Danni al sistema cognitivo..?

Salve gentile neurologo.

Ho un problema particolare che mi è un po' difficile spiegare, sarò quanto più chiaro riesco ad essere.

Da circa 8 anni soffro di continue dimenticanze di breve termine, dimentico le cose appene fatte e non sono capace di memorizzare informazioni difficili perché tendo subito a dimenticarle.
Mi è diffice elaborare un ragionamento e il linguaggio a volte è scomposto, e il tutto accade con forti pressioni celebrali nel mentre il mio cervello cerca di attivare queste funzioni.

È cominciato quando avevo soli 15 anni di età, ero un ragazzo molto ansioso e sono stato eccessivamente stressato a causa del bullismo (mi vidi accadere ciò che paventai mesi prima) , forzature dagli adulti e altre difficoltà di famiglia.
Negli anni ho tentato di spiegare il problema senza esiti, sono stato dallo psicologo che fino all ultimo ha continuato a dire che non fosse possibile una demenza in età troppo precoce come la mia, poi sono stato dal neurologo che mi prescrisse una RMN, ma non furono rilevati danni.
Come mi consiglia di procedere? C'è un modo per migliorarne la convivenza?
grazie.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Caro giovane,
consentimi di esprimerti la mia perplessità che alla tua giovane età tu possa avere disturbi cognitivi legati al processo di memorizzazione e di elaborazione del pensiero. E' molto più verosimile che tu possa avere un disturbo nella capacità di concentrazione, per la sussistenza di un disturbo emozionale, verosimilmente di tipo depressivo. Ti suggerisco di sottoporti ad una valutazione neurologica che potrebbe anche essere sussidiata da opportuni test neuropsicologici.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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Utente
Utente
Gentile Dr. Colangelo,
Innanzitutto la ringrazio per la sua tempestiva risposta e attenzione data.
MI scuso se nel post di sopra ho dimenticato di specificarLe che da quando ho questo problema, i miei stimoli sentimentali sono quasi del tutto assenti, eccetto particolari situazioni. Nel resto ho un perenne vuoto interiore che mi fa apparire apatico agli altri.
Quando ero adolescente soffrivo di ansia acuta, cosa che non avverto quasi più. Fú un periodo particolarmente stressante per me, ad un tratto è stato come se mi fosse esploso qualcosa dentro al cranio per via dell eccessivo pensare un problema contemporaneamente a un altro, e da allora vivo questa situazione.
Seguirò il suo consiglio facendo il test neuropsicologico, ma se malauguratamente si confermasse il dubbio, quali sarebbero le vie possibili per conviverci al meglio? Certo, non ho un granché di speranze, ma è per saperlo, grazie.
Cordialmente a lei.
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