Paresi nervo linguale

Desidero ricevere un parere su un problema - per me - sempre più grave.
Nel mese di novembre 2005 il mio destista (nonchè paradontologo) mi ha estratto un dente del giudizio completamente incluso trasversalmente nell'osso. Dopo il post operatorio ho continuato a non avere sensibilità su metà della lingua ed a percepire una sensazione di forte ingombro della stessa nel cavo orale. Ho continuato a lamentarmi con il medico e lui a continuato a rassicurarmi circa il sicuro recupero, per diversi mesi, fino a quando gli ho chiesto di verificare la mia sensibilità; pungendo la sezione "incriminata" della lingua usciva del sangue senza che io avvertissi alcunchè. Nel frattempo la sensazione di ingombro era diminuita ma avvertivo un forte formicolio - che ho tutt'ora - sulla mezza lingua, sulle gengive (parte interna ed esterna) e sulla porzione di gengiva che ospitava il dente rimosso.
A quel punto erano trascorsi 6 mesi. Mi ha quindi prescritto dapprima una cura a base di vit. B poi un riepitelizzante ma la situazione non è cambiata.
Oggi - a 10 mesi dall'intervento - avverto ancora il disagio del formicolio, la mancaza di controllo nella masticazione in quanto non distinguo tra cibo e dente, sapori metallici nel cavo orale, posso masticare solo da un lato (con conseguente sollecitazione di una sola parte della dentatura e delle protesi ivi collocate e con probabile ripercussione sulla postura tutta), incorro spesso in morsi notevoli della lingua e inciampo nella pronuncia di alcune parole (tipo: frustrazione). Oggi il medico mi ha proposto di fare una ellettromiografia. CHIEDO : può essere utile questo esame per valutare l'entità del danno?? Ci sono ormai possibilità di recupero?? Cosa posso chiedere a questo punto al medico??
Ringrazio per quanto vorrete spiegarmi e per l'attenzione che vorrete dedicare al mio caso.
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Dr. Morando Morandi Otorinolaringoiatra, Foniatra 372 7
Gentile Signora,
è davvero singolare quanto Le è accaduto! Probabilmente l'infiltrazione di anestetico (propedeutica all'estrazione) ha avuto una particolare efficacia ma, molto più probabilmente, è stato l'atto stesso dell' infiltrazione a traumatizzare il nervo. In ogni caso, a distanza di dieci mesi,non ritengo granchè utile il ricorso a farmaci;viceversa un'indagine elettrofisiologica può aiutarci a capire quanto il nervo sia danneggiato e quali siano le aspettative di recupero.
Sappia comunque che fino a diciotto mesi,e anche più, non vi è nulla di definitivo.

dott. M. Morandi

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Utente
Utente
Grazie dottore per l'attenzione che ha dedicato al mio caso. Perchè dice che è singolare?? Da informazioni acquisite sul web sono purtroppo venuta a conoscenza che il verificarsi di questa lesione - da anestesia - ha una incidenza notevole negli interventi. In ogni caso la informo che proprio ieri mi sono sottoposta all'esame dei riflessi trigeminali, effettuato da un Professore del Policlinico Umberto I di Roma, che ha confermato la lesione del III ramo del trigemino. Il neurologo peraltro mi ha chiarito che il formicolio che avverto da sempre sulla mezza lingua - e che tranquillizzava il destista circa il recupero - in realtà si chiama "dolore nevralgico" e che tale esame poteva essere fatto, visto il mancato recupero della sensibilità, già da un mese dopo l'intervento. Purtroppo non mi ha dato alcuna speranza di recupero e mi ha consigliato l'assunzione di un antiepilettico per non avvertire il fastidioso formicolio. La saluto e la ringrazio.
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Dr. Morando Morandi Otorinolaringoiatra, Foniatra 372 7
E' vero cara signora: l'esame elettroneurografico poteva essere effettuato già dopo quattro settimane dall'evento.
Si conforti però pensando che, comunque, qualsiasi terapia sarebbe stata in ogni caso tardiva ammesso che avrebbe potuto risolvere o quantomeno migliorare i sintomi!Rimane vero, e lo so per certo in riferimento ad altri tipi di lesioni nervose, che fino ad un anno e mezzo dal trauma è sempre possibile un recupero (o almeno un miglioramento)spontaneo.
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Dr. Alessandro Valieri Otorinolaringoiatra, Medico estetico, Chirurgo plastico 1.1k 9
Cara paziente,
il recupero funzionale di un deficit neurologico non ha regole precise. Attenda con ragionevole fiducia.

Dr. ALESSANDRO VALIERI
*Centro Laser Chirurgia Emilia e Romagna*
www.alessandrovalieri.it