Terapia antiaggreganti
Mia moglie 35 anni in seguito ad incidente il a novembre 2019 ha riportato dissecazione della carotide con conseguente ischemia lato sx cervello.
Carotide trattata con stent.
Gli esiti sono emiparesi dx-afasia-aprassia.
Dopo un anno di riabilitazione l'arto inferiore inizia a muoverlo e camminare, mentre l'arto superiore è fermo.
Ha assunto come terapia la cardioaspirina e iniezione di clexane eparina sulla pancia per un anno, ora il medico di base vuole sospendere tutto e iniziare il Plavix, ho paura che stia sbagliando, in quanto lei sta così non per malattie del cuore o del sangue, ma per un incidente che la cintura di sicurezza gli a schiacciato la carotide.
Essendo anche allergica non sappiamo bene a quali farmaci perché nel corso delle terapie alcuni hanno dato reazioni tipo il targosid, mentre la cardioaspirina finora non le ha dato nessun effetto collaterale.
Mi chiedo non è meglio sospendere l'eparina e lasciare la cardioaspirina?
Il mio medico dice di sospendere tutto e iniziare il Plavix.
Grazie di cuore
Carotide trattata con stent.
Gli esiti sono emiparesi dx-afasia-aprassia.
Dopo un anno di riabilitazione l'arto inferiore inizia a muoverlo e camminare, mentre l'arto superiore è fermo.
Ha assunto come terapia la cardioaspirina e iniezione di clexane eparina sulla pancia per un anno, ora il medico di base vuole sospendere tutto e iniziare il Plavix, ho paura che stia sbagliando, in quanto lei sta così non per malattie del cuore o del sangue, ma per un incidente che la cintura di sicurezza gli a schiacciato la carotide.
Essendo anche allergica non sappiamo bene a quali farmaci perché nel corso delle terapie alcuni hanno dato reazioni tipo il targosid, mentre la cardioaspirina finora non le ha dato nessun effetto collaterale.
Mi chiedo non è meglio sospendere l'eparina e lasciare la cardioaspirina?
Il mio medico dice di sospendere tutto e iniziare il Plavix.
Grazie di cuore
[#1]
Gentile Utente,
da studi effettuati anche in Italia (Humanitas di Rozzano, San Raffaele di Milano, università di Pisa e altri Centri) nella prevenzione secondaria dopo ischemia cerebrale stabilizzata, a distanza di tempo dall'evento ictale, è indicato il trattamento antiaggregante con un solo farmaco e lo studio comparativo tra cardioaspirina e clopidogrel non ha riscontrato vantaggi di quest’ultimo né una minore incidenza di effetti collaterali, in primis il sanguinamento.
Pertanto, considerato anche il più basso costo della terapia con cardioaspirina (ripeto, a parità di efficacia e di effetti collaterali) si preferisce usare il "vecchio" farmaco.
Queste sono le Linee Guida generali, poi ogni singolo caso va valutato singolarmente in base ad eventuali peculiarità individuali.
Cordiali saluti
da studi effettuati anche in Italia (Humanitas di Rozzano, San Raffaele di Milano, università di Pisa e altri Centri) nella prevenzione secondaria dopo ischemia cerebrale stabilizzata, a distanza di tempo dall'evento ictale, è indicato il trattamento antiaggregante con un solo farmaco e lo studio comparativo tra cardioaspirina e clopidogrel non ha riscontrato vantaggi di quest’ultimo né una minore incidenza di effetti collaterali, in primis il sanguinamento.
Pertanto, considerato anche il più basso costo della terapia con cardioaspirina (ripeto, a parità di efficacia e di effetti collaterali) si preferisce usare il "vecchio" farmaco.
Queste sono le Linee Guida generali, poi ogni singolo caso va valutato singolarmente in base ad eventuali peculiarità individuali.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#3]
Gentile Utente,
Le ho dato informazioni generali, ovviamente le varie indicazioni possono variare da un soggetto all’altro.
Noi non conosciamo approfonditamente il caso individuale per cui diamo le Linee Guida generali. Sarà poi il medico curante o lo specialista a valutare il singolo caso con le sue peculiari caratteristiche.
La Signora potrebbe rivolgersi di persona ad un neurologo.
Cordialmente
Le ho dato informazioni generali, ovviamente le varie indicazioni possono variare da un soggetto all’altro.
Noi non conosciamo approfonditamente il caso individuale per cui diamo le Linee Guida generali. Sarà poi il medico curante o lo specialista a valutare il singolo caso con le sue peculiari caratteristiche.
La Signora potrebbe rivolgersi di persona ad un neurologo.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 24/11/2020.
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