Diffusa atrofia corticale su base ipoperfusione cronica
Buonasera,
mia madre (età 70 anni, nessuna patologia se non un po' di colesterolo alto, assuntrice da meno di un anno di cardioaspirin e da più anni di Totalip), il 25 gennaio ebbe una caduta con temporanea perdita di conoscenza.
Battè la testa, con profondo taglio sulla fronte.
Subito si riprese ma nei minuti immediatamente successivi alla caduta non ricordava come fosse caduta, ma è sempre stata cosciente e vigile, tanto da risalire le scale e venire da me a chiedere aiuto.
I sanitari del 118 le misurarono pressione e saturazione ed erano nella norma e le fecero alcune domande per valutare funzionalità cognitive.
Dopo di che ci consigliarono di andare autonomamente in PS per saturare la ferita e valutare la situazione.
In PS non le fu fatta alcuna TAC.
Fu solo posta in osservazione per un paio di ore dopo la saturazione della ferita.
Preciso che mia madre subito dopo la caduta non ha avuto neanche problemi di deambulazione.
Nei giorni e mesi seguenti non ha avuto nessun tipo di problema, tutto come niente fosse.
Il giorno 15 aprile ha fatto una TAC senza mdc al cranio con il seguente referto:
- diffusa ipodensità della sostanza bianca sopratentoriale;
- sfumata area focale di ipodensità a sede fronto-insulare sin.
, di genesi verosimilmente ischemica;
- sistema ventricolare sopratentoriale in sede e nei limiti morfo-volumetrici;
- ampi gli spazi subaracnoidei della volta e della base da note di atrofia cortico-sottocorticale;
- regolari le formazioni sottotentoriali.
Conclusioni: diffusa atrofia corticale, su base ipoperfusionale cronica.
Il medico di base ci ha consigliato di effettuare una visita cardiologica con anche ecocolordroppler TSA e chiedere anche a lui se richiedere il consulto di un neurologo.
Sono preoccupato per l'esito della TAC e vorrei avere un parere da Voi, in attesa della visita cardiologica.
Grazie infinitamente
mia madre (età 70 anni, nessuna patologia se non un po' di colesterolo alto, assuntrice da meno di un anno di cardioaspirin e da più anni di Totalip), il 25 gennaio ebbe una caduta con temporanea perdita di conoscenza.
Battè la testa, con profondo taglio sulla fronte.
Subito si riprese ma nei minuti immediatamente successivi alla caduta non ricordava come fosse caduta, ma è sempre stata cosciente e vigile, tanto da risalire le scale e venire da me a chiedere aiuto.
I sanitari del 118 le misurarono pressione e saturazione ed erano nella norma e le fecero alcune domande per valutare funzionalità cognitive.
Dopo di che ci consigliarono di andare autonomamente in PS per saturare la ferita e valutare la situazione.
In PS non le fu fatta alcuna TAC.
Fu solo posta in osservazione per un paio di ore dopo la saturazione della ferita.
Preciso che mia madre subito dopo la caduta non ha avuto neanche problemi di deambulazione.
Nei giorni e mesi seguenti non ha avuto nessun tipo di problema, tutto come niente fosse.
Il giorno 15 aprile ha fatto una TAC senza mdc al cranio con il seguente referto:
- diffusa ipodensità della sostanza bianca sopratentoriale;
- sfumata area focale di ipodensità a sede fronto-insulare sin.
, di genesi verosimilmente ischemica;
- sistema ventricolare sopratentoriale in sede e nei limiti morfo-volumetrici;
- ampi gli spazi subaracnoidei della volta e della base da note di atrofia cortico-sottocorticale;
- regolari le formazioni sottotentoriali.
Conclusioni: diffusa atrofia corticale, su base ipoperfusionale cronica.
Il medico di base ci ha consigliato di effettuare una visita cardiologica con anche ecocolordroppler TSA e chiedere anche a lui se richiedere il consulto di un neurologo.
Sono preoccupato per l'esito della TAC e vorrei avere un parere da Voi, in attesa della visita cardiologica.
Grazie infinitamente
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Gentile Utente,
considerato l’esito della TC è ovviamente indicata anche una visita neurologica ed eventuale approfondimento diagnostico strumentale, per es. una RM encefalica se consigliata dal neurologo.
La visita neurologica è importante per valutare l’entità del problema in quanto non sempre c’è una correlazione tra i reperti di neuroimaging (TC e RM) e condizione clinica.
Cordiali saluti
considerato l’esito della TC è ovviamente indicata anche una visita neurologica ed eventuale approfondimento diagnostico strumentale, per es. una RM encefalica se consigliata dal neurologo.
La visita neurologica è importante per valutare l’entità del problema in quanto non sempre c’è una correlazione tra i reperti di neuroimaging (TC e RM) e condizione clinica.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.5k visite dal 22/04/2021.
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