Nervo otturatorio
Buongiorno
a settembre 2020 sono stato operato di prostectomia radicale robotica; dopo l’intervento ho avuto problemi ad effettuare alcuni movimenti con la gamba sinistra.
In particolare alzare la gamba stesa da posizione supina, accavallare la gamba sinistra sulla destra, spostare la gamba verso l’ esterno e ripoterla alla posizione iniziale ecc.
Il dottore che mi ha operato ha detto che in qualche modo era stato toccato il nervo otturatorio ma che con il passare del tempo il problema si sarebbe risolto.
Attualmente sto effettuando sedute di fisioterapia (solo esercizi attivi) per tentare di riprendere i movimenti della gamba come era originariamente ma purtroppo con scarsi risultati (ho effettuato oltre 25 sedute di fisioterapia).
Ho effettuato allora una elettromiografia con le seguenti conclusioni: NEUROGRAFIA SENSITIVA: nella norma.
NEUROGRAFIA MOTORIA: Asimmetria in ampiezza CMAP nervo peroneo con sx> ds.
ESAME AD AGO: vedi tabella che purtroppo non posso inviare.
IN SINTESI: sofferenza nervo otturatorio (con aspetti di denervazione e presenza di attività muscolare volontaria) e in minor misura nervo femorale di sn.
Coesiste sofferenza neurogena cronica a distribuzione radicolare L.
4 L 5 ambo i lati.
Necessario controllo a distanza (2 mesi).
Consiglio terapia con neutrofici: Neuraben e Nicetile 500 mg.
Approfondimento radiologico cn RM pelvi con mdc per escludere compressioni (es.
ematomi organizzati).
A prescindere dalla sofferenza neurogena cronica a distribuzione radicolare dovuta alle numerose protrusioni discali multiple che ho alle vertebre lombari e all’ ernia al disco tra L 3 e L 4, per quanto riguarda invece il nervo otturatorio e il nervo femorale ci sono speranze che continuando la fisioterapia, solo esercizi attivi o integrati da esercizi passivi con eventuali terapie strumentali, possa un domani ritornare a poter muovere la gamba come prima dell’ intervento oppure con quella denervazione del nervo ogni mia speranza resta preclusa.
?
In attesa di una cortese risposta porgo distinti saluti.
a settembre 2020 sono stato operato di prostectomia radicale robotica; dopo l’intervento ho avuto problemi ad effettuare alcuni movimenti con la gamba sinistra.
In particolare alzare la gamba stesa da posizione supina, accavallare la gamba sinistra sulla destra, spostare la gamba verso l’ esterno e ripoterla alla posizione iniziale ecc.
Il dottore che mi ha operato ha detto che in qualche modo era stato toccato il nervo otturatorio ma che con il passare del tempo il problema si sarebbe risolto.
Attualmente sto effettuando sedute di fisioterapia (solo esercizi attivi) per tentare di riprendere i movimenti della gamba come era originariamente ma purtroppo con scarsi risultati (ho effettuato oltre 25 sedute di fisioterapia).
Ho effettuato allora una elettromiografia con le seguenti conclusioni: NEUROGRAFIA SENSITIVA: nella norma.
NEUROGRAFIA MOTORIA: Asimmetria in ampiezza CMAP nervo peroneo con sx> ds.
ESAME AD AGO: vedi tabella che purtroppo non posso inviare.
IN SINTESI: sofferenza nervo otturatorio (con aspetti di denervazione e presenza di attività muscolare volontaria) e in minor misura nervo femorale di sn.
Coesiste sofferenza neurogena cronica a distribuzione radicolare L.
4 L 5 ambo i lati.
Necessario controllo a distanza (2 mesi).
Consiglio terapia con neutrofici: Neuraben e Nicetile 500 mg.
Approfondimento radiologico cn RM pelvi con mdc per escludere compressioni (es.
ematomi organizzati).
A prescindere dalla sofferenza neurogena cronica a distribuzione radicolare dovuta alle numerose protrusioni discali multiple che ho alle vertebre lombari e all’ ernia al disco tra L 3 e L 4, per quanto riguarda invece il nervo otturatorio e il nervo femorale ci sono speranze che continuando la fisioterapia, solo esercizi attivi o integrati da esercizi passivi con eventuali terapie strumentali, possa un domani ritornare a poter muovere la gamba come prima dell’ intervento oppure con quella denervazione del nervo ogni mia speranza resta preclusa.
?
In attesa di una cortese risposta porgo distinti saluti.
[#1]
Egregio Paziente,
dalla descrizione della sintomatologia riportata in anamnesi, emerge che sia evidente, sia sotto l'aspetto sia clinico che strumentale (EMG), un danno a carico deI nervo otturatorio, che innerva principalmente il muscolo otturatorio esterno (che fa parte dei muscoli esterni dell'anca ed ha la funzione di extra-ruotare la coscia verso l'esterno, ma partecipa, con il suo contributo al nervo femorale, all'innervazione dei muscoli della parte interna della coscia).
Il tempo sinora intercorso dall'occorrenza del danno iatrogeno è abbastanza breve, per cui è consigliabile eseguire con molto scrupolo la fisiochinesiterapia e la terapia medica prescritta e procedere a controlli sequenziali clinici e strumentali.
Cordialmente
dalla descrizione della sintomatologia riportata in anamnesi, emerge che sia evidente, sia sotto l'aspetto sia clinico che strumentale (EMG), un danno a carico deI nervo otturatorio, che innerva principalmente il muscolo otturatorio esterno (che fa parte dei muscoli esterni dell'anca ed ha la funzione di extra-ruotare la coscia verso l'esterno, ma partecipa, con il suo contributo al nervo femorale, all'innervazione dei muscoli della parte interna della coscia).
Il tempo sinora intercorso dall'occorrenza del danno iatrogeno è abbastanza breve, per cui è consigliabile eseguire con molto scrupolo la fisiochinesiterapia e la terapia medica prescritta e procedere a controlli sequenziali clinici e strumentali.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4k visite dal 08/11/2020.
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