Acido valproico tempo e copertura
Buongiorno.
Circa a fine gennaio per 7-8 notti di fila, a un paio di ore dall'addormentamento mi svegliavo e avevo attacchi definiti epilettici (dopo aver fatto EEG, durante l'iperventilazione iniziavano le stesse manifestazioni), con perdita di sensibilità a sinistra del viso e formicolio e giramenti fortissimi di testa oltre a disagio neurovegetativo.
Ho iniziato la terapia con depakin chrono dopo 4-5 attacchi, inizialmente 300 mg, ma essendosi ripetuti gli attacchi durante il sonno nei giorni successivi è stata aumentata subito a 1000 la dose da 300 dopo appena 4 giorni dall'inizio della terapia.
Ho assunto 1000mg per 3 giorni circa.
Ho avuto nausea e conati a vuoto tutto il giorno, non riuscivo a concentrarmi e ero completamente assente, dimenticando le cose e dormendo tutto il giorno ma non ho più avuto attacchi.
Il farmaco è stato però sospeso immediatamente dati questi effetti collaterali, passando a Lamictal il quale non mi ha dato nessun effetto collaterale.
Lo assumo da circa 2 settimane, 25 mg la mattina e 25mg la sera.
Tra 10 giorni passerò a 25mg la mattina e 50mg la sera.
Mi hanno però detto che è un farmaco a cui serve del tempo per agire, a volte parecchie settimane.
Quando vado a letto ho davvero l'ansia di avere nuovi attacchi, dato che immagino il lamictal non abbia ancora nessun effetto sull'epilessia.
Volevo sapere se quei giorni di depakin hanno di fatto stabilizzato il livello valproico in modo da evitarmi attacchi almeno finchè la lamotrigina fa effetto, o se è un valore che si modifica piuttosto rapidamente/lentamente...e se assumere magari del tranquirit prima di dormire possa evitarmi gli attacchi (che si risolvevano con midazolam endovena in pronto soccorso).
Vorrei solo sapere se sono di fatto sicuro o no.
Circa a fine gennaio per 7-8 notti di fila, a un paio di ore dall'addormentamento mi svegliavo e avevo attacchi definiti epilettici (dopo aver fatto EEG, durante l'iperventilazione iniziavano le stesse manifestazioni), con perdita di sensibilità a sinistra del viso e formicolio e giramenti fortissimi di testa oltre a disagio neurovegetativo.
Ho iniziato la terapia con depakin chrono dopo 4-5 attacchi, inizialmente 300 mg, ma essendosi ripetuti gli attacchi durante il sonno nei giorni successivi è stata aumentata subito a 1000 la dose da 300 dopo appena 4 giorni dall'inizio della terapia.
Ho assunto 1000mg per 3 giorni circa.
Ho avuto nausea e conati a vuoto tutto il giorno, non riuscivo a concentrarmi e ero completamente assente, dimenticando le cose e dormendo tutto il giorno ma non ho più avuto attacchi.
Il farmaco è stato però sospeso immediatamente dati questi effetti collaterali, passando a Lamictal il quale non mi ha dato nessun effetto collaterale.
Lo assumo da circa 2 settimane, 25 mg la mattina e 25mg la sera.
Tra 10 giorni passerò a 25mg la mattina e 50mg la sera.
Mi hanno però detto che è un farmaco a cui serve del tempo per agire, a volte parecchie settimane.
Quando vado a letto ho davvero l'ansia di avere nuovi attacchi, dato che immagino il lamictal non abbia ancora nessun effetto sull'epilessia.
Volevo sapere se quei giorni di depakin hanno di fatto stabilizzato il livello valproico in modo da evitarmi attacchi almeno finchè la lamotrigina fa effetto, o se è un valore che si modifica piuttosto rapidamente/lentamente...e se assumere magari del tranquirit prima di dormire possa evitarmi gli attacchi (che si risolvevano con midazolam endovena in pronto soccorso).
Vorrei solo sapere se sono di fatto sicuro o no.
[#1]
Gentile Utente,
no, dopo due settimane di sospensione il depakin non ha più alcuna proprietà antiepilettica, è stato completamente smaltito dall’organismo.
Il dosaggio del Lamictal al momento è sottodosato e la possibilità che insorga una crisi esiste, anche se non elevata.
L’associazione temporanea col diazepam (tranquirit) può ridurre il rischio ma deve essere il neurologo o il medico curante a consigliarla.
Cordiali saluti
no, dopo due settimane di sospensione il depakin non ha più alcuna proprietà antiepilettica, è stato completamente smaltito dall’organismo.
Il dosaggio del Lamictal al momento è sottodosato e la possibilità che insorga una crisi esiste, anche se non elevata.
L’associazione temporanea col diazepam (tranquirit) può ridurre il rischio ma deve essere il neurologo o il medico curante a consigliarla.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Grazie dottore per la celere risposta. Quindi è stato smaltito da quanto? Io ho fatto un EEG l'altro ieri ed era tutto normale. Vuol dire che si ha una certa sicurezza almeno? Quella piccola quantità di lamictal (praticamente sono a metà dosaggio al momento), ridurrebbe almeno l'intensità? O non è proprio in circolo ancora essendo assunta solo da 2 settimane?
[#3]
Gentile Utente,
il depakin è stato smaltito dopo qualche giorno dalla sospensione.
Invece il lamictal dopo due settimane ha già raggiunto la concentrazione stazionaria nel sangue, ovviamente con dosaggio dimezzato.
L'esito negativo dell'EEG però è un'ottima notizia.
Cordialmente
il depakin è stato smaltito dopo qualche giorno dalla sospensione.
Invece il lamictal dopo due settimane ha già raggiunto la concentrazione stazionaria nel sangue, ovviamente con dosaggio dimezzato.
L'esito negativo dell'EEG però è un'ottima notizia.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.2k visite dal 24/02/2021.
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