Tremori,piccole contrazioni al livello del collo,leggero aumento del battito,sono sintomi di ansia?
Cari Medici, ho 23 anni e sono uno studente e programmatore informatico.
Da sempre reputo me stesso come una persona piuttosto ansiosa, che si fascia la testa ancor prima di rompersela, che pensa più al peggio e quindi alle conseguenze negative.
Ebbene, da circa 3 mesi mi capita di incombere in quelle che io finora (e tuttora) reputo crisi di panico.
Capita ogni 2 settimane circa e ultimamente di notte, per esempio guardando la tv sul divano oppure sul letto prima di addormentarmi.
I sintomi sono: battiti accelerati (al massimo fino a 90 bpm), generalmente per 1-2 minuti, poi subentrano dei tremori come se sentissi freddo, oltre allo stimolo di dover andare al bagno a svuotarmi, anche se ad esempio c’ero stato neanche 1 ora prima.
Il tutto dura qualche minuto, finché non mi siedo (generalmente sul gabinetto) e mi calmo (facendo delle moltiplicazioni a mente per esempio).
Occasionalmente (ormai meno di 1 volta al giorno) percepisco anche delle extrasistoli, ma queste non per forza negli attacchi d’ansia, ma per esempio durante la giornata.
Il sintomo che mi ha spinto a scrivervi, tuttavia, è quello apparso ieri notte, quando appunto guardavo un film e si è ripresentato un attacco di panico dopo circa 10 giorni: oltre alle palpitazioni iniziali, tremori e stimolo gastrointestinale, ho percepito i muscoli al livello della bocca e del collo irrigidirsi o comunque fare delle brevi contrazioni involontarie.
Finiti i tremori comunque sono finite anche quelle, quindi è durato 3-4 minuti.
Tutto ciò fino a qualche mese fa non ricordo mi fosse mai capitato, o comunque molto raramente.
Ecco, non ho aggiunto che sono un ragazzo molto emotivo, e di certo questo 2020 non ha aiutato in quel senso.
Detto questo, secondo voi esperti, ho ragione a pensare che siano semplici attacchi di panico occasionali, ed eventualmente cosa dovrei fare?
Continuare a ignorarli come ho fatto finora?
Grazie e un sincero augurio di buon anno a tutti.
Da sempre reputo me stesso come una persona piuttosto ansiosa, che si fascia la testa ancor prima di rompersela, che pensa più al peggio e quindi alle conseguenze negative.
Ebbene, da circa 3 mesi mi capita di incombere in quelle che io finora (e tuttora) reputo crisi di panico.
Capita ogni 2 settimane circa e ultimamente di notte, per esempio guardando la tv sul divano oppure sul letto prima di addormentarmi.
I sintomi sono: battiti accelerati (al massimo fino a 90 bpm), generalmente per 1-2 minuti, poi subentrano dei tremori come se sentissi freddo, oltre allo stimolo di dover andare al bagno a svuotarmi, anche se ad esempio c’ero stato neanche 1 ora prima.
Il tutto dura qualche minuto, finché non mi siedo (generalmente sul gabinetto) e mi calmo (facendo delle moltiplicazioni a mente per esempio).
Occasionalmente (ormai meno di 1 volta al giorno) percepisco anche delle extrasistoli, ma queste non per forza negli attacchi d’ansia, ma per esempio durante la giornata.
Il sintomo che mi ha spinto a scrivervi, tuttavia, è quello apparso ieri notte, quando appunto guardavo un film e si è ripresentato un attacco di panico dopo circa 10 giorni: oltre alle palpitazioni iniziali, tremori e stimolo gastrointestinale, ho percepito i muscoli al livello della bocca e del collo irrigidirsi o comunque fare delle brevi contrazioni involontarie.
Finiti i tremori comunque sono finite anche quelle, quindi è durato 3-4 minuti.
Tutto ciò fino a qualche mese fa non ricordo mi fosse mai capitato, o comunque molto raramente.
Ecco, non ho aggiunto che sono un ragazzo molto emotivo, e di certo questo 2020 non ha aiutato in quel senso.
Detto questo, secondo voi esperti, ho ragione a pensare che siano semplici attacchi di panico occasionali, ed eventualmente cosa dovrei fare?
Continuare a ignorarli come ho fatto finora?
Grazie e un sincero augurio di buon anno a tutti.
[#1]
Gentile Ragazzo,
concordo sulla natura psichica della sintomatologia descritta.
Non fare nulla può cronicizzare il problema per cui non lo ritengo molto razionale.
Sinceramente Le consiglierei di affrontare il problema rivolgendosi ad uno psichiatra o ad uno psicologo, senza fare sedimentare il disturbo.
Cordiali saluti
concordo sulla natura psichica della sintomatologia descritta.
Non fare nulla può cronicizzare il problema per cui non lo ritengo molto razionale.
Sinceramente Le consiglierei di affrontare il problema rivolgendosi ad uno psichiatra o ad uno psicologo, senza fare sedimentare il disturbo.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 31/12/2020.
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