Crisi epilettiche?
Buonasera,
Sono una ragazza di 28 anni.
All'età di circa 16 anni, durante una vacanza estiva, ho avuto due episodi particolari: improvviso tremore e debolezza degli arti (mani e gambe), pallore, respiro molto affannato.
Dopo questi episodi non mi è più ricapitato che io ricordi, se non molti anni dopo, all'età di circa 24 anni, ma questa volta di sera.
Poi è passato di nuovo un po' di tempo ed ho avuto alcuni episodi simili dopo circa un anno sempre durante una vacanza estiva.
Da questi ultimi episodi sono entrata in uno stato ansioso molto forte che mi ha portata più volte a recarmi al pronto soccorso in preda a stati di panico o a episodi uguali a quelli descritti.
Durante un episodio di questi in particolare, oltre ai sintomi già descritti, ho anche vomitato dopo qualche minuto che ero salita in macchina per farmi accompagnare al pronto soccorso.
Una volta giunta al pronto soccorso non ho più vomitato, mi è stata somministrata della soluzione fisiologica e sono stata rimandata a casa.
Il medico in turno mi ha consigliato un elettroencefalogramma, che ho svolto qualche giorno dopo con esito negativo.
In quel periodo di forte stress ho percepito un sintomo molto strano mentre ero seduta alla scrivania a studiare: in pratica ho sentito la testa cedere da un lato come in uno scatto, ma non avevo sonno e non è stato un colpo di sonno.
Questa situazione è durata circa un anno e mezzo, in cui ho fatto svariati esami al cuore tra cui ecg, ecocardio, holter cardiaco, tutti con esito nella norma (eccetto un lieve prolasso mitralico e qualche extrasistole sopraventricolare che nel periodo di stress percepivo a livello sintomatico).
Poi i sintomi si sono alleviati in un periodo di stress meno intenso e a seguito degli esami diagnostici svolti che mi avevano in parte rassicurata.
Sono passati circa due anni e ultimamente, sempre in un periodo di stress, ho percepito di nuovo gli stessi sintomi (improvvisi brividi, tremore e debolezza delle mani e delle gambe da far fatica a camminare, forte dispnea, pallore) e in più un sintomo particolare: ero seduta sul divano e ad un tratto ho percepito uno strano rumore nell'orecchio destro (come un rumore di acqua) e subito dopo un acufene nell'orecchio opposto.
Nei giorni seguenti ho percepito di nuovo un acufene ma più lieve e più prolungato sempre nell'orecchio opposto a quello del rumore d'acqua.
Ho fatto di nuovo gli esami cardiologici con esito negativo.
Inoltre mi è capitato due volte di sentire il respiro bloccarsi in gola ma in modo più forte e duraturo di quando mi è capitato per motivi di ansia, per poi tremare una volta ripreso fiato.
Ho ipotizzato un fenomeno di crisi epilettiche, per l'insorgenza in momenti di stress e perché con xanax (5 gtt) mi sento meglio a livello fisico, soprattutto per i tremori (e le benzodiazepine che io sappia sono anticonvulsivanti).
Farò una visita neurologica ma vorrei sapere se questa possibilità è verosimile, o ci sono elementi che la possono escludere.
Grazie in anticipo.
Sono una ragazza di 28 anni.
All'età di circa 16 anni, durante una vacanza estiva, ho avuto due episodi particolari: improvviso tremore e debolezza degli arti (mani e gambe), pallore, respiro molto affannato.
Dopo questi episodi non mi è più ricapitato che io ricordi, se non molti anni dopo, all'età di circa 24 anni, ma questa volta di sera.
Poi è passato di nuovo un po' di tempo ed ho avuto alcuni episodi simili dopo circa un anno sempre durante una vacanza estiva.
Da questi ultimi episodi sono entrata in uno stato ansioso molto forte che mi ha portata più volte a recarmi al pronto soccorso in preda a stati di panico o a episodi uguali a quelli descritti.
Durante un episodio di questi in particolare, oltre ai sintomi già descritti, ho anche vomitato dopo qualche minuto che ero salita in macchina per farmi accompagnare al pronto soccorso.
Una volta giunta al pronto soccorso non ho più vomitato, mi è stata somministrata della soluzione fisiologica e sono stata rimandata a casa.
Il medico in turno mi ha consigliato un elettroencefalogramma, che ho svolto qualche giorno dopo con esito negativo.
In quel periodo di forte stress ho percepito un sintomo molto strano mentre ero seduta alla scrivania a studiare: in pratica ho sentito la testa cedere da un lato come in uno scatto, ma non avevo sonno e non è stato un colpo di sonno.
Questa situazione è durata circa un anno e mezzo, in cui ho fatto svariati esami al cuore tra cui ecg, ecocardio, holter cardiaco, tutti con esito nella norma (eccetto un lieve prolasso mitralico e qualche extrasistole sopraventricolare che nel periodo di stress percepivo a livello sintomatico).
Poi i sintomi si sono alleviati in un periodo di stress meno intenso e a seguito degli esami diagnostici svolti che mi avevano in parte rassicurata.
Sono passati circa due anni e ultimamente, sempre in un periodo di stress, ho percepito di nuovo gli stessi sintomi (improvvisi brividi, tremore e debolezza delle mani e delle gambe da far fatica a camminare, forte dispnea, pallore) e in più un sintomo particolare: ero seduta sul divano e ad un tratto ho percepito uno strano rumore nell'orecchio destro (come un rumore di acqua) e subito dopo un acufene nell'orecchio opposto.
Nei giorni seguenti ho percepito di nuovo un acufene ma più lieve e più prolungato sempre nell'orecchio opposto a quello del rumore d'acqua.
Ho fatto di nuovo gli esami cardiologici con esito negativo.
Inoltre mi è capitato due volte di sentire il respiro bloccarsi in gola ma in modo più forte e duraturo di quando mi è capitato per motivi di ansia, per poi tremare una volta ripreso fiato.
Ho ipotizzato un fenomeno di crisi epilettiche, per l'insorgenza in momenti di stress e perché con xanax (5 gtt) mi sento meglio a livello fisico, soprattutto per i tremori (e le benzodiazepine che io sappia sono anticonvulsivanti).
Farò una visita neurologica ma vorrei sapere se questa possibilità è verosimile, o ci sono elementi che la possono escludere.
Grazie in anticipo.
[#1]
Gentile Utente,
senza potere escludere del tutto la natura epilettica degli episodi descritti, sembrerebbe, come impressione a distanza, più probabile la loro origine ansiosa. Tuttavia consiglieri oltre la visita neurologica anche un EEG con registrazione nelle 24 ore ed eventuale RM encefalica se consigliata dal collega. Se tutto sarà negativo può orientarsi sul versante ansioso.
Cordiali saluti
senza potere escludere del tutto la natura epilettica degli episodi descritti, sembrerebbe, come impressione a distanza, più probabile la loro origine ansiosa. Tuttavia consiglieri oltre la visita neurologica anche un EEG con registrazione nelle 24 ore ed eventuale RM encefalica se consigliata dal collega. Se tutto sarà negativo può orientarsi sul versante ansioso.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta.
Le vorrei chiedere inoltre, se si trattasse di fenomeni di origine epilettica, se il loro peggioramento potrebbe essere improvviso o avverrebbe in modo graduale. Con questo intendo: le crisi dovrebbero presentarsi sempre allo stesso modo con un eventuale peggioramento nel tempo o c'è il rischio che possano presentarsi improvvisamente crisi con caratteristiche differenti e più gravi?
Inoltre cosa le fa pesare più a un fenomeno di origine ansiosa e non epilettica?
Grazie in anticipo, le auguro buona serata.
Le vorrei chiedere inoltre, se si trattasse di fenomeni di origine epilettica, se il loro peggioramento potrebbe essere improvviso o avverrebbe in modo graduale. Con questo intendo: le crisi dovrebbero presentarsi sempre allo stesso modo con un eventuale peggioramento nel tempo o c'è il rischio che possano presentarsi improvvisamente crisi con caratteristiche differenti e più gravi?
Inoltre cosa le fa pesare più a un fenomeno di origine ansiosa e non epilettica?
Grazie in anticipo, le auguro buona serata.
[#3]
Il decorso delle crisi epilettiche non è prevedibile.
Se fossero crisi di questo tipo, senza terapia ovviamente tenderebbero a recidivare spesso, talora mutando anche le caratteristiche di presentazione.
"Inoltre cosa le fa pesare più a un fenomeno di origine ansiosa e non epilettica?" innanzitutto l’esito negativo dell’EEG in prossimità della presunta crisi e poi, come Le dicevo, come impressione a distanza da quanto riporta.
Ovviamente Le ricordo che siamo su un piano esclusivamente ipotetico e tutto può essere smentito.
Cordialmente
Se fossero crisi di questo tipo, senza terapia ovviamente tenderebbero a recidivare spesso, talora mutando anche le caratteristiche di presentazione.
"Inoltre cosa le fa pesare più a un fenomeno di origine ansiosa e non epilettica?" innanzitutto l’esito negativo dell’EEG in prossimità della presunta crisi e poi, come Le dicevo, come impressione a distanza da quanto riporta.
Ovviamente Le ricordo che siamo su un piano esclusivamente ipotetico e tutto può essere smentito.
Cordialmente
[#4]
Utente
La ringrazio per la risposta.
Un'ultima domanda. La sensazione di respiro che si blocca la sento spesso mentre sto per addormentarmi e mi è capitato che si presentasse più volte a distanza di pochissimi minuti. Inoltre la sensazione di debolezza muscolare e tremore ce l'ho spesso al mattino e a volte si intensifica con i pasti, è una sensazione duratura e non di pochi minuti. Da quello che so io le crisi epilettiche durano pochi minuti.
So che chiarirò meglio le mie idee facendo gli esami diagnostici adeguati, ma volevo sapere che ne pensa della questione durata e distanza di tempo tra gli episodi. Io ho pensato ad un'aura, ma non so se l'aura deve necessariamente precedere una crisi e nemmeno quanto possa durare un'aura.
Un'ultima domanda. La sensazione di respiro che si blocca la sento spesso mentre sto per addormentarmi e mi è capitato che si presentasse più volte a distanza di pochissimi minuti. Inoltre la sensazione di debolezza muscolare e tremore ce l'ho spesso al mattino e a volte si intensifica con i pasti, è una sensazione duratura e non di pochi minuti. Da quello che so io le crisi epilettiche durano pochi minuti.
So che chiarirò meglio le mie idee facendo gli esami diagnostici adeguati, ma volevo sapere che ne pensa della questione durata e distanza di tempo tra gli episodi. Io ho pensato ad un'aura, ma non so se l'aura deve necessariamente precedere una crisi e nemmeno quanto possa durare un'aura.
[#5]
"La sensazione di respiro che si blocca la sento spesso mentre sto per addormentarmi e mi è capitato che si presentasse più volte a distanza di pochissimi minuti" sembrerebbe un sintomo ansioso.
Riguardo l'aura epilettica, questa, quando presente, non frequentemente, è di brevissima durata.
Inoltre le sensazioni di lunga durata non fanno pensare l’origine epilettica.
Cordialità
Riguardo l'aura epilettica, questa, quando presente, non frequentemente, è di brevissima durata.
Inoltre le sensazioni di lunga durata non fanno pensare l’origine epilettica.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.1k visite dal 21/04/2021.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Parkinson
Il Morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale. Scopri cause, sintomi, cura e terapia farmacologica.