Frequente parestesia mattutina braccio destro

Salve, sono un ragazzo di 27 anni, ho fatto parecchi sport per anni e sono sostanzialmente "sano" a meno di novità.


negli ultimi mesi in partivolare (nonostante ovviamente sia capitato fin da piccolo essendo normale), soffro di frequentissime parestesie, quasi giornaliere, sempre al risveglio in una delle due braccia... in particolare al destro (ma in entrambi) a partire dal mignolo (e tutta la zona ulnare) fino a prendere tutto il braccio.
la cosa strana è che non dormo mai col braccio sotto il corpo dormo o pancia in aria e braccia o piegate sul cuscino o distese accanto a me (e qui si addormenta la zona ulnare facilmente) o pancia sotto con le braccia sotto il cuscino (ma non sotto la testa) e questa notte alle 4 mi sono alzato con il braccio dx completamente andato, come se non fosse mio, sentivo solo la parte subito sotto la spalla, tanto da non muoverlo più) dopo un cambio di posizione nel giro di qualche secondo ho ripreso a sentire formicolio e controllo, poi dormendo pancia in aria si è addormentato il mignolo verso le 8 e ora è rimasta una sensazione di indolenzimento al braccio destro dalla spalla in giù... cosa può essere successo?
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Egregio Paziente,
il fenomeno che ha descritto costituisce la neuroaprassia che è una perdita della funzione di conduzione nervosa di un nervo dovuta a compressione e che solitamente, dopo un periodo di tempo variabile, è seguita da recupero completo della funzione. Se tuttavia il disturbo persiste o tende notevolmente a ripresentarsi, può essere indicata una valutazione specialistica con eventuale esecuzione di indagini diagnostiche.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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Utente
Utente
dottore grazie della celere risposta! ne approfitto per chiedere, ci sono percaso modi per limitare il fenomeno? ad esempio posizioni consigliate o altro? poiché è davvero un brutto risveglio
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
L'unica maniera per impedire il fenomeno è di evitare di assumere posizioni che possano determinare compressione dei tronchi nervosi.