Disturbo del sonno
Scrivo per conto di mio padre.
Ha 75 anni ed è in cura da 2 anni per sindrome ansiosa depressiva e insonnia.
Terapia: Zoloft 100, Anafranil 75, Seroquel e Zavomel.
Sintomatologia: assenza sensazione di sonno ma colpi di sono che - a suo dire - pregiudicano il sonno.
Problemi di concentrazione e memorizzazione.
Apatia.
Astenia psico-fisica.
Spasmi muscolari.
Acufeni.
Disorientamento e problemi nella coordinazione motoria.
Cefalea tensiva.
Giudica la sua vita molto compromessa e ritiene che il sonno sia indotto dai farmaci, innaturale e non riposante.
Di cosa si potrebbe trattare?
Potreste indicarmi un centro specialistico a cui possiamo rivolgerci?
Ha 75 anni ed è in cura da 2 anni per sindrome ansiosa depressiva e insonnia.
Terapia: Zoloft 100, Anafranil 75, Seroquel e Zavomel.
Sintomatologia: assenza sensazione di sonno ma colpi di sono che - a suo dire - pregiudicano il sonno.
Problemi di concentrazione e memorizzazione.
Apatia.
Astenia psico-fisica.
Spasmi muscolari.
Acufeni.
Disorientamento e problemi nella coordinazione motoria.
Cefalea tensiva.
Giudica la sua vita molto compromessa e ritiene che il sonno sia indotto dai farmaci, innaturale e non riposante.
Di cosa si potrebbe trattare?
Potreste indicarmi un centro specialistico a cui possiamo rivolgerci?
[#1]
Gentile Utente,
il disturbo del sonno andrebbe inquadrato non come un disturbo a se stante ma come un sintomo di una più complessa sindrome che può essere quella ansioso-depressiva. Se dopo due anni di terapia non si notano benefici significativi consiglierei una rivalutazione terapeutica o uno "studio" più ampio, coinvolgendo anche il neurologo, con eventuali esami diagnostici, per es. una RM encefalica ed eventuali test neuropsicologici per escludere una condizione "organica".
Pertanto in primis consiglierei una visita neurologica, sarà poi il collega a consigliarvi come procedere.
Cordiali saluti
il disturbo del sonno andrebbe inquadrato non come un disturbo a se stante ma come un sintomo di una più complessa sindrome che può essere quella ansioso-depressiva. Se dopo due anni di terapia non si notano benefici significativi consiglierei una rivalutazione terapeutica o uno "studio" più ampio, coinvolgendo anche il neurologo, con eventuali esami diagnostici, per es. una RM encefalica ed eventuali test neuropsicologici per escludere una condizione "organica".
Pertanto in primis consiglierei una visita neurologica, sarà poi il collega a consigliarvi come procedere.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 13/01/2021.
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