Probabile insofferenza corteccia

Buongiorno,
volevo chiederVi alcune informazioni relative alla Cura dell'arteriopatia.
Mio Padre ( 73 anni) è affetto da arteriopatia, il 01/01/2009 ha avuto un Ictus Ischemico ,con semi paresi arto sup e inf destri, ricoverato presso il reparto di Medicina dell'Ospedale di Mondovì (CN) per una settimana e successivamente trasferito nel reparto di Medicina Riabilitativa presso L'Ospedale di Ceva (CN) per 2 mesi, attualmente sta continuando la riabiltazione nella stessa struttura in Day Hospital per 1 mese.
Leggendo la Cartella clinica si presume che l'Ictus sia stato provocato da un'occlusione della Carotide sinistra.
Effettuato esame ecodoppler alle carotidi dove tutto è nella norma.IN REALTA' SEMBREREBBE CHE IL TUTTO SIA STATO CAUSATO DA UN'INSOFFERENZA DELLA CORTECCIA CEREBRALE
Da anni e tutt'ora prende una bustina di Cardirene dopo pranzo e da quando è stato ricoverato una compressa di Sivastin dopo cena.
Non è iperteso e non è Diabetico, ha smesso di fumare 20 anni fa.
Cosa possiamo fare per effettuare un controllo ed una prevenzione approfondite?
Sapete Darmi nomi di Cliniche efficenti e specializzate?

In attesa di una Vs Risposta in merito porgo Cordiali Saluti
Elisa
Dr. Marco Trucco Neurologo, Neurofisiopatologo 154 10
Gent. ma Elisa,
non so proprio dove abbia trovato l'espressione "insofferenza della corteccia cerebrale", perché non ha alcun significato.
L'ictus ischemico è causato dalla riduzione dell'apporto di sangue ad una zona dell'encefalo che per questo motivo perde la sua funzione.
Una parte delle cellule colpite vanno in necrosi (muoiono) e non sono più recuperabili.
Un'altra parte di esse perdono temporaneamente la loro funzione e possono essere recuperate se l'apporto di sangue viene ripristinato.
La riabilitazione ha lo scopo di migliorare i contatti tra le cellule superstiti in modo da stimolarne la funzionalità e quindi l'efficace funzionamento della parti del corpo innervate dalle stesse.
Ciò che si può fare dopo un ictus è la "prevenzione secondaria", che si avvale di farmaci e del controllo dei fattori di rischio per trombosi o embolia. Suo Padre fa Cardirene (che è aspirina a basso dosaggio, usata appunto come antiaggregante) e Sivastin che dovrebbe abbassare i livelli di colesterolo.
Non conosco approfonditamente la situazione clinica di Suo Padre, ovviamente il programma di fisiokinesiterapia dipende strettamente dai deficit residui.
Un buon Fisiatra è in grado di ritagliare un programma di riabilitazione personalizzato.
Nella sua provincia so che l'Ospedale S. Croce e Carle di Cuneo ha una Divisione di Neurologia in cui lavorano Colleghi molto capaci. Si rivolga a questa divisione per una valutazione.
Cordialmente

Dott. Marco Trucco
Specialista in Neurologia e Neurofisiologia Clinica
www.marcotrucco.it

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Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Grazie di cuore!
Cordiali Saluti
Elisa
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