli sintomi, quando possibile.
Si affidi al neurologo che sa come affrontare il problema.

Cordiali saluti e auguri

Dr. Antonio Ferraloro

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Utente
Utente
se lei era nella mia zona venivo da lei,il neurologo che la segue non gli voleva dare neanche la memantina infatti successivamente ho fatto fare un'altra visita da un altro, grazie dottore
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Di nulla Signora, un grosso in bocca al lupo.
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