La parola "mielite" è indicata
Salve, mio padre di 76 anni, dopo una febbre molto alta a Dicembre 2008 che non scendeva in nessun modo e che fu classificata come virus da clamidia e combattuta con diversi antibiotici, cominciò ad accusare dolori alla schiena e agli arti inferiori e nel giro di pochi giorni, è diventato insensibile dalla cintola in giù non avvertendo ne il bisogno di urinare ne di defecare. Sia la risonanza magnetica che la Tac e tutti i vari accertamenti del caso, hanno evidenziato una lesione al midollo con diagnosi di mielita causata probabilmente da virus. Dopo vari ricoveri e fisioterapie naturalmente passive, siamo tornati a casa dove il paziente è allettato e non ci sono stati assolutamente segni di ripresa. Gli arti inferiori sono in un grave stato di spasticità e compiono movimenti involontari che lo portano a stare in posizione rannicchiata e le gambe, appaiono dure ed è faticosissimo riportarle in posizione diritta. Mio padre è seguito da neurologi e fisiatri in modo scrupoloso e pratica terapia a casa dove viene spostato diverse volte al giorno sulla sedia a rotelle ma non si vede alcun tipo di risultato e in effetti, ci hanno date poche speranze di ripresa con conseguente depressione del paziente che non accetta questa disabilità essendo stato sempre un tipo molto attivo ed inoltre è cardiopatico, asmatico ed ha altre patologie e viene attualmente trattato anche con antidepressivi. I vari esami vengono effettuati trasportandolo in ambulanza ed evidenziano sempre la stessa diagnosi.Da quello che ho potuto capire, la parola "mielite" è indicata in senso generico e spesso mi domando perchè leggo sul web di alcuni casi che si sono risolti spontaneamente e di altri che invece non avranno mai risvolti positivi. I miei dubbi sono questi: vista la diagnosi, vista l'età e le altre patologie, è possibile che ci siano segni di ripresa o dobbiamo rassegnarci ad una disabilità permanente? E' possibile che questa malattia possa espandersi anche agli arti superiori dato che lui avverte un formicolio al braccio e alle mani ed un dolore cervicale?
In attesa di una Vostra gentile risposta, Vi ringrazio anticipatamente.
In attesa di una Vostra gentile risposta, Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Gentile Signora,
la mielite come giustamente Le è stato spiegato è una malattia infiammatoria del midollo spinale. Spesso ha un'origine virale. Nella Sua lettera non spiega il livello del midollo interessato, comunque, da quanto sembra di capire, visto che sono le gambe ad essere interessate presumo che il danno sia del midollo dorsale. Purtroppo la notizia non buona che debbo darLe è che gli esiti di una mielite difficilmente danno un recupero completo, anche se con le opportune cure un miglioramento, a volte anche discreto, è possibile. La terapia da un punto di vista medico dovrà riguardare il controllo della spasticità con l'uso di farmaci miorilassanti come il baclofen e la gestione della vescica neurologica. Imprescindibile è il trattamento neuroriabilitativo. In genere, il fatto mielitico rimane unico (raririssime sono le recidive di mielite) per cui il rischio che il danno interessi gli arti superiori, se questi non sono stati colpiti dal danno mielitico non sussiste. Non si scoraggi ma cerchi di non far mollare papà. Solo la perseveranza nella terapia farmacologica e riabilitativa può dare i migliori frutti.
Cordiali Saluti e auguri per papà
la mielite come giustamente Le è stato spiegato è una malattia infiammatoria del midollo spinale. Spesso ha un'origine virale. Nella Sua lettera non spiega il livello del midollo interessato, comunque, da quanto sembra di capire, visto che sono le gambe ad essere interessate presumo che il danno sia del midollo dorsale. Purtroppo la notizia non buona che debbo darLe è che gli esiti di una mielite difficilmente danno un recupero completo, anche se con le opportune cure un miglioramento, a volte anche discreto, è possibile. La terapia da un punto di vista medico dovrà riguardare il controllo della spasticità con l'uso di farmaci miorilassanti come il baclofen e la gestione della vescica neurologica. Imprescindibile è il trattamento neuroriabilitativo. In genere, il fatto mielitico rimane unico (raririssime sono le recidive di mielite) per cui il rischio che il danno interessi gli arti superiori, se questi non sono stati colpiti dal danno mielitico non sussiste. Non si scoraggi ma cerchi di non far mollare papà. Solo la perseveranza nella terapia farmacologica e riabilitativa può dare i migliori frutti.
Cordiali Saluti e auguri per papà
cordiali saluti
Dr. Rosario Vecchio
[#3]
Ex utente
Gentilissimo Dott. Vecchio, le chiedo scusa se torno sull'argomento ma credo di aver dimenticato di chiederle una cosa importante. Visto che questa forma di mielite è stata diagnosticata con ritardo perchè come spiegato in precedenza si pensava ad una semplice influenza, sarebbe utile adesso fare la puntura lombare e quindi l'esame del liquor che non fu fatto a suo tempo? Ci siamo rivolti ad un rinomato centro della nostra zona dove ci hanno detto che l'esame si doveva fare all'inizio della malattia qualora qualcuno ne avesse avuto il sospetto e che farlo adesso equivarrebbe solo ad avere la conferma che si tratta di mielite e basta, cosa tra l'altro, che si vede benissimo come hanno confermato al centro, dalla risonanza ,dalla tac e dagli altri esami che abbiamo portato a visionare. Ci hanno perciò riferito che anche esaminando il liquor, darebbero solo la conferma che si tratta di mielite e che quindi a distanza di tanti mesi, sarebbe superfluo quanto inutile farla. E' davvero così o dobbiamo tentare anche questa strada considerando anche lo stato di salute del paziente( cardiopatico, asmatico ecc)?
Aspetto con ansia questa sua nuova risposta e cordialmente la saluto.
Aspetto con ansia questa sua nuova risposta e cordialmente la saluto.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.8k visite dal 28/04/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.