Paura dell’epilessia

Salve a tutti,
Qualche giorno, fa di notte, mi sveglio e vedo la mia compagna agitata.
Mi chiede di mantenere la calma e di non alzarmi dal letto, che da lì a poco sarebbe arrivata l’ambulanza perché sono stato poco bene.
A distanza di più di un anno e mezzo sì è ripresentata quella che sembra essere proprio una crisi epilettica, la seconda.

Facendo mente locale adesso ricordo rari momenti durante i quali avverto vertigini e come se le pareti intorno a me si muovessero.
Il tutto dura pochi secondi.

Ma tornando a questo secondo episodio, la mia compagna mi ha raccontato che durante la notte, dopo circa un’oretta che c’eravamo messi a letto, ho iniziato a lamentarmi e ho iniziato a tremare.
Lei ha acceso la luce e mi ha visto con le braccia tese e le mani storte.

Per quanto riguarda gli esami fatti durante il ricovero, l’unica cosa che leggo di anomalo è: all’EEG sfumate alterazioni elettriche bitemporali asincrone senza sicura prevalenza di lato.

Trattandosi del secondo episodio, hanno optato per la terapia farmacologica.
Io ho iniziato a seguirla da due giorni (levetiracetam krka 500mg, metà compressa la mattina e metà la sera) per poi aumentare ad una la mattina e una la sera.

Già con la dose dimezzata però ho notato una stanchezza e una sonnolenza per tutto il giorno.
Inoltre adesso l’evento mi ha segnato e quando arriva il momento di mettermi a letto ho paura che si ripresenti una nuova crisi.
Cosa dovrei fare?
La mia vita cambierà per via di questa cosa o con la cura farmacologica riuscirò a tenere a bada le crisi e non si presenteranno più?
Si guarisce dall’epilessia?
Ringrazio tutti anticipatamente per le risposte.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Gentile Utente,

gli effetti che riferisce dopo l’assunzione del levetiracetam sono frequenti a verificarsi, tuttavia possono essere presenti nelle prime settimane di trattamento e poi potrebbero regredire gradualmente.
Non si faccia prendere dalla paura che possa insorgere una crisi perché ne ha avute solo due a distanza di un anno senza terapia, quindi molto distanziate, pertanto in trattamento dovrebbero non presentarsi più.
Si guarisce? Diciamo che si può curare abbastanza bene.
Ritengo che durante il ricovero Le hanno fatto anche una RM encefalica, era negativa?

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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Utente
Utente
Esimio Dr. Ferraloro,
Grazie per la celere risposta e sopratutto per avermi tranquillizzato. Sì le crisi sono state due a distanza di più di un anno e sopratutto entrambe dopo un periodo di particolare stress psico-fisico.
L’RM encefalica mi è stata fatta durante il primo ricovero (quindi un anno e mezzo fa) ed era risultata nella norma.
Quali sarebbero i prossimi steps da fare a questo punto? Prenotare una visita neurologica e fare esami più approfonditi?
Si può capire dall’entità delle crisi avute la gravità della malattia?
Sto facendo quello che non si dovrebbe fare in questi casi: leggo su internet per trovare conforto...
Ho letto che in alcuni casi si arriva anche a sospendere il trattamento in assenza di crisi. Mi rendo conto che dovrei stare più sereno ma ho 30 anni, ho tanti progetti nella vita da realizzare e scoprire questa cosa così all’improvviso, mi ha un po’ destabilizzato.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Gentile Utente,

lo stress psicofisico è il più frequente fattore scatenante una crisi epilettica. La RM encefalica negativa è un’ottima notizia perché esclude un’epilessia secondaria a problematiche cerebrali, la stessa terapia è più efficace e minore è la probabilità che le crisi possano ripresentarsi.
" ho tanti progetti nella vita da realizzare e scoprire questa cosa così all’improvviso, mi ha un po’ destabilizzato", La capisco perfettamente ma può e deve vivere una vita assolutamente normale inseguendo e realizzando i Suoi progetti.
Epilettici sono stati grandi uomini della storia peraltro in epoca dove non esistevano terapie efficaci.
Non si scoraggi e continui tranquillamente la Sua vita.
Prossimo step? Visita neurologica presso un centro per lo studio delle epilessie o presso un epilettologo.

Cordialmente
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Utente
Utente
La ringrazio ancora per il supporto; ho già prenotato una visita in settimana, magari l’aggiornerò dell’esito.
Cordialmente.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Di nulla. Può farmi sapere l’esito della visita neurologica.

Buona giornata
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Utente
Utente
Esimio Dr. Ferraloro,
Torno a scriverLe perché a distanza di due settimane mi a terra moralmente e psicologicamente. Non riposo bene la notte, ho paura che addormentandomi possa insorgere un’altra crisi e appena sto per addormentarmi mi sveglio di colpo col battito accelerato. Quando poi il pomeriggio inizia a fare buio mi sale una tristezza assurda e mi chiedo quando finirà tutto questo stress e queste paure. Sopratutto non sono convinto al 100% che questa cura possa evitarmi crisi e probabilmente anche questo contribuisce ad amplificare il mio stato di ansia. Non so se darmi tempo e aspettare che da qui a breve un giorno passeranno queste mie ansie e tornerò a vivere sereno, oppure se col tempo peggioreranno e diventerò matto. Cosa posso fare? Ho bisogno di aiuto sicuramente. Cordialmente.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Gentile Utente,

ha fatto poi la visita neurologica? Per le Sue paure attuali ritengo che abbia bisogno di un supporto psicologico.

Cordiali saluti
[#8]
Utente
Utente
Sì ho fatto la visita che in realtà è stato più un colloquio. Mi è stato prescritto un polisonnogramma che dovrei fare nei prossimi giorni. Secondo Lei con questo esame potrò avere un quadro più chiaro in merito all’episodio dell’altra notte?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
L'esame polisonnografico studia l'architettura del sonno.
L'episodio di quella notte sembra tipicamente ansioso e si giustifica benissimo con la Sua paura che la notte possa manifestarsi una crisi epilettica.

Cordialmente
[#10]
Utente
Utente
Buongiorno Dott. Ferraloro,
torno a scrivere dopo qualche giorno perché ho aspettato prima di fare una serie di controlli...
Ho fatto innanzitutto il controllo del dosaggio del Levetiracetam ed è risultato 7.5L su 10.0-40.0; ho fatto poi la polisonnografia il cui esito è stato: minime alterazioni elettriche temporali dei due emisferi.
Cosa ne pensa? Come dovrei procedere adesso?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Gentile Utente,

deve portare gli esami effettuati al neurologo che deciderà come procedere.

Cordialità